Da sempre nelle città d’arte della Pianura Padana la bicicletta è il più comune mezzo di trasporto urbano. Usata per andare a fare la spesa, a scuola o al lavoro la bicicletta diventa anche il mezzo ideale per scoprire opere d’arte a cielo aperto o la natura dei paesaggi appena fuori porta.
Molte città del Circuito offrono un sistema di bike sharing che può essere utilizzato per muoversi in libertà nei centri storici e apprezzare al meglio piazze, vie antiche e angoli nascosti. Nel 2012 in collaborazione con la Fiab è stata realizzata una mappatura di percorsi ciclabili che partono da tutte le città del Circuito e le collegano tra loro in un ideale Gran tour delle Città d’arte, valorizzando il patrimonio artistico, enogastronomico, culturale, naturale, incrementando la “mobilità dolce”.
Le mappe riportano tre livelli di percorsi:
urbani, all’interno dei centri storici con brevi escursioni in periferia extraurbani, con giri
a margherita da ogni singola città dove si fa base
intercity, tra le varie città d’arte, lungo fiumi e canali.
Tra questi ultimi percorsi suggeriamo la dorsale dell’Adda, con un viaggio attorno ai 70 km circa; ci si può inoltrare tra i boschi e nelle campagne seguendo il corso del fiume e ammirando nel contempo l’antica architettura contadina delle cascine e dei borghi.
Per gli appassionati di storia suggeriamo alcuni complessi di piste ciclabili attorno a Pavia. Ben due tappe della via Francigena, quella che dalla Francia portava i pellegrini a Roma, si trovano sul suo territorio poiché da Vercelli si passava per Pavia per arrivare Fidenza e scendere poi lungo il passo della Cisa.
Piacenza offre ben 32 km di piste ciclabili e 21 km di percorsi che collegano il centro storico con le periferie, luoghi di forte interesse soprattutto per l’archeologia industriale. Numerose sono poi le piste ciclabili che dalla città introducono alle valli piacentine: prima fra tutte quella che dal centro arriva fino al comune Gossolengo e si interseca con il fiume Trebbia in località Rivalta di Gazzola sede dell’omonimo Castello.
Un itinerario storico dei tempi viscontei si snoda invece da Pavia a Belgioioso, con un anello ciclabile della lunghezza di 43 km circa e con dislivelli minimi. In due ore, quindi con tutta calma si potrà raggiungere una meta adatta a grandi e piccoli, il Castello di Belgioioso, rifocillarsi quindi con un panino al salame d’oca e tornare in città per una ricca merenda con la torta paradiso di Vigoni.
Per questo turismo “en plein air”, la primavera regala uno spettacolo sorprendente, da vivere a stretto contatto con la natura nelle terre della pianura padana: alberi in fiore, piantagioni rigogliose, campi allagati a risaie illuminati dal sole, orti in piena vitalità. Il fattore meteorologico è una variabile importante: il clima tipicamente padano contribuisce in alcune circostanze al fascino di questi luoghi. È possibile infatti trascorrere momenti suggestivi dopo una giornata in bicicletta: un tramonto tra le campagne della Bassa, in riva a un argine o sull’aia di un cascinale oppure una sera di nebbia in un centro storico o in un autentico borgo medievale.
Gli itinerari ciclabili sono stati studiati per essere percorsi da ciclisti anche non troppo allenati, su strade poco trafficate e senza dislivelli impraticabili, con distanze che superano raramente i 70 km. Tutti i percorsi sono visibili e scaricabili su computer e cellulare per avere itinerari e informazioni sempre a portata di mano.
