Sala piena, serata intensa e partecipata quella della Cerimonia di Premiazione della 29a edizione del MedFilm Festival. La manifestazione dedicata alle cinematografie del Mediterraneo, ha portato a Roma 70 film e 60 ospiti, in rappresentanza di 34 paesi, con un focus sul cinema Spagnolo. Museo MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Cinema Savoy, Museo MACRO, Teatro Palladium, Università La Sapienza sono i luoghi che hanno ospitato il programma che prosegue al MAXXI fino al 19 novembre e su Mymovies fino al 26 novembre, per portare ancora più lontano e ad un pubblico ancora più vasto, i film proposti dal festival.
Proiezioni, meeting professionali, masterclass, incontri con giovani autori e maestri del cinema hanno reso questa edizione particolarmente ricca e significativa. Il festival, diretto da Ginella Vocca, è riuscito nell’impresa del dialogo in un tempo di guerra “La Pace è una ricerca costante, dentro di noi, accanto a noi e lontano da noi, oltre gli obiettivi. Strumento per eccellenza per la costruzione della Pace è l’ascolto e la curiosità verso l’altro, dentro di noi, accanto a noi, oltre gli obiettivi. Questo è il MedFilm festival, uno spazio libero e partecipato, dove il singolo e la collettività sono al centro di un processo di conoscenza e scambio, un luogo da cui si esce cambiati, più ricchi, più consapevoli e dunque più felici. Una costruzione che ha accompagnato la mia vita adulta, divenendo a sua volta una vita parallela e possibile, una sorta di fede nel valore della bellezza tradotta in Cinema. Ci affacciamo curiosi alla celebrazione del trentennale, armati, in un duro tempo presente, della forza della creatività, dell’arte, insopprimibile esigenza e motore dell’esistenza umana”.
L’auspicio è di continuare a dare forza e visibilità ai talenti del cinema di quest’area, dagli studenti delle scuole di cinema fino ai grandi autori, in un controcanto capace di offrire una visione del Mediterraneo quale luogo di grande fermento creativo, artistico e industriale, come confermato dal successo dei MedMeeetings, la piattaforma industry del festival che offre ai professionisti italiani ulteriori opportunità di cooperazione nell’ambito del virtuoso circuito internazionale euromediterraneo. Tanti i giovani che hanno affollato le sale e partecipato agli eventi in programma, e a loro va il nostro impegno a fare sempre meglio. Grazie alle istituzioni, nazionali e internazionali, che hanno reso possibile la realizzazione di questa 29° tappa, per un viaggio sempre nuovo lungo le coste culturali del Mediterraneo.
I vincitori della 29ma edizione del MEDFILM Festival
CONCORSO UFFICIALE LUNGOMETRAGGI
La Giuria del Concorso Ufficiale, composta da Anna Ferzetti, Annalisa Camilli, Ilaria Macchia, Esmeralda Calabria e Carla Altieri ha decretato:
PREMIO AMORE E PSICHE per il Miglior Film:
Dancing on the Edge of a Volcano di Cyril Aris (Libano, 2023, 87′)
Un documentario che è come un canto di speranza per un paese che, soffocato dalla tragedia, non può soccombere, ma anzi ha il compito, attraverso l’arte, di rialzarsi sempre. I personaggi, i dialoghi e le scene di questo film promuovono una grande spinta verso il futuro che non lascia indifferenti, ci coinvolge e ci riguarda tutti.
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA:
The Burdened di Amr Gamal (Yemen, 2023, 91’)
Un intenso spaccato della società yemenita raccontato senza toni enfatici, ma con uno stile essenziale e allo stesso tempo emozionante. A partire dalla storia di una famiglia della classe media, istruita e aperta, il film riesce a raccontare la situazione di un paese in guerra, senza esotismi, né stereotipi. Interamente girato ad Aden, ha anche il pregio di dare accesso alla realtà di un paese, altrimenti dimenticato.
PREMIO ESPRESSIONE ARTISTICA:
The Mother of All Lies di Asmae El Moudir (Marocco, 2023, 97’)
Un film che racconta la storia privata della regista attraverso il mescolarsi di un registro realistico e di uno finzionale, che scena dopo scena si combinano l’uno con l’altro in modo innovativo e mai gratuito, avvolgendo lo spettatore in un racconto intimo e profondo.
MENZIONE SPECIALE all’attrice María Vázquez, protagonista di Matria di Álvaro Gago (Spagna, 2023, 99’)
Per aver saputo interpretare con intensità un personaggio magnetico e pieno di vita. Vázquez ha fatto un lavoro approfondito sul corpo che l’ha resa credibile per lo spettatore, riempie lo schermo con la sua presenza e riesce a raccontare la condizione di una donna indipendente e combattiva in un territorio periferico e abbandonato della Spagna.
