Sembra incredibile, a volte si trova un trafiletto che ricorda una festa che si svolge il tal giorno e da quella notizia si scopre un luogo incredibile già dal nome: Sacraterra! Allora riportiamo l’appuntamento del prossimo mese:

 

Domenica 12 giugno 
dalle ore 15.00 alle ore 19.00

 Festa della Lavanda con prima edizione del Concorso LavandainDolce”

PROGRAMMA:
• ore 15.00 Registrazione ed esposizione delle delizie culinarie degli iscritti al concorso (vedi regolamento).
• ore 15.30 CONFERENZA: Presentazione delle mille virtù della lavanda.
• ore 16.00 VISITA guidata alle piantagioni di lavanda e lavandino: colori e profumi che nutrono lo spirito
• ore 17.00 Inizio Concorso Lavandaindolce con relativo assaggio delle creazioni culinarie.
• ore 18.00 Premiazione e consegna dei premi.
Durante la festa dimostrazione pratica dell’estrazione artigianale dell’olio essenziale di lavanda con caratteristico alambicco in rame.

E così abbiamo scoperto questa azienda:

L’azienda Sacraterra è ubicata nelle vicinanze dell’antica Via Annia, la strada romana costruita nel 131 a.C. dal pretore Tito Annio Rufo che, partendo da Adria percorreva l’arco adriatico fino ad Aquileia, costeggiando tutto il litorale del Golfo di Venezia. In epoca romana il territorio era considerato un punto di rilievo strategico: già da allora zona decantata per la sua vocazione alla viticoltura.
Un territorio percorso da millenni di vita rurale che alimentano il fascino ed il rispetto dovuto a questa terra di transizione, una “terra di mezzo”.
 Fin dall’antichità grandi uomini, come lo storico latino Columella e in tempi più recenti lo scrittore americano Ernest Hemingway sono stati ispirati da questi paesaggi.

Il progetto Sacraterra nasce con lo scopo di coniugare l’esigenza di qualità all’esigenza di informazione del consumatore, attraverso il connubio tra ricerca e tradizione.

L’utilizzo delle tecnologie più avanzate nella coltivazione così come nella trasformazione dei prodotti si fonde con il recupero di antiche ricette, da riproporre in veste moderna, nella continuità di millenarie tradizioni culinarie. Dal connubio tra vino e piante officinali nasceranno infatti i “ Vini Antiqui”, panacee d’altri tempi, antiche preparazioni erboristiche dell’età romana, che uniscono il gusto ed il piacere del vino ai benefici della natura. Dalla fermentazione in botti di rovere del miele nascerà l’Idromiele di Sacraterra, “la bevanda degli Dei”, l’antica bevanda conosciuta fin dai tempi dei Romani.

Il cuore del progetto riguarda anche la riqualificazione degli originali edifici agricoli da destinare a laboratorio di trasformazione e sala convegni.

Dal produttore al consumatore o meglio dalla terra al consumatore, questa sarà la forza di Sacraterra.

Ma non solo … Sacraterra si propone di diventare un centro culturale di rilievo per tutto il territorio del Veneto Orientale, per promuovere la “cultura della terra”, in un contesto educativo che unisce passato e presente. Un modello nuovo, dove tradizione e modernità trovano espressione in un’unica entità, dove ci sarà spazio per eventi, corsi, workshop, convegni aperti non solo agli operatori del settore ed alle scuole ma anche a tutti i cittadini ed ai turisti del litorale. Verranno riproposte le antiche festività contadine che onoravano i frutti della terra, attraverso un ricco calendario di eventi per valorizzare quel magnifico mondo che è il nostro territorio.

Ambiente, cultura, territorio: questi sono gli ingredienti principali del progetto Sacraterra.

