Approda al Teatro Porta Portese di Roma, per una doppia replica alle 17 e alle 20:30 di domenica 26 gennaio, ILIADE-IL SACRIFICIO DELL ‘AMORE, spettacolo tratto dall’opera di Omero, scritto diretto e interpretato da Gaetano Aiello.
Una voce nell’aria. Un sudario per terra e un corpo cui rendere omaggio. Quel corpo ha avuto più di un nome. Sacrificio e amore in una guerra immortale, i personaggi di Omero sono destinati ad incontrarsi in ogni conflitto che la guerra offre. Archetipi dal nome dimenticato. Non tutti sono tornati da quella città. Il sangue e le urla di quegli uomini pesa su molte coscienze, qualcuno deve pagare…qualcuno deve restare per raccontare. Nella guerra scatenata contro quella città ognuno ha la sua colpa. Ma ognuno pretende ragione. E nella ragione, muoiono gli innocenti.
Il teatro è rito, il rito è condivisione: Un passaggio tra mondi visibili ed invisibili, in cui voci, suoni e
personaggi si muovono, che abbatte il semplice tasto e le barriere cui ormai siamo abituati. Il pubblico è personaggio, un coro e un singolo attorno a una voce, attorno a un compito.
Poema non solo della forza ma anche dell’amore, un amore che richiede il più alto dei tributi: Come Ifigenia viene sacrificata dal padre per poter partire, così Priamo bacia le mani del proprio assassino per riavere il corpo del figlio.
Il testo, inedito, ma che non cela omaggi alla grande poesia, è stato curato per mandare un messaggio che risuoni dritto allo spettatore: Parole al servizio di un veicolo e non di un altare.
Patroclo, Priamo, Ettore: Uomini legati dalle stesse mani sporche di sangue di sembianza divina. La forza vuole prevalere, annientare, ma l’amore guida fino all’estremo sacrificio; Ingenuo, paterno, glorioso, patriottico, coscienzioso.
“Questo spettacolo nasce alla fine del 2016 ed è il primo capitolo della trilogia “Del fallimento o dell’amore perduto”, orientata alla riscoperta dei classici, partendo da un’indagine sulla loro identità originaria, in rapporto ai tempi odierni. Un work in progress itinerante mutevole, adattabile, un filo rosso che continua a snodarsi, domanda e risposta che si incontrano e scontrano” _ annota Gaetano Aiello.
“Il tema centrale è quasi un ossimoro: amore e sacrificio che si fondono. Un inno alla vita, che attraversa la morte e la devastazione. In un mondo dove la forza tende ad opprimere, annientare,
l’amore guida le azioni di questi personaggi, ma in un modo estremo, inviolabile. Fino quasi ad annullarsi della sua stessa natura. Non solo il testo, ma anche il lavoro sulle musiche (edite) giocano un ruolo chiave nello spettacolo che nasce come spettacolo con singolo attore in scena, con ausilio di voice over e interattività colpubblico.”
Lo spettacolo con all’attivo 13 repliche, nelle città di Palermo, Catania e Siracusa, torna finalmente a Roma, al Teatro Porta Portese.