Quaranta ettari di vigneto a Lavello nella zona del Vulture con i vitigni autoctoni di Aglianico, Fiano e Moscato, poi altri vitigni autoctoni in Campania (Falanghina) e Puglia (Negroamaro e Primitivo): questa è Bisceglia, pratica l’agricoltura biologica, certificata, e produce vini di grande personalità.
Lavello comune della provincia di Potenza, ai confini con la Puglia è un centro agricolo e industriale situato nella media valle del fiume Ofanto. È uno dei principali centri agricolo-commerciali della provincia. La fertilità del territorio consente la produzione di cereali, uva, olive, ortaggi. L’abitato di Lavello ha origini molto antiche come è testimoniato dal ritrovamento di alcuni resti di un villaggio dell’età del ferro. Si origina dall’agglomerato daunio-romano di Forentum.
Il toponimo deriva con molta probabilità dal termine latino labellum, usato per indicare l’abbeveratoio per il bestiame. Il paese sorge, difatti, a metà tra i piani pugliesi e i verdi pascoli del Vulture, lungo i tratturi della transumanza che collegano le zone interne al Tavoliere. La collocazione svolge un ruolo chiave nello sviluppo del paese.
L’azienda Bisceglia nasce appunto a Lavello nel 2001 con la mission di produrre e vendere vini di qualità, da vitigni autoctoni e internazionali, prodotti nel sud Italia. La cantina è il centro dell’attività, innovativa nell’architettura e nelle attrezzature, sorge su una collina e la sua modernità fa coppia con la zona archeologica che sorge proprio di fronte, un complesso databile tra il IV e il VII secolo d.C. e in cui si riconosce una fucina romana. Nella cantina viene anche ospitata una mostra fotografica intitolata “Territorio” che racconta i legami della viticoltura con il paese e con la sua gente, la sua storia e i paesaggi incantati.
La produzione, seguita con professionalità dal direttore di cantina Giovanni Riviezzo e dall’enologo Maurizio Angeletti, annovera le linee “Carta vini Basilicata”, “Gudarrà” e “Terre di Vulcano”.
Carta vini Basilicata comprende Aglianico del Vulture Riserva, Aglianico del Vulture, Armille Sirah, Tréje (uvaggio di Merlot, Aglianico e Sirah), Bosco delle Rose Chardonnay.
Terre di Vulcano ha le etichette Aglianico del Vulture, Fiano Basilicata, Falanghina Campania, Negroamaro Puglia rosato, Primitivo Puglia, Dry Muscat Basilicata.
Falanghina Campania: dall’omonimo vitigno autoctono in purezza, nome del vigneto Solopaca, terreno calcareo, argilloso, vulcanico. Uve raccolte a mano e selezionate a inizio ottobre, 20 giorni di fermentazione a temperatura controllata in acciaio. Affinamento in bottiglia per circa 2 mesi. Si presenta con colore giallo carico brillante, naso con nota floreale, e accenni fruttati, in bocca fresco, fruttato con persistenza aromatica finale. Un vino sorprendente, da paragonare ad un Müller Thurgau. Da aperitivo, per accompagnare piatti a base di gamberi e crostacei.
Fiano Basilicata, vitigno autoctono della zona del Vulture, vinificato in purezza. raccolta e selezione a mano a fine settembre, vinificazione come per il precedente. Nel bicchiere giallo carico con riflessi verdognoli; naso fine, intenso di salvia e sentori agrumati; sapore che rivela il minerale, sapido e fresco intensi.
Primitivo Puglia, vitigno autoctono pugliese, nome del vitigno Cellino San Marco in località Brindisi, terreno calcareo, argilloso, raccolta nei primi giorni di settembre, segue la diraspatura con macerazione a freddo sulle bucce con controllo della temperatura, fermentazione con rimontaggi giornalieri, segue affinamento in inox per almeno 12 mesi e poi in bottiglia per almeno 4 mesi. Colore rosso granato, al naso profumi complessi di frutti neri, in bocca piacevolmente rotondo ed equilibrato. Abbinamento con primi piatti, carne rossa e selvaggina.
Armille, uno dei vitigni internazionali coltivati, Sirah in purezza. Il nome è quello dei bracciali antichi in bronzo rinvenuti nel vasto insediamento archeologico sito in un vigneto di proprietà a Lavello. Nome del vigneto Riseca. Vendemmia a mano verso metà settembre, una ventina di giorni di macerazione sulle bucce a temperatura controllata, con follature e rimontaggi giornalieri. Affinamento di 4 mesi in barriques e poi in bottiglia. Vestito rosso porpora con unghia violacea, profumi complessi con note di frutti neri come mora e ribes. Tannico che dà una nota ricca ed elegante con sentori fruttati, retrogusto persistente.
Gudarà Riserva 2005, Aglianico del Vulture in purezza, Cru vigneto Piano Regio a Venosa. Età del vigneto 20 anni. Vendemmia tra fine ottobre e inizio novembre con uve totalmente mature. Macerazione sulle bucce di circa 25 giorni a temperatura controllata a 23-25°, follature giornaliere, fermentazione malolattica in botti di rovere, dopo numerosi travasi il vino si affina nella bottaia della cantina termocondizionata per almeno 30 mesi. Affinamento finale in bottiglia della durata minima di 12 mesi. Appare di un colore rosso violaceo che tende all’aranciato con l’evolversi del tempo. Naso ricco, frutti neri, note di cioccolato e vaniglia. Scende in bocca dispiegando tannini evoluti e strutturati, armonico e equilibrato con piacevole e nitido frutto. Persistenza lunga. Da abbinare a formaggi stagionati e piatti di carne rossa e selvaggina. U.B. http://www.vulcanoevini.com
Bisceglia – Cantina Vulcano & Vini srl partecipa a Salotti del Gusto, nelle strutture del Fanes Group a San Cassiano/Alta Badia, 22/23/24 giugno 2013.