Il maschilismo è la legge del più forte, modello di dominio e di governo sociale e culturale. Nei secoli ha significato oppressione, ingiustizie e conflittualità sociali, invasione e sottomissione di popoli, saccheggio planetario. Molte religioni e quelle monoteiste in particolare si fondano sul maschilismo, che è invece un paradigma da abbandonare al più presto perché ci sta portando alla catastrofe: il collasso ambientale nel nome degli interessi privilegiati e prevaricatori. Nell’ultima parte del libro – insperatamente propositiva – l’autore suggerisce alcune vie di fuga ancora percorribili: esse chiamano in causa proprio le dinamiche di genere e chiedono l’abbandono dei tradizionali spartiacque identitari fino all’androginia, una integrazione armoniosa del maschile e del femminile oltre tutti gli stereotipi.
Roberto Sabatini sociologo e docente di Scienze Umane, romano, fin dagli anni ‘80 scrive articoli su temi erotici per lo storico mensile “Duepiù”. Autore di inchieste su sessualità, pornografia, scambismo e identità di genere (L’eros in Italia, L’astuzia del desiderio), ha poi approfondito il sacro, l’obsolescenza e la divisività delle fedi (La misura dell’infinito, Umano, molto umano), per approdare allo studio delle dinamiche sociali più distruttive ora in atto, tra cui il maschilismo.