Distrutte 633.700 forme di parmigiano reggiano

In seguito alle scosse di terremoto che si sono registrate in Emilia Romagna, gravi danni sono stati provocati a produttori e magazzini di Parmigiano Reggiano.

Il terremoto che non dà tregua all’Emilia Romagna, negli ultimi giorni, sta provocando gravi danni all’economia delle aziende di questo territorio. Dopo aver parlato dei danni alle acetaie nei pressi di Modena. Gravi danni nel settore dell’aceto Balsamico di Modena), altre gravi perdite materiali ed economiche, si sono registrate negli impianti e nei magazzini di Parmigiano Reggiano. Le verifiche, anche se non ancora concluse, assicurano che saranno superati i 150 milioni di euro di danni, in seguito ai terremoti del 20 e del 29 maggio 2012. Cifre enormi, così come quelle che indicano il numero di forme cadute dopo la scossa di martedì, 334.000, che sommate a quelle cadute precedentemente, sono in totale 633.700. Restano inoltre inagibili 6 caseifici. Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, conferma fortunatamente una straordinaria mobilitazione di consumatori, associazioni, enti di varia natura, parrocchie, imprese e singoli cittadini. Nei prossimi giorni per esempio, scatteranno grandi operazioni solidali da parte della GDO (grande distribuzione organizzata), che per ogni pezzo di Parmigiano Reggiano venduto a prezzi correnti, destinerà un contributo pari a 1 euro/kg, ai caseifici colpiti dal terremoto. L’acquisto è dunque il mezzo più semplice per assicurare un aiuto immediato ed evitare di cadere in speculazioni. Per quanti fossero intenzionati ad acquistare il prodotto direttamente dai caseifici danneggiati, il Consorzio mette a disposizione l’elenco delle strutture interessate e dotate di adeguata esperienza nella vendita diretta, garantendo la qualità del prodotto acquisito ed esercitando una adeguata tutela degli stessi consumatori.