CONCORSO UFFICIALE CORTOMETRAGGI
La Giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi, composta da 11 studenti delle scuole di cinema di Marocco, Slovenia, Grecia, Francia, Qatar, Tunisia, Spagna, Algeria, Italia e i detenuti in rappresentanza dei quattro istituti di pena coinvolti nel progetto Methexis (Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia, Rebibbia Terza Casa) ha decretato:
Premio METHEXIS per il Miglior Cortometraggio:
La voix des autres (The Voice of Others)di Fatima Kaci (Francia, 2023, 30’)
Per la perfezione con cui ogni più piccola scelta contribuisce a costruire una storia toccante, che non può lasciare indifferenti. Ogni aspetto, la regia, la fotografia e il montaggio sono al servizio di una scrittura elegante e profonda. Ogni elemento si fonde con gli altri in maniera organica: la semplicità di La voix des autres non è un limite ma un obiettivo raggiunto e colpisce per la sua potenza. E infine per l’incredibile interpretazione di Amira Chebli, che dà forma sullo schermo ad un conflitto personale, che è di tutti e forse anche e soprattutto del cinema stesso.
Premio CERVANTES ROMA al cortometraggio più creativo:
Back di Yazan Rabee (Siria, 2023, 7’)
Per l’originalità con cui è trasposto attraverso un montaggio dinamico e per l’unicità del suo linguaggio onirico. La scelta rischiosa di un protagonista senza volto permette ai luoghi di prendere possesso della narrazione, che diventa coraggiosa e universale.
La giuria ha deciso di assegnare tre menzioni:
Menzione speciale a Things Unheard Of diRamazan Kilic (Turchia, 2023, 15’)
Per la tenerezza e la leggerezza con cui viene trattato un argomento così crudo. La narrazione è essenziale, condotta con sapienza e un incredibile gusto visivo.
Menzione speciale a The Key di Rakan Mayasi (Palestina, 2023, 18’)
Per l’originalità con cui un argomento così urgente viene trattato, grazie all’uso del genere, della tensione e dell’elemento surreale.
Menzione speciale a I Promise You Paradise di Morad Mostafa (Egitto, 2023, 25’)
Per la poesia dei suoi silenzi e per l’incredibile capacità tecnica e artistica di comporre le immagini del film.
PREMIO VALENTINA PEDICINI – Miglior opera prima e seconda
La giuria del Premio Valentina Pedicini, composta da Laura Samani, Astrid de Berardinis, Nolwenn Delisle ha decretato:
Miglior Film a The Mother of All Lies di Asmae El Moudir(Marocco, 2023, 97’)
La regista è stata in grado di stimolare un processo di cura attraverso il recupero creativo di una memoria che è al contempo individuale e collettiva e lo ha fatto realizzando un documentario cinematograficamente spettacolare con un talento ed una maturità registica sorprendenti per un’opera prima.
MED MEETINGS – OIM Prize – STADION VIDEO Prize – PITCHING Prize
La Giuria dei MedFilm Works in Progress, composta da Jana Wehbe, Marco Spoletini, Fabrizio Mambro ha decretato:
OIM PRIZE (10.000 euro) a Passing Dreams di RashidMasharawi (Palestina)
PREMIO STADION VIDEO (3.500 euro) a Fidan di Ayçil Yeltan (Turchia)
I professionisti partecipanti ai MedPitching hanno decretato ex aequo:
PREMIO MEDFILM PITCHING (1.000 euro)
Bleach di Kaltrina Krasniqui (Kosovo)
Love-45 di Anas Khalaf (Siria)
PREMIO DIRITTI UMANI AMNESTY INTERNATIONAL
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha assegnato il Premio Diritti Umani Amnesty International della 29esima edizione del MedFilm Festival a Endless Borders di Abbas Amini (Iran, 2023, 111’)
Per lo scarno, mai inutilmente violento eppure potentissimo affresco di un territorio attraversato da abusi e brutalità che si affiancano e, spesso, si sovrappongono. Come sempre, le persone più vulnerabili sono quelle che subiscono le violazioni dei diritti umani e le discriminazioni più insopportabili. Come spesso accade, la speranza è nelle persone che trovano il coraggio di opporsi, di resistere, di mettere in discussione usi e realtà ostili e di lottare per la libertà, anche a rischio della propria vita.
WWF MEDFILM AWARD
La giuria WWF, composta da Luca Ward, Alan Cappelli, Eleonora Mastropietro, ha assegnato il WWF MEDFILM AWARD e il premio di 1.000 euro a Secaderos di Rocio Mesa (Spagna, 2023, 98’)
Per la capacità di raccontare la natura non come luogo o contesto ma come senso di vita, fuggendo alla tentazione dell’idillio bucolico. Per la verità degli attori, lo stile, e la capacità di coniugare realtà e dimensione onirica, sullo sfondo di una situazione di crisi.
