«La nostra casa è in fiamme (…) eppure la politica parla, discute, finge di prendere provvedimenti ma continua a essere ostaggio di quelle lobby che la casa la stanno incendiando. (…) Non c’è più tempo per le parole. Urgono azioni concrete. E, se necessario, azioni dirette.»
Il racconto di un’avventura collettiva e d’avanguardia nelle lotte degli anni Ottanta, Novanta e Duemila, per il pianeta, il clima, l’ambiente e la giustizia sociale. Pagine di azioni e blitz di forte impatto simbolico, “illegali”, di autodifesa. Un manuale utile per le lotte di oggi e delle nuove generazioni per conquistare un futuro che sia vivibile. È ancora possibile salvare il pianeta, ma abbiamo poco tempo e le azioni, dal basso, devono essere sempre più incisive e radicali, per smuovere i gerontocrati e i fossili che stanno in alto e ci governano. Un’avventura nella Politica, quella vera e d’azione, alla conquista delle città e per abbattere muri e confini.
Dalla prefazione: «Il cambiamento climatico, che l’essere umano sta causando con le proprie attività e le proprie mani, distruggendo le fondamenta stesse della sua casa, è l’emergenza. La nostra casa è in fiamme, come urla Greta Thunberg e come predicano tutti gli scienziati, eppure la politica parla, discute, finge di prendere provvedimenti ma continua a essere ostaggio di quelle lobby che la casa la stanno incendiando. E allora l’unica via è quella che indicava un grande intellettuale e maestro dell’ambientalismo italiano: “protest and survive”. La stessa via che indica questo agile libro. Non c’è più tempo per le parole. Urgono azioni concrete. E, se necessario, azioni dirette».
Il libro racconta di azioni a tinte forti, senza timore alcuno e senza guardare in faccia a nessuno, tutte con ampi riscontri mediatici. Le tecniche comunicative, i metodi dei blitz, le occupazioni, l’organizzazione delle manifestazioni, quasi sempre “illegali” e senza preavviso alcuno, sono valide ancor oggi e, probabilmente, anche con maggiori possibilità di successo. Non si tratta di un passaggio di consegne tra vecchi militanti e giovani eco guerrieri, ma di condivisione di lotte (ambientaliste, antirazziste, femministe, per il clima), ieri come oggi, indispensabili e non oltre procrastinabili. Last generation, il nome di uno dei gruppi d’assalto più attivi per la stabilità climatica, significa esattamente che questa è l’ultima generazione che ha la possibilità di far valere le proprie ragioni sulle cariatidi fossili che governano il mondo. Dopo non ci sarà più tempo e l’aumento delle temperature diventerà irrimediabile e repentino, conducendoci all’autodistruzione. Non è più, quindi, il caso di andare per il sottile e giocare di fioretto. Ogni azione mirata a sensibilizzare deve essere condotta con forza, ma anche con efficacia. Nel libro si trovano diversi spunti e anche consigli utili e pratici sulla conduzione dei blitz e delle manifestazioni. Modesta consolazione per le giovani lettrici e lettori, il fatto che i protagonisti del libro non si sono imborghesiti o ritirati nel riflusso («ti sei salvato… o sei entrato in banca pure tu…»), limitandosi a voler dare “consigli utili” ai giovani o tenendo conferenze a pagamento. Chi non è passato a vita spirituale, è ancora attiva e attivo e non rinuncia alle battaglie per un pianeta vivibile e per un mondo più giusto, proseguendo la lotta ai potentati economici che negano a tutti/e noi il futuro (Stefano Apuzzo)
Stefano Apuzzo (Napoli, 1966) vive in provincia di Milano. Già parlamentare e attivista ambientalista, educatore e insegnante, giornalista e scrittore. Ha pubblicato diversi volumi sugli animali, l’ambiente, la cooperazione internazionale e la sicurezza alimentare. È presidente di ProAfrica e portavoce di Gaia Animali & Ambiente. Nella vita politica, con un agguerrito e giovane gruppo di fuoco, ha promosso battaglie libertarie e per i diritti, e ha incrociato numerosi personaggi storici.
Prefazione di Edgar Meyer
Pagine 246 (testo 232 + inserto 1/14 colori), Euro 17,00
In libreria dal 22 febbraio
Mursia