Il Gran Tour delle Città d’Arte
Da Pavia a Lodi 40 km, pianeggiante, 3,5 ore di percorrenza
Da Monza a Pavia 55 km, pianeggiante, 4,5 ore di percorrenza
Da Lodi a Bergamo 64 km, lievi saliscendi, 5 ore di percorrenza
Da Bergamo a Brescia 75 km, alcune salite, 7 ore di percorrenza
Da Brescia a Cremona 67 km, pianeggiante, 5 ore di percorrenza
Da Cremona a Piacenza 45 km, pianeggiante, 4 ore di percorrenza
Da Piacenza a Parma 105 km, pianeggiante, 8 ore di percorrenza
Da Parma a Reggio Emilia 41 km, pianeggiante, 3,4 ore di percorrenza
Da Reggio Emilia a Modena 30 km, pianeggiante, 2,5 ore di percorrenza
Turisti in bicicletta
Da sempre nelle città d’arte della Pianura Padana la bicicletta è il più comune mezzo di trasporto urbano. Usata per andare a fare la spesa, a scuola o al Molte città del Circuito offrono un sistema di bike sharing che può essere utilizzato per muoversi in libertà nei centri storici e apprezzare al meglio piazze, vie antiche e angoli nascosti. Nel 2012 in collaborazione con la Fiab è stata realizzata una mappatura di percorsi ciclabili che partono da tutte le città del Circuito e le collegano tra loro in un ideale Gran tour delle Città d’arte, valorizzando il patrimonio artistico, enogastronomico, culturale, naturale, incrementando la “mobilità dolce”. Le mappe riportano tre livelli di percorsi: urbani, all’interno dei centri storici con brevi escursioni in periferia extraurbani, con giri a margherita da ogni singola città dove si fa base Tra questi ultimi percorsi suggeriamo la dorsale dell’Adda, con un viaggio attorno ai 70 km circa; ci si può inoltrare tra i boschi e nelle campagne seguendo il corso del fiume e ammirando nel contempo l’antica architettura contadina delle cascine e dei borghi. Per gli appassionati di storia suggeriamo alcuni complessi di piste ciclabili attorno a Pavia. Ben due tappe della via Francigena, quella che dalla Francia portava i pellegrini a Roma, si trovano sul suo territorio poiché da Vercelli si passava per Pavia per arrivare Fidenza e scendere poi lungo il passo della Cisa. Piacenza offre ben 32 km di piste ciclabili e 21 km di percorsi che collegano il centro storico con le periferie, luoghi di forte interesse soprattutto per l’archeologia industriale. Numerose sono poi le piste ciclabili che dalla città introducono alle valli piacentine: prima fra tutte quella che dal centro arriva fino al comune Gossolengo e si interseca con il fiume Trebbia in località Rivalta di Gazzola sede dell’omonimo Castello. Un itinerario storico dei tempi viscontei si snoda invece da Pavia a Belgioioso, con un anello ciclabile della lunghezza di 43 km circa e con dislivelli minimi. In due ore, quindi con tutta calma si potrà raggiungere una meta adatta a grandi e piccoli, il Castello di Belgioioso, rifocillarsi quindi con un panino al salame d’oca e tornare in città per una ricca merenda con la torta paradiso di Vigoni. Per questo turismo “en plein air”, la primavera regala uno spettacolo sorprendente, da vivere a stretto contatto con la natura nelle terre della pianura padana: alberi in fiore, piantagioni rigogliose, campi allagati a risaie illuminati dal sole, orti in piena vitalità. Il fattore meteorologico è una variabile importante: il clima tipicamente padano contribuisce in alcune circostanze al fascino di questi luoghi. È possibile infatti trascorrere momenti suggestivi dopo una giornata in bicicletta: un tramonto tra le campagne della Bassa, in riva a un argine o sull’aia di un cascinale oppure una sera di nebbia in un centro storico o in un autentico borgo medievale. Gli itinerari ciclabili sono stati studiati per essere percorsi da ciclisti anche non troppo allenati, su strade poco trafficate e senza dislivelli impraticabili, con distanze che superano raramente i 70 km. Tutti i percorsi sono visibili e scaricabili su computer e cellulare per avere itinerari e informazioni sempre a portata di mano. Il Gran Tour delle Città d’Arte Da Pavia a Lodi 40 km, pianeggiante, 3,5 ore di percorrenza |