Con l’arrivo dell’estate vi proponiamo una destinazione comoda da raggiungere, soprattutto per chi abita al nord ed è alla ricerca di sole e mare: l’antica Caorle, da anni Bandiera Blu, riconoscimento internazionale che testimonia, oltre alla qualità delle acque, l’impegno e l’attenzione alla sostenibilità ambientale da parte dei suoi cittadini. Caorle ha ben diciotto chilometri di spiagge dorate che scendono dolcemente verso il mare, tra quelle che si dipanano dal centro – la spiaggia di Levante e la spiaggia di Ponente – separate da una millenaria diga, e le altre che si trovano a Porto Santa Margherita, al Lido Altanea, alla Duna Verde ed a Brussa. Ma quel che affascina, oltre alla natura, è la storia della città.
Caorle è infatti una città molto antica: per ricostruirne la storia dobbiamo risalire al V secolo d.C. quando la disgregazione dell’impero romano e le invasioni barbariche costrinsero le popolazioni dell’entroterra a rifugiarsi nelle isole lagunari, difficilmente accessibili. Nel 568, quando i Longobardi occuparono l’Italia, i profughi si stabilirono definitivamente in queste aree. Nei secoli successivi le sorti di Caorle rimasero legate a quelle di Venezia e della sua gloriosa Repubblica Serenissima. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso, grazie all’afflusso turistico, la città iniziò la sua trasformazione da antico borgo di pescatori a moderna località balneare e turistica che registra oggi oltre 4 milioni e mezzo di presenze annue.
A circa un miglio e mezzo dalla costa, all’altezza di Porto Falconera, si trovano le “tegnùe”: rilievi rocciosi
sommersi che si elevano dal fondale sabbioso e costituiscono oasi di biodiversità molto importanti per la
riproduzione di varie specie ittiche. L’Oasi Marina è zona di tutela biologica protetta. A proposito di ambiente, tutta la laguna di Caorle, una delle più grandi dell’Alto Adriatico, è un’area naturalistica protetta, Sito di Interesse Comunitario. Qua i pescatori abitavano con le proprie famiglie nei casoni, tipiche costruzioni in legno e canna palustre. Un paesaggio amato da Ernest Hemingway, s Nobel nel 1954 e amico del barone Franchetti che possedeva una casa di caccia proprio qui. Le giornate trascorse a caccia in laguna hanno ispirato alcune pagine del romanzo di Hemingway “Di là dal fiume e tra gli alberi” (1950), in cui lo scrittore ci regala la miglior descrizione della laguna di Caorle in inverno.
Caorle è una fra le mete turistiche più ambite dell’Alto Adriatico, ricca di strutture ricettive in grado di soddisfare ogni vostra esigenza: alberghi, appartamenti, campeggi, centri vacanze, affittacamere, bed & breakfast, agriturismi, case per ferie ed anche un ostello. Tra tutte le spiagge noi amiamo molto Brussa, in particolare: qui trovate la spiaggia naturale che parte dell’oasi di Vallevecchia, rifugio perfetto per gli amanti della natura, della pace e della tranquillità: è un’area litoranea di bonifica, situata tra Caorle e Bibione. Sito di notevole interesse ecologico, è da anni al centro di un importante intervento di riqualificazione ambientale
Se andate a Porto Santa Margherita – nato negli anni Sessanta come importante polo nautico – oltre alla darsena, con i suoi oltre 500 posti barca e tutti i servizi connessi, esplorate il mercato settimanale, la zona pedonale e gli stabilimenti balneari efficienti. Dopo Porto Santa Margherita e fino al campo da golf “Pra’ delle Torri” trovate invece una località turistica di nuova concezione: Lido Altanea. Si tratta di un vero e proprio villaggio ideale per il turismo, immerso nel verde, con appartamenti di varie dimensioni inseriti in residence, villaggi dotati di grandi piscine e ampi giardini, due hotel a 4 stelle e un camping. Superato Lido Altanea, arrivate a Duna Verde, sorta tra gli anni ‘60-’70, dove potete godervi le antiche dune e la pineta litoranea, preservate e tutelate da costanti interventi dell’Azienda Regionale delle Foreste. A Duna Verde sono stati realizzati vari residence dotati di piscine e immersi nel verde, un campeggio, un hotel frontemare a 3 stelle e due rinomati villaggi turistici di valore internazionale.
