Emozionante vedere dieci giovani diplomati all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, confrontarsi con Carlo Goldoni sul palco del teatro India, attualizzandolo. Ed emozionante è anche vedere le espressioni dei loro compagni di corso più piccoli mentre assistono, dalla platea, a ciò che rappresenterà anche il loro futuro, con l’aria di chi sa che tra qualche anno toccherà anche a loro. È un teatro pieno di speranze l’India. E di giovani talenti.
Con la traduzione e l’adattamento dello scrittore veneto Paolo Malaguti che ha cercato di rendere fruibile l’impianto goldoniano rendendo la lingua più vicina a noi, senza alterarla, e con la regia e l’impianto scenico di Piero Maccarinelli, va in scena La casa nova, seconda commedia scritta da Goldoni dopo il suo ritorno da Roma, subito dopo Gli Innamorati.
Davvero tutti talentuosi i giovani attori, anche chi ha avuto ruoli minori è riuscito ad esprimere la propria bravura. Bravissima, e prevediamo per lei un buon futuro da attrice, Mersila Sokoli nei panni di Lucietta. Notevole la partecipazione di Stefano Santospago che interpreta Cristoforo, lo zio ricco che salverà tutti. Molto bravo anche Edoardo De Padova nei panni di Prosdocimo e Toni.
La storia prende spunto da una vicenda personale di Goldoni che aveva di recente cambiato casa e che sentì di mettere in scena le complicazioni di un momento che tutti abbiamo attraversato: il trasloco e la ristrutturazione, il rapporto con l’architetto, i cambi di idea, i suggerimenti non richiesti che arrivano da tutti e che stravolgono il progetto. In scena una giovane coppia di sposi, lui sul lastrico per le spese portate dalla moglie, la sorella di lui in guerra con la cognata che sta portando alla rovina il fratello.
Spiega il regista: “Da molti anni volevo dirigere questo testo goldoniano, mi ci sono avvicinato una prima volta qualche anno fa con un laboratorio al Centro Sperimentale di Cinematografia, con una versione in lingua italiana realizzata da Renato Simoni negli anni 50. Goldini scrisse il testo tra il 1759 e il ’60, al suo ritorno da Roma, per il Teatro di San Luca, subito dopo Gli Innamorati scritta in lingua italiana, in un meraviglioso veneziano. Al ritorno da Roma Goldoni dovette infatti ristrutturare casa e, infatti, gli inciampi della ristrutturazione sono parte vitale dell’ispirazione della commedia. La lingua veneziana di Goldoni rendeva in modo smagliante le differenze sociali dei personaggi, ma oggi quella lingua – parlata ancora da pochissimi a Venezia – è ormai incomprensibile ai più. Simoni aveva tradotto benissimo senza minimamente intaccare la perfetta struttura drammaturgica della commedia in un italiano degli anni 50. Volendola però realizzare oggi ho chiesto a Paolo Malaguti, ottimo scrittore veneto e profondo conoscitore della lingua veneziana-una traduzione contemporanea. Nessuna battuta è stata alterata dal suo senso originale”.
“Mi interessava raccontare – continua il regista – una storia di giovani superficiali all’inseguimento dei nuovi trend, di ambizioni sbagliate di una socialities spesso male interpretata, di inseguimenti di facili obiettivi contrapposti ai valori oggettivi della generazione precedente ma senza moralismi, cercando, sorridendo, di correggere i costumi. I personaggi più popolari o più vecchi ancora usano la lingua madre il dialetto come calata o come inflessione. Sono grato che il Teatro di Roma abbia voluto con questo spettacolo proseguire la felice avventura di Esposizione Universale di Luigi Squarzina coinvolgendo ora come allora giovani attori dell’Accademia Silvio D’Amico – nell’Esposizione c’erano anche attori del CSC affiancati da Stefano Santospago già presente nell’Esposizione con Gigi Diberti.
Sono convinto che deve essere compito dei Teatri Nazionali realizzare spettacoli con giovani attori di Accademia e CSC e sono felice di esserne stato il propulsore”.
Sul palco, con Stefano Santospago, Mersila Sokoli, Iacopo Nestori e gli allievi attori Lorenzo Ciambrelli, Edoardo De Padova, Alessio Del Mastro, Sofia Ferrari, Irene Giancontieri, Andreea Giuglea
Ilaria Martinelli, Gabriele Pizzurro, Gianluca Scaccia. Bravissimi tutti, un grande in bocca al lupo ad ognuno di voi da parte della redazione di www.classtravel.it.