1° gennaio 2025 con un palinsesto di iniziative per festeggiare l’inizio del nuovo anno

La trappola per topi _Escape Room teatralea cura di Matilde D’Accardi e Paolo Minnielli _ Teatro India

 La Principessa Cincillà e la torta di compleannodi Alessandro Portelli _ Teatro Elsa Morante

I giubilei e l’arte, tradizione e libertà a confrontolectio di Claudio Strinati e Tommaso Strinati _ Teatro Torlonia

 Bach in Italia: un viaggio immaginarioconcerto _ Villa Torlonia – Casino nobile

 Dostoevskij. Note invernali su impressioni estivecon Gianni Garrera _ Biblioteca Tullio De Mauro

 Viaggi e miraggicon Sergio Lo Gatto e Ivan Talarico _ Biblioteca Ennio Flaiano

 Le poesie cambieranno le Cittàcon Lorenzo Maragoni _Biblioteca Pier Paolo Pasolini

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura e dal Dipartimento Attività Culturali di Roma Capitale

Il primo gennaio il Teatro di Roma accende i suoi spazi per salutare l’inizio del nuovo anno e regalare al suo pubblico una giornata d’arte in festa con un’escape room teatrale, conferenze, spettacoli e attività per grandi e piccoli spettatori. 


Tommaso-Strinati_ph-Anna-Budkova

Un ampio palinsesto di iniziative gratuite e rivolte a tutte e a tutti – che si inserisce nel programma di festeggiamenti Roma Capodarte promosso dall’Assessorato alla Cultura –con cui iniziare il 2025 all’insegna della cultura, del gioco e della creatività, per un’esperienza magica da vivere sui diversi palcoscenici del Teatro di Roma, da India all’Elsa Morante fino a Torlonia, e con cui animare anche altri luoghi culturali della città, come le tre biblioteche romane Tullio De MauroEnnio Flaiano e Pier Paolo Pasolini

Ivan-Talarico-foto-di-Noemi-Serracini

Il primo evento di inizio anno è programmato al Teatro India (ore 16) con l’Escape Room teatrale La trappola per topi, ad opera di Francesca AstreiMatilde D’AccardiMichele LisiPaolo Minnielli, che trasformeranno lo spazio in un palcoscenico interattivo e misterioso dove si consuma un enigma teatrale e il pubblico verrà invitato a partecipare a un’esperienza immersiva. Gli spettatori, infatti, saranno chiamati a risolvere enigmi, recitare scene e riportare in vita personaggi famosi, rendendoli protagonisti di una narrazione collettiva.

Claudio-Strinati

 Appuntamento rivolto ai piccoli spettatori e alle famiglie al Teatro Elsa Morante (in doppia replica alle ore 16 e ore 18) con La Principessa Cincillà e la torta di compleanno, tratto dalle pagine del libro di Alessandro Portelli, una fiaba animata con butai e sagomeper raccontare esperienze quotidiane, paure, sogni e passioni di generazione in generazione. Lo spettacolo – da un’idea di Sabina de Tommasi, per la regia di Elisabetta Gustini, con Chiara Lombardo – porta in scena il racconto impiegando insieme le tecniche del teatro di figura, della lettura ad alta voce e rivisitando l’antica arte giapponese del kamishibai, una forma di narrazione di carta contraddistinta da un narratore che si spostava da un villaggio all’altro con il suo teatrino/butai.

Lorenzo-Maragoni_ph.Francesca-Paluan

Doppio è l’appuntamento previsto a Villa Torlonia. La mattinata si apre al Casino Nobile (ore 11.30) con Bach in Italia: un viaggio immaginario, un concerto dedicato a Johann Sebastian Bach e al suo rapporto con l’Italia, eseguito dall’ensemble cameristico di EneaBarockOrchestra, formazione specializzata sull’esecuzione del repertorio barocco con strumenti originali, e la partecipazione di un gruppo di archi insieme a un flauto traversiere e a un clavicembalo. Il programma ripercorre alcuni episodi della fascinazione bachiana per la musica italiana, accostandoli alle analoghe suggestioni esercitate sul genio di Eisenach dalla maniera francese.

