Un viaggio nella superstizione dell’Occidente
Giancarlo Malacarne
Monstrum. La “via oscura” tra storia, superstizioni e immaginario collettivo
Pagine 80, 13 euro, in libreria dal 6 settembre
OLIGO
Un viaggio alla scoperta del mostruoso tra medioevo ed età moderna, dalla contrapposizione di mostrum e prodigium come alterazioni dell’ordine divino, alle prime sistematizzazioni della cultura umanistica erede del mondo classico, che conobbe i ciclopi e gli animali chimerici: grifoni, aquile bicipiti, sirene, basilischi, liocorni. Giancarlo Malacarne, a partire dalla rilettura di Aristotele e sant’Agostino, fino ad arrivare alle suggestioni dei documenti d’archivio, rivela il fascino sinistro e coinvolgente del “mostruoso”, tra paure ataviche ed esoterismo, mostrandolo in modo inedito come segno del sacro e derivazione dalla dalla simbologia dei cosiddetti “riti di passaggio”.
Il “mostruoso”, per il suo fascino sinistro e coinvolgente, proprio per quella curiosità che alberga nell’animo di ognuno, da sempre incatena l’uomo a fosche fantasie, a leggende conturbanti, le più strane immaginabili, a una sorta di transfert inconsapevole, che cattura l’interesse di molti, intimamente soddisfatti di trovare nella diversità un momento di evasione a un’omologazione senza orizzonti, quella dell’angoscioso quotidiano. La storia sappiamo essere costellata di racconti fantastici e di improbabili mostri creati dall’immaginario collettivo: vampiri, lupi mannari, draghi, creature fantastiche, morti viventi sono senza dubbio tra le componenti più significative di questo aberrante ma fascinoso fenomeno che chiama in causa ataviche paure, ancestrali terrori, i quali riassumono nel teratologico componenti di simbolismo e grande spettacolarità.
GIANCARLO MALACARNE, storico e giornalista, è dal 1996 direttore della rivista d’arte, storia e cultura “Civiltà Mantovana”. Ha curato convegni, mostre e numerose pubblicazioni, tra cui ricordiamo almeno la trilogia “Solenni allegrezze” con Le cacce del Principe (1998), Sulla mensa del Principe (2000), Le feste del Principe (2002) e l’opera in cinque tomi I Gonzaga di Mantova (2004-2009). Ha ricevuto il Premio “Orio Vergani” (2004) e il Premio “Mario Soldati” (2020). Per Il Rio ha pubblicato Onore gloria vanità. Il duello nell’Italia del Cinquecento (2017) e Rituali e ricette della tradizione dolciaria mantovana (2019). Per Oligo ha pubblicato Tradizione. Sulla mensa del contadino (2023).