Dopo i tragici avvenimenti dello scorso 7 ottobre
Fino a qualche settimana fa, l’industria del turismo israeliana era oltremodo fiorente, i siti culturali e religiosi erano pieni di gruppi e turisti individuali e le spiagge brulicavano di famiglie in vacanza che si godevano serenamente il sole di fine estate, mentre il periodo delle festività ebraiche stava volgendo al termine. Le prenotazioni per il periodo autunnale e invernale erano molto numerose e continuavano a crescere, dando un vero senso di ottimismo per l’industria turistica israeliana che si stava avvicinando ai livelli record pre-COVID.
Tutto questo è cambiato in un solo, terribile e terrificante giorno, lo scorso 7 ottobre, data che tutti ricorderemo come il Sabato Nero di Israele quando migliaia terroristi di Hamas hanno brutalmente assassinato circa 1.400 uomini, donne e bambini con una barbarie che ricorda quella dell’ISIS. Più di 200 persone sono inoltre state rapite a Gaza e centinaia sono ancora disperse o non identificate.
Da quel giorno terribile, un po’ di luce e speranza è emersa dall’azione di solidarietà di centinaia di migliaia di volontari civili che si sono riuniti e organizzati, provenendo da tutti i settori della società israeliana, per assistere le famiglie in lutto, traumatizzate e sfollate. Anche l’industria israeliana del turismo si è unita a questo sforzo, senza precedenti, di tutta la nazione: dal Ministero del Turismo di Israele alle numerose associazioni e organizzazioni turistiche.
Il Ministero del Turismo di Israele , in collaborazione con l’Israel Hotels Association e con l’Autorità nazionale per la gestione delle emergenze, si è assunto la responsabilità di assorbire gli sfollati dalle aree sotto attacco missilistico accogliendoli negli hotel e negli ostelli della gioventù nel centro del Paese. Il ministero ha già procurato per gli ospiti decine di migliaia di camere che vengono assegnate alle famiglie dalle autorità locali in base alle loro esigenze. Haim Katz. Ministro del Turismo di Israele, ha caldamente invitato gli albergatori a collaborare facendo ogni sforzo possibile per dare un supporto in questa terribile situazione.
L’Associazione Israeliana dei Tour Operator sta offrendo tour agli sfollati che soggiornano negli hotel, per regalare loro qualche momendo di serenità. Gli sforzi principali dell’associazione saranno mirati al “giorno dopo”, incoraggiando il turismo in entrata nella regione, aiutando a ricostruire le imprese turistiche e adattando il prodotto turistico nel Negev occidentale per i gruppi turistici.
L’Associazione israeliana delle agenzie e dei consulenti di viaggio si è mobilitata immediatamente non appena è venuta a conoscenza degli eventi orribili e tragici del 7 ottobre. Lavorando tutto il giorno, i membri dell’associazione hanno assicurato il ritorno sicuro degli israeliani sui voli di emergenza, aiutato con soluzioni di volo per i riservisti chiamati per arruolarsi, le famiglie delle vittime e tutti i cittadini che volevano tornare in Israele dopo le centinaia cancellazioni dei voli. Inoltre, gli uffici preposti all’organizzazione del turismo interno hanno svolto un ruolo significativo nello sforzo di collocare gli evacuati negli hotel. L’Associazione delle agenzie di viaggio aveva già lo stesso 7 ottobre aperto un centro informazioni entro mezzogiorno, informando gli agenti in tempo reale e tutto il giorno in merito alle cancellazioni di volo, alle modifiche al programma e ai voli di emergenza. L”associazione è in contatto diretto con le compagnie aeree per garantire politiche di cancellazione equa a beneficio dei passeggeri. I membri dell’associazione stanno ora gestendo principalmente questioni relative alle migliaia di cancellazioni e rimborsi ai clienti.
Jerusalem Development Authority .
Il turismo si è unito allo sforzo nazionale organizzando attività per gli sfollati che soggiornano negli hotel di Gerusalemme.
Molti siti di Gerusalemme offrono l’ingresso gratuito agli sfollati, insieme al dipartimento del turismo che offre il trasporto gratuito dagli hotel ai siti.
Il comune di Gerusalemme offre anche visite guidate gratuite per le famiglie di sfollati che soggiornano nella capitale.
Anche Tel Aviv Global si è unita allo sforzo di tutta la nazione attraverso:
- l’apertura di un centro informativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per fornire soluzioni alle famiglie sfollate;
- il fornire informazioni essenziali relative alla città a turisti, visitatori e resident;
- la cooperazione con l’industria turistica locale, l’industria hi-tech e altri soggetti disposti a creare iniziative e programmi a beneficio degli sfollati;
- ingressi e attività gratuiti per le famiglie degli sfollati messi a disposizione da musei e siti turistici della città;
- possibilità di condivisione di storie positive con la comunità internazionale e i media riguardo alle iniziative civili e al sostegno reciproco.
Il coinvolgimento poi della Transport Companies Organization nell’organizzazione e gestione di questo momento di guerra include l’assistenza nell’evacuazione dei residenti dalla periferia di Gaza e da tutte le aree sotto il fuoco e la fornitura di autobus per tour organizzati per gli sfollati.
Il supporto economico d’emergenza del KKL-JNF – Keren Kaymet LeIsael – a favore delle comunità che vivono sotto attacco ammonta a circa 40 milioni di NIS. Queste attività a beneficio della popolazione includono:
- assistenza costante per l’evacuazione in case di accoglienza situate nel centro del Paese;
- prolungamento del soggiorno per le persone già evacuate e realizzazione di attività educative e ricreative;
- acquisto di rifugi temporanei in cemento, attrezzature di sicurezza, generatori e apparecchiature informatiche per le squadre di emergenza locali nelle comunità fino a 7 chilometri dal confine.
