L’esaltazione occidentale della “presenza”, di una razionalità lucida e di una piena autocoscienza, l’aspirazione a una visione oggettiva, chiara, distinta e incontrovertibile del reale, finiscono per corrodere le stesse basi della razionalità, della consapevolezza e della socialità, per disgregarsi ed essere travolte da radicalismi, tribalismi, conflittualità, perdita di valori collettivi. Le stesse discipline personali di intensificazione dell’attenzione e di mindfulness sono un estremo tentativo di radicamento e ancoraggio a una realtà sempre più instabile, liquida, destrutturata;  è certamente bene che le capacità di focalizzazione e consapevolezza siano educate e migliorate; ma un eccesso di enfasi su tali aspetti rischia di esaltare l’autoreferenzialità e di far perdere il contatto con il mondo.

SILVIO MARESCA (1961), fino al 2021 ceo della Bluserena S.p.A. e amministratore delegato della Carlo Maresca S.p.A., è ora amministratore delle Terme di Torre Canne, e ceo di diverse società operanti nel settore turistico. Nel campo del non profit è fondatore di Etipublica, lavora all’inserimento di migranti e soggetti “vulnerabili” nel mercato del lavoro (AEL – Agenzia Etica per il Lavoro), opera per la valorizzazione e promozione di giovani artisti (con YAG, Young Art Gallery), e partecipa alla fondazione Openpolis. Con Armando Editore ha pubblicato Socialtotalitarismo (2021); Doppiezze dell’Occidente (2022) e La tragedia dei beni privati (2023).

Pagine 340, prezzo 28 euro, in libreria dal 15 aprile Armando Editore

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