G.-Garrera_ph-A.-Parrinello_

Nel pomeriggio (ore 18.30) la lectio di Claudio Strinati e Tommaso Strinati prende la scena del Teatro Torlonia con I giubilei e l’arte, tradizione e libertà a confronto: l’incontro con Claudio Strinati, classe 1948, e il figlio Tommaso Strinati, classe 1973 – entrambi storici dell’arte ma con percorsi molto diversi alle spalle – offrirà al pubblico uno sguardo non convenzionale su capolavori universali dell’arte occidentale, in particolare tra quelli realizzati negli anni giubilari che, dal 1300 in poi, hanno fortemente condizionato lo sviluppo delle arti. L’incontro è costruito con un botta e risposta tra padre e figlio, riservando a Claudio i grandi capolavori che hanno marcato la storia dell’arte occidentale e a Tommaso le opere che, realizzate negli stessi anni giubilari, hanno rappresentato uno sguardo alternativo e rivoluzionario. Si inizia con l’anno 1300; Claudio Strinati parlerà delle Storie Francescane di Giotto nella basilica superiore di San Francesco d’Assisi, Tommaso Strinati parlerà invece della Cappella degli Scrovegni, sempre di Giotto, a Padova. Si continua con l’anno 1500, a Claudio Strinati spetterà la Pietà di Michelangelo Buonarroti nella Basilica Vaticana, a Tommaso Strinati l’Autoritratto di Albrecht Dürer a Monaco di Baviera. Il 1600 è la volta della Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo con la serie di Caravaggio, raccontata da Claudio Strinati, e degli affreschi di Annibale Carracci nella volta di Palazzo Farnese, commentati da Tommaso. Il pomeriggio si chiude con il giubileo del 1950 e le opere che lo hanno contraddistinto anche alcuni anni dopo la sua chiusura: a rappresentarlo la Porta della Morte di Giacomo Manzù in San Pietro in Vaticano e uno dei sacchi di Alberto Burri conservati in palazzo Albizzini a Città di Castello.

Il Teatro di Roma si sposta nelle tre biblioteche romane per raccontare come le città, soprattutto le proprie esistenze e relazioni umane, definiscano a loro volta il potere dell’arte, innervandola di conoscenza e orientandola alla produzione di senso, valori e comunità.

Il primo approdo è presso la Biblioteca Tullio De Mauro (ore 17) con Dostoevskij. Note invernali su impressioni estive, un resoconto analitico e spietato con cui il filologo e traduttore Gianni Garrera ripercorre le impressioni di Dostoevskij su alcune città europee, come Parigi e Londra. Lo scrittore non si comporta da turista, ma vaga per le vie più eclatanti e affollate, passa per i quartieri, entra nei negozi, gira per i centri commerciali, ammira le comodità della città, sperimenta le code e le attese delle metropoli occidentali, si muove come un uomo comune della folla, lasciandoci delle annotazioni e delle previsioni fulminanti sulla vita moderna.

Seconda tappa (ore 17) presso la Biblioteca Ennio Flaiano con il critico teatrale Sergio Lo Gatto e il cantautore Ivan Talarico per un viaggio nelle canzoni e poesie di città perfette perché sognate, conViaggi e miraggi. L’unica città possibile è la città sognata. Affabulazione e sintesi poetica in musica dialogano tra narrazione e satira di costume, alla ricerca di una destinazione comune, aprendosi all’incontro con il pubblico.

Terza tappa presso la Biblioteca Pier Paolo Pasolini (alle ore 17) con il poeta e performer che ha portato la Slam Poetry al grande pubblico, Lorenzo Maragoni, impegnato nella performance/conferenza Le poesie cambieranno le Città, in cui racconterà il suo percorso nel mondo del poetry slam, dall’inizio casuale nel 2018 fino alla partecipazione, rappresentando l’Italia, al campionato del mondo di Parigi del 2022.

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