Il dipartimento per il volontariato e i bisogni speciali del KKL-JNF ha avviato, inoltre, una serie di attività in appartamenti e case protette per le persone con bisogni speciali che, a causa della guerra, non possono lasciare le loro case: distribuzione, per esempio, di kit esperienziali e giochi da tavolo creati dal KKL-JNF e creazione di momenti di incentivazione al dialogo per infondere speranza in questo momento di grande incertezza. Tutte le attività sono state accuratamente messe a punto per essere in linea con le specifiche esigenze e le abilità elle comunità con bisogni speciali. Si spera che le attività possano essere ampliate oltre a quelle attualmente in essere presso le strutture di Gerusalemme e Kfar Saba.
Autorità Aeroportuale di Israele
L’aeroporto Ben Gurion è in funzione ininterrottamente dallo scoppio della guerra: è aperto per i decolli e gli atterraggi e fornisce servizi a tutte le compagnie aeree – israeliane e internazionali – garantendo al contempo sicurezza e protezione.
- Dallo scoppio della guerra, Israir ha trasportato circa 50.000 passeggeri, ha lanciato voli di salvataggio da varie destinazioni per riportare a casa cittadini israeliani, riservisti e personale di sicurezza bloccati all’estero. Israir ha anche trasportato le famiglie dei rapiti a conferenze all’estero per portare la loro situazione al centro dell’attenzione e ha effettuato voli cargo che hanno trasportato attrezzature particolarmente necessarie per lo sforzo bellico;
- Sui suoi voli giornalieri regolari per Eilat, Israir offre biglietti per gli sfollati a soli 69 NIS;
- Israir continua a volare verso alcune destinazioni come Larnaca, Atene, Baku, Tbilisi, Batumi e Varna, anche alla luce del fatto che le compagnie aeree straniere hanno sospeso i voli per Israele;
- Israir ha sostenuto artisti, comuni e personale medico;
- Il centro di assistenza, con sede a Sderot, opera giorno e notte per rispondere a tutte le richieste;
- Ogni carta d’imbarco riporta la scritta “Am Yisrael Hai” (il popolo di Israele vive).
Associazione delle guide turistiche di Israele
Allo scoppio della guerra, l’Associazione delle guide turistiche di Israele ha immediatamente aperto una situation room per creare collegamenti tra le organizzazioni di volontariato e i membri dell’associazione al fine du dare una risposta alle numerose richieste ricevute dal campo in differenti ambiti:
- civile (attività agricole, trasporti);
- persone avacuate (trasporto, equipaggiamento, cibo, vestiario, alloggio, ecc.);
- forze di sicurezza e di soccorso (equipaggiamento per i riservisti, trasporto, cibo, ecc.).
Le attività hanno compreso anche il trasporto di materiale bellico, attrezzature mediche, donazioni, nonché attività diplomatiche pubbliche in diverse lingue (montaggio e distribuzione di video).
L’Autorità israeliana per la natura e i parchi sta aiutando lo sforzo bellico in vari modi:
- Offrire visite gratuite per gli sfollati che soggiornano nell’area del Mar Morto alle riserve naturali e a siti come Ein Bokek, Ein Gedi e Masada. Queste visite, organizzate in collaborazione con il Ministero del Turismo, il Ministero del Negev, della Galilea e della Resilienza nazionale e il movimento Or, includono servizi di trasporto, presenza di guide, ristoro, tutela della sicurezza e ingresso gratuito ai siti. Sono previsti altri tour nella regione e in tutto il Paese. (Foto dei tour, per gentile concessione dell’Autorità israeliana per la natura e i parchi, qui sotto);
- Salvataggio di animali selvatici protetti dalle comunità vicine alla Striscia di Gaza;
- Trasferimento di decine di rapaci da un centro di riproduzione nel sud ad aree meglio protette come gli zoo.
- Garanzia della sicurezza degli animali selvatici con i ranger nelle aree dedicate alla tutela e alla conservazione della natura.
- Offrire educazione ambientale online ai bambini le cui scuole elementari sono chiuse per motivi di sicurezza.
- Circa la metà dei siti INPA rimane aperta, con ingresso gratuito per gli sfollati.
- Attività gratuite con l’équipe educativa per i bambini evacuati nella regione di Eilat a Hai Bar Yotveta (è previsto l’ampliamento di queste attività ad altre aree).
- Trasferimento di materassi e attrezzature all’IDF da campeggi non più in funzione (ad esempio Hurshat Tal).
Il sito web dell’INPA, che ha cambiato i colori del suo logo con la bandiera nazionale, offre un’ampia gamma di attività e contenuti per i bambini e le famiglie che non possono uscire di casa.
L’industria del turismo continuerà a dare il suo contributo aiutando i cittadini e i soldati ogni volta che sarà possibile e necessario. Il momento attuale è senza alcun dubbio difficile e molto impegnativo, in generale, per il popolo di Israele e per l’industria del turismo in particolare. Il nostro spirito è forte, siamo uniti nella volontà di sconfiggere un nemico crudele e preghiamo per tempi migliori.
Vi ringraziamo per la vostra comprensione e il vostro sostegno e ci auguriamo di poter lavorare ancora insieme nel prossimo futuro.