DEBUTTI, CREAZIONI SITE SPECIFIC e ospitalità di NUOVE GENERAZIONI accanto a FORMAZIONI più CONOSCIUTE: anche quest’anno INTERPLAY condensa in una programmazione attenta, frutto di un costante lavoro di esplorazione, ricerca e collaborazioni, 100 artisti e 23 compagnie.
Nove giorni di spettacoli e incontri nel segno della danza, il Festival per la prima volta si compatta in un calendario tutto d’un fiato che porta in scena le compagnie più interessanti della scena contemporanea internazionale e nomi italiani di fondamentale rilievo.
A inaugurare INTERPLAY il 21 maggio al Teatro Astra Harleking dei giovani italo-berlinesi GINEVRA ENRICO, già segnalato dalla critica come “un lavoro sorprendente” (Danza e & Danza – dicembre 2018) e selezionato dall’importante network internazionale Aerowaves 2019, e Brother del coreografo portoghese MARCO DE SILVA FERREIRA che ha attirato l’attenzione dei maggiori circuiti internazionali creando un’esplosione di vitalità, ritmo, sonorità cadenzate da gestualità, con 7 interpreti e due musicisti, Rui Lima e Sérgio Martins, una prima nazionale travolgente selezionata da Aerowaves Twenty18.
Fra i numerosi artisti ospitati, il 22 maggio il Festival porta la graffiante performance A peso morto di CARLO MASSARI dei C&C, una sorta di fotogramma di una periferia senza tempo e identità, nella “piazza” del Centro Commerciale Parco Dora, e il singolare lavoro Ultras sleeping dance_Solo di CRISTINA KRISTAL RIZZO, un sistema di danze mobili che ricreano habitat irripetibili e unici, alla Galleria Noire.
Don’t, Kiss di FABIO LIBERTI, Ritornello di GRETA FRANCOLINI e Passenger di TOMMASO SERRATORE aprono la serata del 23 maggio alla Lavanderia a vapore di Collegno (TO) che chiude il sipario con due attesissime performance presentate nelle più importanti stagioni e manifestazioni culturali: Forecasting di GIUSEPPE CHICO & BARBARA MATIJEVIC, vincitore del Premio Speciale della Giuria al 56esimo Festival Internazionale MESS di Sarajevo (2016), e la prima nazionale di A Silver Knife con i GOBLIN PARTY, compagnia coreana ospitata nell’ambito del progetto internazionale in rete CROSSING THE SEA (vincitore del bando Boarding Pass Plus Mibac).
Per la sezione diffusa il 24 maggio INTERPLAY si sposta alla GAM / Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea e il 28 maggio al Politecnico di Torino con Pillole di danza, Open Sharing, con performance di compagnie internazionali (in replica il 25 maggio nei consueti e imperdibili BLITZ METROPOLITANI in piazza Vittorio Veneto). Accanto ai grandi nomi il Festival sarà anche in questa edizione una imperdibile occasione per esplorare il contemporaneo attraverso artisti ospiti che arrivano da lontano, come i LOS INNATO di MARKO FONSECA (Costa Rica), ma anche da vicinissimo come i danzatori amatoriali che ogni anno il talento di Daniele Ninarello unisce nel suo LAB. Il corpo intuitivo, in una prospettiva che fa dell’audience developement un percorso che parte dall’appropriarsi della città, degli spazi, della periferia, e arriva al coinvolgimento vero e proprio del pubblico nella performance.
Il 27 maggio alla Casa del Teatro due personalità tra le più importanti della scena nazionale, MICHELE DISTEFANO con MK e FRANCESCA FOSCARINI, entrambi vincitori del Premio Danza&Danza 2018. Uno spettacolo magnetico di pura danza Bermudas degli MK, grande produzione per 12 interpreti che a INTERPLAY arriva nella sua forma più completa. Francesca Foscarini porta in scena Animale, un piccolo capolavoro coreografico capace di creare una potente mappa di segni fisici e poetici che evocano mondi umani e animali.
Ma non solo, fra gli stranieri, il 29 maggio alla Casa del Teatro, uno dei coreografi di punta della scena europea, il greco CHRISTOS PAPADOPOULOS, con l’ipnotico Opus, performance per quattro interpreti creata in stretta connessione con la partitura classica della musica, dove il corpo diviene rappresentazione visuale dei diversi suoni e strumenti che costruiscono la composizione. Una serata straordinaria e imperdibile che termina con The Station dell’ungherese FERENC FEHéR, artista attivo dal 2007, noto per il suo stile unico ed espressivo nato da un mix di danza freestyle e danza fisica.
A chiudere, OPEN SOURCE, con gli artisti dell’ultima serata del festival coordinati da BlaubArt, una performance collettiva indefinita, immersiva, “interattiva”, in cui entrano in gioco sullo stesso palco danzatori e spettatori, per andare a coronare l’obiettivo che INTERPLAY si pone da ormai 19 anni: creare un terreno condiviso in cui “interagire”, arricchirsi, scoprirsi, danzare.