PREMI COLLATERALI DEL 29° MEDFILM FESTIVAL
GIURIE UNIVERSITARIE
La Giuria universitaria composta da 40 studenti delle Università di Roma: La Sapienza, Tor Vergata, UNINT-Università degli Studi Internazionali di Roma, UNIMED–Unione delle Università del Mediterraneo, Luiss Business School, John Cabot University, ha così decretato per la Sezione lungometraggi in Concorso:
Premio Miglior Lungometraggio a Dancing on the Edge of a Volcano di Cyril Aris (Libano, 2023, 87′)
Tentare la realtà attraverso la finzione, facendo leva su una regia impeccabile e caratterizzata da un ritmo incalzante. Cyril Aris dimostra come dalla crisi possano nascere un giudizio consapevole e l’analisi sul potere e il senso dell’arte. Immagini sincere, di finzione e d’archivio si intersecano restituendo dignità e speranza al popolo libanese. È la documentazione in tempo reale del lavoro di una troupe cinematografica, che attraverso le loro riprese, come fossero pensieri, ha rivoluzionato il modo di osservare una realtà tragica traendone da essa ispirazione e la necessità costante di una rinascita.
Premio Lungometraggio più creativo a The Mother of All Lies di Asmae El Moudir (Marocco, 2023, 97’)
La regista compie un viaggio dedito all’introspezione storica e personale. Attraverso un’idea registica autentica, l’autrice sperimenta una narrazione consapevole che fa riacquisire materialità alla Storia e affronta senza paura i conflitti generati dall’incessante dialettica tra finzione e realtà, ricercando costantemente il vero.
Per la Sezione cortometraggi in Concorso ha così decretato:
Premio Miglior Cortometraggio a La voix des autres di Fatima Kaci (Francia, 2023, 30’)
Per la necessità di dare voce a chi non ce l’ha preservando la propria umanità.
Premio Cervantes al Cortometraggio più creativo a The Key di Rakan Mayasi (Palestina, 2023, 18’)
Per la capacità di raccontare la questione palestinese attraverso un genere estraneo alle solite narrazioni. Il topos del desiderio di ritorno a casa arriva diretto attraverso la metafora della chiave.
GIURIA PIUCULTURE
La giuria Piuculture composta da Shiva Boroumand, Mihaela Mitrut, Djafarou Zakaria Alidou, Indri Shiroca, Iryna Zarichniuk, Daniela Ionita ha assegnato il Premio Miglior Film a Dancing on the Edge of a Volcano di Cyril Aris (Libano, 2023, 87′)
Un film sui film, che racconta la magia del set e l’essenza di fare cinema. È un’opera che lascia lo spettatore inizialmente spiazzato, disorientato, incapace di distinguere il presente dal passato, la realtà dalla finzione. Solo in un secondo momento la confusione si dissipa o forse diventa irrilevante capire se ci troviamo di fronte ad un documentario o ad un film sul cinema. Quello che vediamo sullo schermo è il racconto delle difficoltà che si presentano nel dietro le quinte di un set e della caparbietà di una troupe che, a dispetto di una situazione ambientale complicatissima, all’indomani dell’esplosione del porto di Beirut, decide comunque di portare a termine il proprio lavoro. Cyril Aris, regista, sceneggiatore e montatore libanese, ci racconta di una città profondamente ferita, di un Paese perennemente sull’orlo del baratro, alle prese con molteplici crisi, che diventano coprotagonisti di una storia sulla dedizione e sull’amore per il cinema, vissuto come una vera vocazione. Uno sguardo originale e interessante, un linguaggio cinematografico incredibile, delle musiche e una fotografia memorabili lo rendono un vero gioiello, all’interno di una selezione di altissima qualità.
RICONOSCIMENTI
PREMIO ALLA CARRIERA 2023 a Ángela Molina
Per la sua versatilità fuori del comune, per le infinite sfumature interpretative di cui è capace, per l’enorme abilità nel passare dal cinema d’autore più raffinato alle grosse produzioni statunitensi, senza mai perdere un briciolo della sua classe e del suo desiderio di esplorare la gamma dei sentimenti umani. Figlia d’arte, icona della transición española, dotata di un’eleganza naturale e della piena padronanza dei ruoli, Ángela Molina è dalla fine degli anni Settanta una delle attrici più versatili ed intense del cinema europeo. Questo premio è un riconoscimento a quarantacinque anni di incredibile carriera cinematografica, senza mai dimostrarli.
PREMIO KOINÈ 2023 a UNICEF
Alla luce della sua azione nei luoghi più difficili del pianeta, come i terribili teatri di guerra, e del suo aiuto ai più piccoli in Italia attraverso progetti come l’Ospedale Amico dei Bambini, il MedFilm Festival è onorato e lieto di conferire all’UNICEF il Premio Koinè 2023, riconoscimento dedicato ogni anno ad una personalità o ad un ente del mondo dell’arte, della cultura, della scienza, dell’associazionismo che si sia distinta, con le proprie azioni e con la propria opera, per l’impegno a mantenere vivo il dialogo tra i popoli, alla ricerca di punti di contatto e linguaggi condivisi.