Roma, Novembre 2020 – L’Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton, recentemente premiato miglior luxury design hotel in Italia dal prestigioso World Luxury Travel Award, rinnova il suo rapporto con il mondo della creatività, dell’arte e della bellezza con una nuova mostra di arte contemporanea.
L’accogliente Hall dell’hotel, aperta agli ospiti e ai visitatori esterni, è da tempo sede di prestigiose mostre di artisti contemporanei, in un programma curato dalla gallerista Gabriella Perna. Dopo l’apprezzatissima mostra di Tommaso Cascella è ora la volta di un altro prestigioso artista: Giuseppe Modica.
“In questo difficile momento riteniamo sempre più importante rafforzare il nostro legame con il bello e con la qualità. – Ha dichiarato Masimiliano Perversi, General Manager dell’Aleph Rome Hotel- l’attenzione per il benessere e il piacere dei nostri ospiti ci portano a proseguire, tra l’altro, il programma espositivo iniziato mesi fa. Gli ospiti dell’albergo e i romani appassionati d’arte contemporanea potranno fruire liberamente della nostra mostra, perché crediamo che l’intrattenimento culturale possa rappresentare un momento di arricchimento e piacevolezza, elementi quanto mai importanti in ogni periodo d’ incertezza.”
La luminosità del salone dell’albergo, impreziosito da essenziali marmi dai colori tenui, si colora oggi delle tele di Giuseppe Modica, in cui il blu, ora intenso e ora polveroso, fa da filo conduttore tra i paesaggi metafisici dell’artista. Un volo di fantasia, che trasporta il visitatore tra natura e skyline urbana, sospesi tra cielo, nuvole, mura e monumenti.
Un sapiente alternarsi tra tradizione e innovazione, mix da sempre tanto caro all’Aleph Rome Hotel.
Dieci opere, olio su tela, che creano una narrazione pittorica incisiva ed efficace, e che circondano il visitatore trasportandolo nella dimensione onirica tanto cara a Modica. il dato reale perde la sua connotazione naturalistica e diventa qualcosa di altro, trasposto in una sorta di sospensione, sogno e straniamento magico. Il tutto sorretto da equilibrio spaziale e rigore essenziale. La pittura è come uno specchio e per questo è al tempo stesso superficie e profondità.
Giuseppe Modica, noto per le sue nature morte nelle quali è forte la tensione verso una “metafisica” delle cose quotidiane, è nato in Sicilia ma vive e lavora a Roma dal 1987. È un pittore singolare, un navigatore solitario, non collocabile in gruppi di tendenza. Tra le molte mostre sia collettive che personali, ricordiamo la sua partecipazione a “De Metaphisica”, in occasione della quale il curatore e critico Maurizio Fagiolo dell’Arco lo ha voluto accanto a C. Guarienti, G. Ferroni, G. Paolini, C. Bonichi e B. Luino. Il lavoro di Modica è stato oggetto anche di interesse di letterati e critici come, fra gli altri, Leonardo Sciascia, Vittorio Sgarbi e Claudio Strinati.