Aosta, 15 gennaio 2024. Questa è una storia di famiglia. Una di quelle che da queste parti conoscono tutti e che fanno parte dell’essere Valdostani. La Fiera di Sant’Orso, oltre ad essere una di quelle date segnate in rosso sui calendari di chi vive d’artigianato nella regione Valle d’Aosta, è un momento di ritrovo per l’intera comunità. E non solo.

L’anno d’inizio della fiera si fa risalire, tradizionalmente, al 1000, il luogo è il sagrato della chiesa del Santo dove, si narra, alcuni secoli prima Orso distribuiva ai poveri, proprio nei giorni della merla, indumenti e sabot per resistere al rigido inverno. Sono passati milleventiquattro anni, ma i sabot ci sono ancora. E gli artigiani del legno che li costruiscono, insieme a quelli della pietra ollare, del ferro, del rame, della ceramica, del vetro, di tessuti, pizzi e di molto altro si ritrovano, a oltre un millennio di distanza, ad invadere pacificamente tutto il centro cittadino per celebrare questo importante momento di festa e condivisione.

Accanto a loro, appassionati, hobbisti e curiosi accorrono per assistere alle nobili lavorazioni fatte di intagli e sculture in legno, ricami finissimi su antichi telai e intrecci di vimini, fatte uscire dai laboratori all’aria frizzante di fine gennaio. A scaldare tutto e tutti c’è l’atmosfera di festa corale, accompagnata da musica e danze, dal vino e dai prodotti del territorio, dalla gioia stessa di essere lì, tutti assieme come sempre da milleventiquattro anni!

La Veillà, la veglia della notte tra il 30 e il 31 gennaio, è un vero e proprio rituale che illumina le strade della città fino all’alba. Calore, voci dialettali che intonano canti solenni o semplicemente scambiano quattro chiacchiere, le mani ruvide e sapienti di mille e più artigiani, la voglia di raccontare e raccontarsi, attraverso il lavoro. Umanità.

La Saint-Ours apre i battenti prima: ecco il programma

Se il cuore della festa è tra martedì 30 e mercoledì 31 gennaio, le attività iniziano, appunto, nel fine settimana precedente.

Sabato 27 gennaio aprirà l’esposizione dell’Atelier des Métiers in piazza Chanoux. Proprio nel salotto della città di Aosta ci sarà modo di visitare questa grande mostra-mercato dedicata ai migliori artigiani locali professionisti e alle loro opere.

Orari: 27 – 29 gennaio dalle 10:00 alle 19:00, 30 e 31 gennaio dalle 8:00 alle 19:00

Sabato 27 gennaio aprirà anche il padiglione enogastronomico di Piazza Plouves, dove degustare e acquistare le specialità del territorio presentate sapientemente dai produttori valdostani. Un vero e proprio menù locale da sfogliare con tutti i sensi

Orari: 27 – 29 gennaio dalle 10:00 alle 19:00, 30 e 31 gennaio dalle 8:00 alle 19:00

Nella sala espositiva della Collegiata dei santi Pietro e Orso inaugura, sempre sabato 27 gennaio, la mostra Creare è Donna – artigianato valdostano al femminile, ideata e curata dal Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione (MAV).

Orari: 27 – 31 gennaio dalle 10:00 alle 17:00

Il concerto di apertura sarà invece lunedì 29 alle ore 21, presso la chiesa dei Santi Pietro e Orso.

Ecco il programma dei giorni 30 e 31 gennaio:

30 gennaio

Piazza Arco d’Augusto ore 8.00 – Inaugurazione della Fiera con la banda municipale
Cittadella dei Giovani dalle 14 alle 18: Veillà di petchou – Il tradizionale appuntamento rivolto ai più piccoli con laboratori di falegnameria didattica, giochi in legno giganti, la merenda e l’allegra Battaglia del fieno.
Chiesa di Sant’Orso ore 18.00 – Messa solenne dedicata agli artigiani
Centro storico di Aosta dalle 19.00 – Tradizionale Veillà

31 gennaio

Piazza Chanoux ore 15.30 – Premiazione della 1024° Fiera di Sant’Orso
Teatro Splendor ore 20.30 – La Saint-Ours eun Mezeucca spettacolo di chiusura della fiera, nell’ambito della Saison Culturelle 2023/2024

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