“Don’t leave me alone”: Mostra fotografica e dibattito sull’azione di MSF contro il Covid-19 in Italia
In mostra a Ferrara le fotografie di Alessio Romenzi che ha seguito i team MSF in azione tra ospedali, strutture per anziani e carceri
28 settembre 2020 – I letti della terapia intensiva dell’ospedale di Lodi, le strutture per anziani delle Marche durante il lockdown, i raggi del carcere di San Vittore a Milano e i siti informali nella periferia di Roma dove abitano le comunità più vulnerabili. In questi luoghi, alcuni diventati simbolo dell’epidemia di Covid-19 in Italia, Alessio Romenzi, già premiato al World Press Photo, ha seguito i team di Medici Senza Frontiere (MSF) in azione per aiutare a contenere il contagio. Da questo lavoro sono nati i 48 scatti della mostra fotografica “Don’t leave me alone” in esposizione dal 3 al 18 ottobre a Ferrara, in occasione del Festival di Internazionale.
Durante il Festival il fotoreportage sarà anche al centro dell’incontro “Non lasciateci soli”, in programma sabato 3 ottobre al Teatro Comunale di Ferrara, a cui partecipano la dott.ssa Claudia Lodesani, presidente di MSF, Alessio Romenzi, e Jason Horowitz, corrispondente in Italia per il New York Times; modera Annalisa Camilli di Internazionale (ingresso libero, prenotazione obbligatoria qui).
“Le mie foto hanno quasi sempre raccontato guerre e popolazioni in fuga fuori dall’Italia, ma in questo caso l’emergenza era proprio qui” racconta Alessio Romenzi, fotografo e autore della mostra. “Le terapie intensive degli ospedali, le camere delle RSA, i lunghi corridoi di un carcere sono luoghi molto differenti tra loro ma questa pandemia ha scatenato in chi li abita le medesime paure e incertezze. Da qui la scelta del bianco e nero per le foto: volevo che si percepisse la stessa atmosfera lungo tutti i capitoli di questo racconto”.
MSF ha lavorato al fianco del sistema sanitario italiano negli ospedali e sul territorio del lodigiano, in diverse carceri in Lombardia, Piemonte e Liguria, nelle strutture per anziani nelle Marche e negli insediamenti informali a Roma, secondo un approccio di salute pubblica che oltre alla cura del paziente in ospedale affronta l’epidemia sul territorio e nelle comunità più vulnerabili. Sono stati più di 60 gli operatori coinvolti, tra medici, infermieri, esperti di igiene, promotori della salute e psicologi, alcuni dei quali hanno poi trasferito le competenze acquisite in Italia nella lotta al Covid-19 negli altri paesi dove MSF sta intervenendo sul coronavirus.
“Questa epidemia ha toccato tutti noi, non solo medici e pazienti, ma anche tutte le persone che hanno avuto i loro affetti colpiti e hanno visto le proprie vite cambiare” dichiara la dott.ssa Claudia Lodesani, infettivologa e presidente di MSF che ha avviato l’intervento di MSF sul Covid-19 in Italia. “Questa mostra racconta questa sofferenza ed è un omaggio a tutti gli operatori, sanitari e non, che hanno lottato e continuano a lottare contro questo virus in tutto il mondo. Oggi come ieri per combattere la pandemia ognuno deve fare la propria parte e agire insieme in uno sforzo collettivo che ci riguarda tutti”.
Dopo Ferrara la mostra “Don’t Leave Me Alone” raggiungerà successivamente altre città ed eventi in tutta Italia. A fare da cornice a queste manifestazioni, la nuova campagna di sensibilizzazione di MSF #UnitiSenzaFrontiere che ricorda come al cambiare delle emergenze resta identico l’impegno dell’organizzazione nel salvare vite ovunque ce ne sia bisogno.
Attualmente MSF resta impegnata contro il Covid-19 in oltre 70 paesi nel mondo, Italia inclusa, tra nuovi interventi per contrastare l’epidemia e l’adattamento dei progetti esistenti per prepararsi ad affrontarla.
Info utili sulla mostra e il dibattito a Ferrara
La mostra fotografica sarà aperta al pubblico dal 3 al 18 ottobre presso il Pac-Padiglione di arte contemporanea a Ferrara nei seguenti giorni e orari: sabato 3, ore 15.00 – 22.00; domenica 4, ore 10.00 – 20.00; da martedì 6 a domenica 18, ore 10.00 – 13.00 e 15.00 -18.00; chiusa il lunedì.
Sabato 3 ottobre, ore 15.30 e domenica 4 ottobre, ore 11:00, visite guidate su prenotazione (eventi@rome.msf.org) e negli altri giorni ingresso libero nel rispetto delle norme anti Covid.
Il tema della mostra verrà approfondito nell’incontro “Non lasciateci soli” sabato 3 ottobre alle 18,30 al Teatro Comunale con Alessio Romenzi, Jason Horowitz del New York Times, e la dott.ssa Claudia Lodesani, presidente di MSF.
Introduce e modera Annalisa Camilli di Internazionale.
Ingresso libero con prenotazione QUI.
MSF e Covid-19, in Italia e nel mondo
L’intervento di MSF in risposta alla pandemia si estende in oltre 70 paesi tra Europa, Africa, Medio Oriente, Asia, Oceania e Sudamerica. I team MSF formano gli operatori sanitari locali sulle misure per contenere il virus e proteggono persone vulnerabili come anziani, senzatetto e rifugiati, in collaborazione con le autorità sanitarie dei diversi paesi.
In Italia, MSF ha supportato la risposta del sistema sanitario italiano in Lombardia, Marche, Sicilia e Lazio. Attualmente l’impegno di MSF sul Covid-19 in Italia è a Roma attraverso comitati d’igiene e sorveglianza sanitaria per monitorare la presenza di casi Covid–19 sospetti. A Palermo MSF svolge attività di promozione della salute per il controllo della diffusione del coronavirus con diversi attori della società civile. A Lampedusa un team MSF affianca le autorità sanitarie locali durante gli screening medici agli sbarchi nel rispetto delle misure anti-Covid.
Alessio Romenzi
Dopo aver lavorato come fabbro, autista e frigorista si trasferisce a Gerusalemme dove diventa fotografo professionista. Ha documentato crisi in Libia, Egitto, Sud Sudan, Siria, Libano, Iraq, Giordania, Palestina, Israele, Colombia, Ucraina e Filippine. Il suo lavoro descrive le conseguenze delle crisi sulla popolazione, con un particolare interesse all’aspetto umano piuttosto che all’evento bellico in sé. Collabora con agenzie di stampa, organizzazioni umanitarie e testate nazionali e internazionali.