Traduzione e cura di Davide Bregola
pagine 66, prezzo 12 euro
In libreria il 25 novembre
Questa lettera all’amico poeta Paul Demeny è un vero e proprio manifesto della poetica sviluppata dal giovane Rimbaud. All’interno del veloce scritto troviamo liriche che accompagnano passi in prosa che esplicitano la nuova concezione di poesia dell’autore, fatta di stravolgimenti dei canoni estetici ancora in voga nella Francia del XIX secolo. Come nota Bregola nella sua introduzione critica, Rimbaud si definisce un “ladro di fuoco”, asserendo come l’artista debba rubare la sacra ispirazione al modo di Prometeo. Difficile non notare un’antitesi tra il poeta rivoluzionario e idealista da un lato e l’uomo senza scrupoli dall’altro, il quale dopo grandi capolavori come Una stagione all’inferno, per il resto dei suoi giorni sarà venditore d’armi e (secondo alcuni) negriero in Africa. In questa nuova traduzione, Bregola rispetta il testo francese con una attenzione alle singole parole fin qui inedita, restituendoci così un piccolo capolavoro della letteratura mondiale.
DAVIDE BREGOLA lavora da sempre nel mondo del libro, pubblicando e aiutando a pubblicare, ma tiene anche laboratori, atelier e workshop in scuole e biblioteche dove racconta la sua esperienza nell’universo della scrittura. Tra i suoi libri recenti ricordiamo La vita segreta dei mammut in pianura padana (Premio Chiara 2018) e Fossili e storioni, entrambi per Avagliano Editore. Scrive sulle pagine culturali de “Il Foglio” e de “Il Giornale”, all’interno del quale tiene la rubrica I solitari da cui è nata l’idea di questo libro. Per Oligo Editore cura le collane Daimon e Oro.