Nasce a Roma la galleria dello scultore Fernando Mario Paonessa. Si chiama Studio Gallery MaureenArt ed è, nella volontà di Paonessa, non solo luogo per esporre e vendere le sue opere ma anche per incontri culturali sull’arte, presentazioni di libri, piccoli concerti, secondo un cartellone curato dal critico d’arte Niccolò Lucarelli, in collaborazione con Sveva Manfredi Zavaglia.

Rientrato in Italia dopo una vita tra  Edinburgo e Londra, Paonessa è famoso per essere il padre del Concrezionismo.

Che cosa sia il Concrezionismo, l’artista lo spiega, in breve, in un video per i nostri lettori, durante l’inaugurazione a via Flavia, 89:

 

 

Le opere di Paonessa si trovano esposte in Gran Bretagna, Germania, Svizzera e Giappone: ha realizzato sculture monumentali per piazze, enti pubblici e privati ed istituti religiosi. 

A Roma troviamo dal 1979 “Minialtletfca”, bassorilievo in bronzo, presso Haliowen English School, dal , 1996 “Sara La Scala” Coll. La Scala, dal 97 La Grande Caduta, dal ’99 il crocifisso in bronzo nella basilica dei SS. Ambrogio e Carlo al Corso, sedici altorilievi in bronzo per il  Giubileo del 2000 e “Icaro” dal 2002. A Rieti, dal 1977, “Salvare l’infanzia per salvare il mondo” bronzo, presso ii Palazzo dello Sport., per il programma “Cento città per l’Unicef’; dal 1995, “Sete” alla SIPA S.r.l., quattro bronzi a Palazzo Corrodi-Trilussa, due  sculture in marmo statuario bianco di cm 230 di altezza: “Minerva” (la Sapienza) e “Talete” (la Saggezza). A Maratea, dal 1980, “Bagnante, Panta rei”, scultura in bronzo per fontana, cm 115 di lunghezza, Villa Alagia. A Salerno, dal 1985, nella Chiesa di S. Pietro in Camerellis il Tabernacolo in bronzo e cristallo. A Londra, dal 1990, “Il ‘Tempo”, bronzo, cm 21, es. un. (Coll. M. William). A Bucarest, dal 1990, “Instabilità”, scultura in bronzo. Museo Nazionale d’Arte Moderna.

E poi ancora: L’Aquila (dal 1990, “Il grido” dal ciclo “I vinti”. Museo Nazionale d’Abruzzo. Sezione Arte Contemporanea, Castello Aragonese), Amalf (dal 1991, “Paura”, bronzo, Pinacoteca Comunale di Amalfi.
Berlino, dal 1991, “Toro”, scultura in bronzo, Coll. M. Lachermund e, dal 1992. “L’Attacco”, Galleria Pinna; a Fiuggi (dal 1993, “Lo scialle”, bronzo, Collezione Comune di Fiuggi), Ragusa, (dal 1996 Bassorilievo in bronzo presso la Banca Popolare di Ragusa), Grottaferrata, Jersi (Channel Island, 2004. L’IImmacolata Concezione”, bronzo, cm 90 di altezza), Londra, nel 2004 con “Toro”, bronzo, Coll. David Nissan. A 
Edimburgo,  nel 2004, con “Lo Scatto”, bronzo, Coll. J. Alford-Thornton. E ancora: a Edimburgo, dal 2005.
“Tauromachia”, bronzo, Coll. Mrs Nalford., in Irlanda.

Entrare nella sua galleria è un poco come entrare nella sua casa, ma anche tra i ricordi delle riviste d’arte che ha fondato e diretto, da “Controcampo Culturale” a “InformArti” prima di dare vita al “Concrezionismo”.

Il Concrezionismo è sostanziale, reale, concreto. Il Concrezionismo è interesse per la materia, la forma, la struttura, la praxis. La materia si concreziona. La forma si schianta. La struttura si sconvolge. La praxis è sempre conoscenza e coscienza della cultura tecnico-artistica e storico-culturale del passato.
Il Concrezionismo è il recupero-ricerca della materia allo stato latente e considera l’opera una concrezione.
Il Concrezionismo tratta l’opera come materia condensata, co-scomposta, coagulata in nuclei di materia-idea con spontaneità arcaica e primitiva.
Il Concrezionismo reputa la materia forza endogena e magmatica. Il Concrezionismo ritiene l’opera parto drammatico della materia.
Il Concrezionismo cerca la forma-struttura. Esalta la praxis artigianale.
Il Concrezionismo è la frantumazione della materia-idea-struttura-forma in grumi e frammenti di materia spaziale.
Il Concrezionismo sviluppa la materia-idea-struttura come lievitazione e percepisce la materia-idea-struttura tessuto materico di istinti insondabili ed imprevedibili.
II Concrezionismo è materia-idea-forma-struttura destrutturata, condensata, aggregata e disgregata, fissata e slegata.
Il Concrezionismo dà la materia-idea-forma-struttura in alveoli dinamici. Il Concrezionismo negli alveoli dinamici detta i ritmi e la tensione della materia.
Concrezionismo negli alveoli dinamici porta accidenti e incidenti, equilibri indifferenti e precipizi dinamici.
Il Concrezionismo reputa la struttura come deviazione e indagine dello spazio. Il Concrezionismo con la struttura esprime il limite espressivo ed inventivo e sottolinea la struttura come invenzione dello spazio e lo spazio come invenzione della struttura.
Il Concrezionismo porta la struttura al limite dell’equilibrio e dello stabile.
Il Concrezionismo ritiene la materia speculare scabra, brunita e ramata, scheggiata e frantumata, sfibrata e pietrificata, scarnificata e fossilizzata.
Il Concrezionismo realizza sempre le forme cave e vuote.
Il Concrezionismo considera la figura forza oscura e misteriosa. La figura si assottiglia, si contrae per proteggersi da forze oscure e misteriose.
Il Concrezionismo costringe l’opera a squarciarsi, ad esplodere, ad implodere, a vivere sempre in precari equilibri e in minimi volumi. Il Concrezionismo incide nell’opera l’interstizio tra la luce e il buio, tra la vita e la morte, tra il vuoto e il pieno, tra il finito e l’infinito volutamente alterati.
Il Concrezionismo tratta nell’opera il mito, il letterario, il sacro, il sociale. Il Concrezionismo sostanzia la figura come simbolo-antropomorfo e fustigativo di una società senza i valori del bello e sempre più vicina al bestiale. Il Concrezionismo porta nell’opera ironia e flagellazione. Il Concrezionismo affida al segno l’esiziale e il lacerante e trasforma il segno in tagli, incisi, crepe, spacchi. Nel Concrezionismo l’artista è l’acqua e come l’acqua concreziona e tutto trasforma (Dal libro Concrezionismo, 2010). 

Dopo cinquanta anni di mostre in Euriopa, Stati Uniti, Giappone ed Emirati Arabi, Paonessa ha in programma per il futuro esposizioni a Palazzo Farnese (Caprarola), Palazzo della Corgna (Castiglione del Lago), Treviso, Montecarlo, Londra, e preziose collaborazioni con il Vaticano, a Roma, per il Giubileo e per la Galleria Colonna.  Ed ha già quasi finito una sorpresa per il Papa, per il suo compleanno (abbiamo visto il calco ma preferiamo non dire di più).

COMMENTA