Il noto filosofo e gourmet ha ideato un percorso gastronomico che verrà proposto per tre giorni in oltre 70 ristoranti ed enoteche di Modena, Carpi e Sassuolo. Tradizione, ironia e buona cucina ispirano anche la “razionsufficiente”, il cestino del festival per pranzare e cenare a 4.50 euro, e “la portata dello chef”, lo street food dei grandi chef modenesi
“Amare” è l’ingrediente principale degliotto “menu filosofici” ideati da Tullio Gregory che verranno proposti dal 13 al 15 settembre in oltre 70 ristoranti ed enoteche di Modena, Carpi e Sassuolo. L’iniziativa, ormai consolidata, sottolinea la centralità del convito nella civiltà umana e ne celebra gli artefici di cucina e di bottega.Tullio Gregory firma la sezione “cucina filosofica” del festivalfilosofia fin dalla prima edizione. Già professore di Storia della Filosofia alla “Sapienza” di Roma, fondatore del Centro Studi del Cnr sul Lessico intellettuale europeo, direttore dell’Enciclopedia Italiana di scienze, lettere e arti, edita dall’Istituto Treccani, membro del Comitato scientifico del festivalfilosofia e noto gourmet, Gregory ha ideato menu per pranzi e cene filosofici all’insegna della tradizione e a partire dai prodotti tipici modenesi e della cucina dell’Emilia-Romagna (menu completi e indirizzi dei ristoranti si possono consultare nel sito www.festivalfilosofia.it).
Spiega Gregory: “Forse in nessun luogo come a tavola l’amore può esercitarsi nella sua duplice naturale direzione: verso se stessi e verso gli altri. Dove gli altri non sono solo i convitati partecipi del pasto comune, ma quanto la natura ci offre e l’abile mano dell’uomo manipola per soddisfare l’universale desiderio amoroso che tutto coinvolge e consuma. Si dischiudono così le infinite possibilità di manifestare il nostro amore per la natura che ci circonda, celebrando i fasti della grande cucina emiliana”. Da qui l’idea di articolare i menu filosofici traducendo i vari temi di cui si parlerà nei giorni del festival – tutti molto appetibili, ma non sempre commestibili – in gustose portate create dalla tradizione enogastronomica emiliana. Qui domina il maiale, che ha costituito il nutrimento fondamentale per molti secoli; il suo consumo anche oggi può costituire una forma di amore puro, assoluto: ecco dunque servito in tavola l’eros in purezza, che si manifesta nelle tigelle al lardo e gnocco fritto, accompagnate dagli affettati e seguite dalle tagliatelle al prosciutto e dalla grigliata mista di maiale, con tanto di piedini. La ricchezza del maiale può competere solo con la molteplicità di tutto il mondo animale racchiusa nel grande bollito, preceduto da tortellini in brodo, e servito con le tradizionali salsa verde e rossa, che offre sensazioni plurali. Quando il sentimento arriva a trasformare l’oggetto amato in oro, si realizza la sublimazione erotica del grande fritto misto all’italiana. Ai golosi di pesce si consiglia l’amore liquido, che riscatta i pesci poveri dell’economia contadina: dalle acciughe al tonno, dallo sgombro al baccalà; corteggiamento e conquista, con galletti, oche e somari, racchiude le migliori proposte per gustare questi animali allevati, inseguiti sui prati e poi serviti su letti odorosi. Amori bucolici è il menù dedicato ai vegetariani, dove si comincia con un flan di spinaci e si finisce con pesche all’alchermes, passando per maltagliati con fagioli, lasagne verdi, zucchine ripiene e insalata di patate. L’amore a prima vista è quello per una serie di primi che soddisfano gli immediati desideri del palato: bomba di riso, pasticcio di maccheroni, cannelloni, maccheroni al pettine, tortelli di zucca. Un menù più semplice ma altrettanto saporito è il farfallone amoroso, pensato per le ore piccole nelle enoteche, dove i pasti sono più rapidi, all’insegna di stria, gnocco al forno, prosciutto e affettati, parmigiano reggiano, pecorini e lambruschi modenesi, per chi è alla ricerca di fugaci e saporiti incontri. Non manca una soluzione veloce ed economica per pranzare e cenare, che permette di seguire i ritmi delle lezioni magistrali e di assaporare piatti e prodotti tipici della provincia di Modena. E’ la “razionsufficiente”, in vendita a 4,50 euro nei giorni del festivalfilosofia: un primo caldo, un secondo di carne o pesce, un contorno di verdura o legumi, pizze o panini con misti di formaggi o di affettati, frutta, dolce e acqua: tanti mix secondo la fantasia della bottega. Il cestino del pranzo è in vendita a Modena al mercato coperto Albinelli, vicino a piazza Grande, a Carpi al Circolo culturale Mattatoio, vicino a Piazzale Re Astolfo, e a Sassuolo in diversi esercizi tra Piazzale della Rosa e Piazza Garibaldi. E anche quest’anno ad arricchire l’offerta gastronomica torna l’iniziativa “La portata dello chef”: poche essenziali ricette, realizzate da mani esperte con i prodotti tipici di Modena, stimolate da estro creativo. E’ lo street food proposto dagli Chef del Consorzio Modena a Tavola: tre assaggi sostanziosi con acqua o lambrusco a un prezzo “ristretto” – 9,00 eurro – nel chiosco di Piazza Matteotti a Modena. CUCINA FILOSOFICA 2013 1. Eros in purezza 2. Sensazioni plurali 3. Amori bucolici 4. Amore liquido 6. Corteggiamento e conquista 7. Sublimazione erotica 8. Farfallone amoroso – Menù per enoteche |