Dopo le Atp Finals a Torino, le città di Milano, Roma, Genova, Parma, Alba, Cuneo, Asti e Canelli hanno scoperto le tre piccole Dop montane del Piemonte, che, tra la fine del 2023 e la primavera-estate del 2024, hanno ottenuto un trionfo mediatico e di critica senza precedenti.

Ad apprezzare – e poi decantare – Roccaverano, Murazzano e Ossolano DOP sono stati giornalisti, foodblogger, content creator e influencer social, videoblogger appassionati di prodotti caseari e amanti dei formaggi,  conquistati dai sapori autentici delle tre DOP montane piemontesi e incantati dalle spiegazioni con cui i maestri assaggiatori ONAF hanno accompagnato le degustazioni.

Pieno successo, quindi, per la prima parte del Grand Tour promozionale, organizzato dalla Associazione Alte Terre, il cui presidenteFabrizio Garbarino, non nasconde la soddisfazione: «Siamo entusiasti di vedere come i nostri formaggi abbiano creato curiosità e ottenuto consensi anche in aree molto distanti da noi. Le nostre sono piccole Dop di montagna – Ossolano tratto da latte vaccino, Murazzano da latte ovino e Roccaverano da latte caprino – caratterizzate da profumi memorabili e da una produzione molto  molto contenuta. Perciò, fino ad ora, sono state conosciute, consumate e apprezzate soprattutto nei loro territori di produzione e nelle aree limitrofe. Durante questo Grand Tour abbiamo riscontrato un notevole interesse da parte degli operatori della comunicazione, dei professional Ho.Re.Ca e dei cittadini, semplicemente e autenticamente  appassionati di formaggi. L’associazione Alte Terre ha raggiunto il suo obiettivo: è lo strumento che ci siamo dati per  far conoscere al grande pubblico questi formaggi di nicchia, dalle produzioni molto piccole e dalla qualità molto elevata. I nostri tre Consorzi, da soli, non sarebbero mai arrivati laddove, insieme, è stato possibile».

Esattamente come il Grand Tour ottocentesco vedeva i nobili scoprire le grandi città d’arte italiane, così, oggi, l’associazione Alte Terre ha esplorato alcuni palcoscenici strategici per promuovere le tre piccole Dop piemontesi e, attraverso esse,  la cultura dei formaggi tradizionali italiani, permettendo a un vasto pubblico di apprezzare non solo la produzione, ma anche i loro territori d’origine.

Mentori e guide di questo viaggio, moderni Virgili di dantesca memoria, sono stati i Maestri Assaggiatori di Onaf, che hanno accompagnato le degustazioni con illustrazioni precise dei descrittori sensoriali, aiutando il pubblico a riconoscere e definire le molte sfumature percepibili con olfatto e gusto all’interno della complessità di un formaggio.

Sopra: Sergio Rossotto, Maestro Assaggiatore Delegazione ONAF di Asti.

Garbarino, presidente del Consorzio del Roccaverano, oltre che di Alte Terre, riconosce all’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi il valore del supporto concesso: «La collaborazione tra i nostri piccoli enti e con ONAF ha generato un importante plus valore comunicativo. Siamo riusciti a raccontare luoghi, animali, persone, culture e sapori delle nostre DOP, generando curiosità ed emozioni».

Concordano Carlo Giordano, presidente del Consorzio del Murazzano, e Gianni Morandi, direttore di quello dell’Ossolano: «Questo tour ci ha ripagato, per soddisfazioni, delle preoccupazioni con cui ci confrontiamo ogni giorno: dal pericolo rappresentato dalle minacce di estinzione delle razze ovi-caprine autoctone, alle difficoltà della distribuzione, dalla fatica fisica della gestione di allevamenti e caseifici alle complessità burocratiche con cui si confrontano le nostre microrealtà imprenditoriali. Siamo felici che questo Grand Tour, iniziato in grande stile durante le Atp Finals, abbia portato i formaggi dell’Associazione Alte Terre su prestigiosi palcoscenici in tutta Italia, permettendo al pubblico e ai referenti dei media di scoprire le caratteristiche uniche e le storie che si celano dietro ciascuno di questi formaggi DOP».

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Forte del successo ottenuto, l’Associazione Alte Terre rilancia, annunciando le prossime iniziative e la presenza a B2Cheese (Bergamo, 25 e 26 settembre), Terra Madre – Salone del Gusto (Torino, 26-30 settembre), alla Douja d’Or (Asti, 6-15 settembre): «Questo Tour rappresenta un esempio di successo di collaborazione tra produttori, istituzioni ed esperti del settore per valorizzare i formaggi di nicchia delle Alte Terre. Tali e tanti sono stati i riconoscimenti che parteciperemo ancora a manifestazioni e iniziative diverse: vogliamo continuare a farci conoscere e così sostenere i piccoli produttori che mantengono vivo questi patrimoni caseari e culinari italiani e rappresentano un fondamentale presidio socio-economico per aree a rischio di spopolamento come le nostre montagne».

Per ulteriori informazioni sul calendario degli eventi e sulle modalità di partecipazione, visitate il nostro sito web www.associazionealteterre.it.


ASSOCIAZIONE ALTE TERRE. L’origine e l’obiettivo

Alte Terre DOP nasce come forma aggregativa tra consorzi di tutela di piccole dimensioni che hanno l’esigenza di “fare rete” tra piccole produzioni di montagna del settore lattiero-caseario a marchio DOP per comunicare quelle che sono le caratteristiche specifiche dei prodotti come qualità, tracciabilità, genuinità, esclusività, la loro eredità culturale e la sostenibilità.

Obiettivo dell’associazione è quello di educare il consumatore ad un gusto più genuino ottenuto senza processi industriali e conservanti. All’interno di Alte Terre DOP ci sono alcune delle più rinomate e peculiari denominazioni facenti parte del settore lattiero caseario: Murazzano DOP, Roccaverano DOP e la recente DOP riconosciuta dell’Ossolano. Oltre alle DOP casearie, Alte Terre ha tra i propri associati l’unica DOP italiana di riso riconosciuta: il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP.

Eccellenze come Murazzano, Roccaverano e Ossolano DOP, esportano proprio i concetti di originalità, unicità e tradizione.

Nasce così la volontà di realizzare una rete in grado di esportare l’unicità dei prodotti del territorio piemontese.

COMMENTA