L’Ambiente è la risorsa primaria di Sacraterra sia nelle alte vette incontaminate del Bosco “Laghetti” sia nel paesaggio di Torre di Mosto, un luogo dove la natura è rimasta intatta e dove ancor oggi si possono trovare viste, scorci ed orizzonti d’altri tempi. Qui, ovunque si volga lo sguardo si possono ammirare aironi bianchi, rossi e cinerini, garzette, lepri e fagiani, falchi nonché la volpe rossa. La moltitudine di fiori delle piante officinali ha richiamato, oltre alle api, che qui trovano un buon nutrimento, svariate farfalle che da anni erano scomparse. In zona isolata, ai limiti della tenuta, si erge un maestoso Celtis Australis (Il Bagolaro) un albero ultracentenario, dalla chioma imponente, testimone di come il paesaggio qui sia rimasto immutato.
Sacraterra oltre ad utilizzare metodi biologici e di lotta integrata a basso impatto ambientale aderisce ad un programma di miglioramento ai fini faunistici destinando 6 ettari alla coltivazione di prati a sfalcio tardivo, aventi lo scopo di fornire aree di rifugio per la fauna autoctona. Accanto ai frutteti sono state create siepi di essenze autoctone per il rifugio degli insetti utili ed agevolare quindi i sistemi di lotta integrata.
Nel cuore del Lagorai, nel Bosco di Sacraterra, la natura regna sovrana. Qui brillano cristallini laghetti, sgorgano acque pure, si estendono rigogliosi boschi di conifere e morbidi prati d’alpeggio assieme agli edifici della Malga “Laghetti”. E’ il regno incontaminato di alberi, fiori, erbe, funghi, frutti spontanei e abbondante fauna.
I profumi del bosco ed il suo silenzio fanno riemergere sensazioni dimenticate, sensazioni primordiali. “Il bosco con le sue alte vette invoca rispetto e rispetto gli sarà garantito“ afferma Mariacristina.
Il Bosco di Sacraterra è di fatto certificato PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) ovvero è gestito con modalità sostenibili secondo standard quantitativi e verificabili, rispettosi dell’ambiente.
La tutela dell’ambiente è di fatto uno degli obiettivi primari di Sacraterra.

Oltre alla parte agricola vera e propria l’azienda Sacraterra propone direttamente i propri prodotti in vendita online e in degustazione direttamente nell’agriturismo.

L’Agriturismo Sacraterra propone la degustazione dei suoi vini in abbinamento a sfiziosi finger foods preparati con prodotti biologici di provenienza quasi esclusivamente aziendale secondo ricette della tradizione popolare.
Si potrà quindi assaporare il Griphondoro, il pinot grigio dal retrogusto delicatamente torbato, con delle bruschette alle erbe di campo o con delle frittatine al timo; Gemmarossa, il cabernet sauvignon-merlot dal colore rubino intenso si potrà degustare con del buon salame di “casada” o con delle bruschette ai pomodorini datterini e basilico fresco; Ebenus, il raboso piave dai profumi di frutti del sottobosco sarà servito con una caprese al profumo di maggiorana o in alternativa con un insalata di pollo alla melissa e lavanda; Rosalys, l’elegante rosè vivace di Sacraterra sarà il partner ideale per una mousse di tonno al timo o per una frittatina all’erba cipollina. Vi darà il benvenuto l’aperitivo Sacraterra … Prosecco ai fiori di sambuco. Potrete godervi questi sfiziosi spuntini immersi in un ambiente ricco di colori e di profumi regalati dalle piante officinali che Sacraterra coltiva e trasforma direttamente in azienda … dalla terra alla vostra tavola! 
Un tocco di dolcezza per finire con il gelato o lo yogurt bianco affogato nel Sambufleur, lo sciroppo ai fiori di sambuco. In stagione sarà possibile degustare il gelato o lo yogurt bianco con i frutti di ribes nero caldi. Sempre in stagione il sorbetto alla lavanda o alla menta. Dulcis in fundo le dolci tisane di Sacraterra le Aquae Mellite, infusi di piante officinali in miele integrale già pronte all’uso … un modo naturale e veloce di coccolarsi.

Per prenotazioni, telefonate al numero +39 0421 316041 oppure inviate una mail al seguente indirizzo: agriturismo@sacraterra.it

Sempre su prenotazione è possibile effettuare degustazioni itineranti all’interno dell’azienda…. all’ombra di un ultracentenario esemplare di Celtis Australis “il bagolaro” oppure all’interno di un vecchio granaio dove si respirano emozioni antiche o ancora tra sambuchi ed aceri sotto il volo di aironi e garzette.

Di prossima apertura il bed and breakfast con otto posti letto immerso nella quiete della campagna lungo il canale Brian, rinomato per la pesca.

Nelle vicinanze a circa 15 km località marine quali Caorle e Porto Santa Margherita. Per gli appassionati di golf il circolo Prà delle Torri. Per gli amanti dei cavalli a meno di 3 km il circolo ippico Torresana. Ad 1 Km il Museo del Paesaggio. Non più distante di 30 km la magica Venezia

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