Dal 12 al 29 gennaio nel foyer (SALA A) del Teatro India di Roma
AMINTA
S’ei piace ei lice
regia, scene, luci e video di Luca Brinchi e Daniele Spanò
drammaturgia e analisi filologica e autoriale Erika Z. Galli e Martina Ruggeri (Industria Indipendente)
in video Lorenzo Anzuini (Aminta) e Clelia Scarpellini (Silvia)
performer Davide Pioggia
voci Michael Schermi (coro e satiro); Francesco Bonomo (coro e Tirsi);
Giorgia Visani (coro e Dafne); Michele Degirolamo (Aminta); Flaminia Cuzzoli (Silvia)
musiche Franz Rosati – costumi Gucci
Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in collaborazione con Spellbound e con il sostegno di Regione Lazio Assessorato alla Cultura
il progetto ha debuttato nell’ambito della Sagra Musicale Malatestiana 2016
spettacolo/installazione per un numero ristretto di persone (max 60)
Dal 12 al 29 gennaio nel foyer (SALA A) del Teatro India è di scena AMINTA, S’ei piace ei lice, rilettura in chiave sensoriale e performativa dell’opera pastorale di Torquato Tasso, che Luca Brinchi e Daniele Spanò presentano come progetto articolato attraverso l’incontro di diverse realtà artistiche, una produzione Teatro di Roma. Il mondo favolistico del pastore Aminta e della ninfa Silvia, tratteggiato poeticamente dalla penna del Tasso, fluisce qui in una dimensione virtuale e visiva di enorme impatto grazie alle registrazioni video che, scorrendo su schermi, moltiplicano il loro carico di sospensione mistica ed eterea.
Il rimpianto dell’Età dell’Oro: un luogo e un tempo mitici, nel quale l’uomo ha vissuto libero da vincoli. Questo il nucleo tematico. Un’epoca ideale in cui l’essere umano è stato in grado di godere a pieno dei frutti della Natura e di Amore, animato solo dalla libertà e dall’istinto in assenza di una legge civile costrittiva. Se piace è lecito. Tra teatro e lirica d’amore quello di Tasso è un percorso dirompente con personaggi incastonati in un passato mitico e in opposizioni interne che rendono lo snodo drammaturgico ricco di stimoli e accadimenti. Aminta e Silvia vivono un’eterna adolescenza, momento della vita di ogni individuo in cui emergono le caratteristiche ribelli e libertarie dell’età dell’oro.