Basta un weekend per innamorarsi di Danzica e qualche giorno in più per immergersi nella cultura polacca visitando la Pomerania, regione ricca di storia e tradizione ma anche impreziosita da spiagge sabbiose e una natura esuberante.

Il momento migliore per recarsi a Danzica è sicuramente in occasione del leggendario festival della città o, in polacco, Jarmark Dominikanski. Questo festival venne istituito nel 1260 da Papa Alessandro IV ed è ancora oggi una delle tradizioni più longeve della località polacca.

Per tre settimane, dal 22 luglio al 13 agosto 2023, Danzica si trasforma in un palcoscenico animato da musicisti, mimi e figure colorate e dove circhi itineranti, concerti, fuochi d’artificio e un grande mercato d’antiquariato hanno luogo. Numerose attrazioni e attività, ma anche cibo di strada e i piatti tradizionali della cultura polacca, tra cui dolci, formaggi, salsicce e molte altre specialità regionali.

Conosciuta anche come Gdańsk in polacco, è la vera perla del nord della Polonia, situata sulle sponde del Mar Baltico; Danzica è una città affascinante e accogliente, orgogliosa del suo passato ma allo stesso tempo moderna. Ad ogni passo si respira la libertà, quella libertà segnata da secoli di traffici marittimi, quindi dal ruolo cruciale che ebbe durante la Seconda Guerra Mondiale e dalla nascita del movimento sindacale Solidarność.

Dinamica e raffinata, ciò che attrae di questa città polacca affacciata sul Mar Baltico è il suo patrimonio storico-culturale e la bellezza architettonica degli edifici. Passeggiando per il centro storico, caratterizzato da strade lastricate in pietra e ricco di splendidi palazzi d’epoca, salta subito all’occhio la piazza del mercato che si sviluppa lungo due larghi corsi-piazze principali, via Długa e via Długi Targ (letteralmente “mercato lungo”). Da qui ha inizio il Tratto Reale, che costeggia il fiume Motlawa, racchiuso da ambo i lati da due imponenti porte – Porta d’Oro e Porta Verde. Percorrendolo troverete la seicentesca fontana di Nettuno e la Corte di Artù, sede un tempo dei principali eventi della vita cittadina, la cosiddetta “colonna meteorologica”, dotata di barometro e termometro, posizionata nei pressi della casa natale di Daniel Fahrenheit e la Zuraw, caratteristica gru in legno, la più grande gru portuale dell’Europa del Medioevo, costruita nel 1444. Via Mariacka vi condurrà alla Basilica di Santa Maria, la più grande chiesa in mattoni di Polonia (la terza del Nord Europa) con una torre alta 80 metri che offre uno spettacolare panorama dell’intera città.

Danzica è conosciuta anche per gli oggetti di ambra; non vi sarà difficile scorgere i negozietti dove poterli acquistare, ma se volete vederne la collezione più impressionante (oltre mille pezzi) dovete visitare il Museo dell’Ambra posto oggi nel Grande Mulino (è il più grande mulino dell’Europa medievale, eretto dai Cavalieri Teutonici intorno al 1350).

Per un salto nel passato, non perdetevi il Centro Europeo di Solidarietà (Europejskie Centrum Solidarności), un museo interattivo dedicato alla storia del sindacato polacco Solidarność situato all’interno di un edificio la cui costruzione recente assomiglia allo scafo di una nave e il museo dedicato alla Seconda Guerra Mondiale, la cui esposizione principale si sviluppa su un’area di 5mila metri quadrati (rendendola una delle mostre storiche più grandi al mondo).

Tripla Città: Danzica, Gdynia e Sopot

La visita non è completa senza una puntata a Sopot e Gdynia che, con Danzica, formano un unico agglomerato urbano (Trójmiasto, Tripla Città), facilmente raggiungibili in bicicletta percorrendo la pista ciclabile lungomare.

Con il molo in legno più lungo d’Europa, Sopot è un piccolo centro balneare, da visitare a piedi percorrendo la pittoresca strada Monciak (come viene chiamata dai suoi abitanti) fino a raggiungere – al civico 53 – una casetta storta costruita nel 2004, un particolare esempio di architettura contemporanea e uno dei posti più fotografati di Sopot.

Gdynia, invece, è la cittadina più giovane, fondata negli anni Venti del XX secolo, nota per il suo caratteristico lungomare, dove sono ormeggiate navi monumentali cariche di storia, tra cui il cacciatorpediniere degli anni trenta “Błyskawica” (il più antico nel suo genere ancora conservato) ed il famoso veliero “Dar Pomorza”, cui si aggiungono i cimeli della flotta polacca esposti del Museo della Marina Militare. Non perdetevi però una visita al Museo Oceanografico con l’Acquario di Gdynia, dove sono esposti enormi acquari, vetrine e diorami, la fauna e la flora dei mari e degli oceani del mondo.

Un tuffo nella storia, alla scoperta della Regione Pomerania

Se potete prolungare di qualche giorno il vostro viaggio, unite la visita della Regione Pomerania, una delle più interessanti della Polonia da un punto di vista naturalistico, per le sue bellissime spiagge sabbiose, i laghi e i fiumi, meta perfetta per gli amanti degli sport acquatici ma anche da chi ama il suo ricco patrimonio storico-culturale, dove castelli, corti e palazzi antichi raccontano di un passato di padroni e sovrani di quello che fu un tempo il Ducato di Pomerania.

Di particolare interesse il castello medievale di Malbork, il più grande del mondo costruito in mattoni, edificato nei secoli XIII-XV dall’Ordine teutonico (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), raggiungibile da Danzica in un’ora di macchina o in mezz’ora con treno diretto ad alta velocità.

La regione dei laghi della Casciubia, abitata dalla minoranza casciuba appunto – fedelissimi alla loro cultura e al loro dialetto – è costellata da boschi verdi, terre brune, laghi e fiumi blu ed è qui che si trova Szymbark, villaggio situato nel cuore del Parco Paesaggistico della Casciubia dove potrete conoscere la storia, la cultura e la lingua casciubiana, e Wesiory, un antico insediamento della Pomerania dove si trova una sorta di Stonehenge polacco, formato da 4 cerchi di pietre (con diametro dai 10 ai 30 metri) e 20 tumuli (ndr. prima della Seconda Guerra Mondiale si potevano ammirare ben 11 cerchi e oltre 30 tumuli in questa zona, ma di essi non c’è più traccia).

Da inserire nel programma di viaggio anche una sosta al Parco Nazionale Slowinski (Riserva della Biosfera UNESCO), conosciuto per le dune mobili (la più alta è di 40 metri) che si estendono su di una superficie di alcuni chilometri quadrati, un vero e proprio spettacolo della natura, che si forma, si trasforma e si modella con il vento.

COMMENTA