Innovazione vuol dire anche diffondere nel nostro Paese modelli internazionali di successo come il mecenatismo culturale che da sempre esiste negli Stati Uniti e in altri Paesi europei. In Italia le cose accadono spesso dove meno ce lo si aspetta e così che, in un piccolo borgo vicino Vallo della Lucania, in questi giorni, si è sviluppata una operazione che merita di essere raccontata. Il protagonista è appunto un innovatore, un uomo che è stato riconosciuto nel suo valore più che all’estero che nel nostro Paese, Filadelfio Cammarano, l’inventore dei lampioni a led e di tante altre innovazioni di cui vi parleremo in modo più approfondito nelle prossime puntate, general manager di Led City.
Cammarano, che ha scelto di restare a Ceraso e di sviluppare lì le sue attività imprenditoriali, da un ufficio affacciato sulle sue adorate colline, ha voluto fare un dono alla sua città: regalare a tutti un concerto in piazza, ad ingresso gratuito, per stimolare quel sentimento di appartenenza sociale e culturale che dovrebbe indurre tutti a favorire la conservazione della propria identità culturale.
Il concerto ha avuto un grandissimo successo. Piazza piena, gente felice. Mogol, Gianmarco Carroccia e la cantautrice Ilaria Argiolas, con la direzione artistica di Sauro Moretti, hanno così scoperto la bellezza di un borgo che sicuramente potranno portare avanzi come testimonial.
Chiaramente le televisioni e i giornali, quando parlano di un concerto, raccontano cosa è accaduto sul palco e in platea ma poco si soffermano su come sia stato possibile realizzare quel concerto. È per questo che noi di www.classtravel.it abbiamo invece scelto di soffermarci a riflettere su come sia stato possibile che Mogol, Carroccia e Argiolas siano arrivati a Ceraso. L’operazione è stata condotta da Sauro Moretti, noto manager dello spettacolo, ed ha un valore civico importante. Il protagonista di tutto questo ovviamente è Cammarano. Senza di lui il concerto non ci sarebbe stato quindi bene parlare degli artisti ma male non fare il punto su come un imprenditore abbia deciso di finanziare in toto un concerto per la sua gente. In realtà Cammarano non è nuovo a questo tipo di donazioni perché, anche se lui forse non lo ha neanche mai voluto dire, abbiamo scoperto che di donazioni ne fa fatte tante, ad ospedali, scuole eccetera. Perché, questa volta, la musica?
Perché è la via più naturale e immediata per fare appello al senso civico, intercettare l’attaccamento individuale al territorio d’appartenenza, realizzare, in altre parole, una funzione educativa sulla collettività. Ma c’è anche un’altra motivazione: il mecenatismo musicale è, tra le forme di filantropia delle arti, quella che più si muove verso modelli organizzativi innovativi e sempre più attenti alle ricadute positive degli investimenti per le comunità di riferimento. Filadelfio Cammarano è senza dubbio un innovatore – se ne è accorto anche Class che gli dedicò la copertina anni fa, oltre che giornali internazionali come l’Economist il 30 settembre 2007- ed è quindi una nuova sfida quella che ha deciso di intraprendere.
Sostenere la produzione di un concerto significa sfidare le possibilità di generare libertà e conoscenza, sollecitare una società basata sul rispetto del prossimo. Infatti, il giorno dopo il concerto, in piazza, abbiamo tutti visto i sorrisi della gente che lo incontrava, i “grazie” che fioccavano mentre era seduto al bar a bere un caffè, gli sguardi benevoli anche di persone non vicine. Un concerto per rinsaldare la comunità del paese? Si. E i risultati sono stati visibili già dalla mattina dopo. La storia di Cammarano ve la racconteremo approfonditamente nei prossimi giorni ma quel che è certo è che ancora una volta ha dimostrato di essere un innovatore: in una società civile il ruolo dei privati è sempre più determinante per la qualità e la vitalità culturale. La sua esplorazione delle sfide che il mecenatismo musicale deve affrontare parte da qui, da Ceraso, centro e cuore di tutte le sue attività. E siamo sicuri che Cammarano saprà di nuovo essere un innovatore di paradigmi e strategie d’intervento del mecenatismo musicale contemporaneo, capace di determinare nuovi scenari di crescita culturale collettiva.
Anna Maria De Luca