Il cuore di Caorle era e rimane il centro storico: antico borgo peschereccio, con le sue case dai brillanti colori tipici della tradizione veneziana, che un tempo si affacciavano su antichi rii, ora interrati. Caorle, infatti, è definita “La Venezia in miniatura”. E l’appellativo non può essere più appropriato dal momento che la presenza di calli grandi e piccole, di campielli e di case pittoresche non possono che ricondurre la memoria alle forme della città lagunare.
Il Duomo, risalente al 1038, è dedicato a Santo Stefano Protomartire. È l’edificio più antico e importante della città e sorge in piazza Vescovado. L’abside alla fine della navata sinistra custodisce, alla base del tabernacolo, uno dei reperti romani più significativi: un’ara funeraria appartenuta alla famiglia dei Licovi, databile intorno al I sec. d. C. Di fronte al Duomo, si eleva sul mare, come una sorta di faro, lo splendido campanile cilindrico dell’ XI secolo. La torre richiama i modelli ravennati di tradizione bizantina con elementi romanici, raggiunge i 48 metri di altezza e si distingue per una lieve pendenza verso est. L’interno è stato recentemente ristrutturato e delle scale di legno consentono ai visitatori di raggiungere la cima della torre millenaria per ammirare il panorama.
La chiesa della Madonna dell’Angelo si trova alla fine della scogliera, all’inizio della spiaggia di Levante. Il Santuario è da sempre molto caro ai caorlotti, che lì venerano la Vergine Maria protettrice dei pescatori. Le origini dell’edificio religioso, probabilmente il più antico di Caorle, risalgono al VI o VII secolo: si trattava di una chiesa a tre navate in legno dedicata a S. Michele Arcangelo. La tradizione racconta che alcuni pescatori, mentre si trovavano in mare sulle loro barche, notarono una statua lignea della Madonna con il bambino in grembo galleggiare su un piedistallo di marmo; la sacra immagine venne portata a riva e collocata all’interno della chiesetta sul mare, che da quel momento si chiamò Chiesa della Madonna dell’Angelo. L’edificio, nella sua forma attuale, risale al 1751, quando il vescovo Francesco Trevisan
Suarez decise di demolire la vecchia chiesa e di ricostruirne una nuova ad un’unica navata con un bel portico in stile palladiano.
L’ex Azienda Agricola Chiggiato, in via Strada Nuova, ospita il Museo Nazionale di Archeologia del Mare, con uno spazio espositivo di reperti che raccontano la storia di Caorle, del mare e delle rotte commerciali dall’antichità all’età moderna. Se da piazza Vescovado ci si dirige verso la scalinata si può accedere alla diga, definita una delle più belle passeggiate dell’Alto Adriatico. Attualmente il suo strato più antico è ricoperto da pesanti massi di trachite dai quali è stato ricavato un museo a cielo aperto: ScoglieraViva. Si possono ammirare, infatti, vere e proprie opere d’arte scolpite, negli anni, da artisti nazionali ed internazionali. L’occasione per vedere gli artisti all’opera è rappresentata dalla manifestazione istituita nel 1993 e poi proseguita negli anni, con cadenza prima annuale e poi biennale.
Cosa magiare a Caorle? Ovviamente il pesce: la flotta peschereccia vanta, infatti, circa un centinaio di imbarcazioni. Il pesce viene scaricato al Mercato Ittico Comunale situato in Riva delle Caorline, adiacente al porto, per essere poi venduto con un secolare sistema tutto caorlotto: l’asta “ad orecchio”.
Fra i piatti più caratteristici troverete i moscardini, i canestrelli e le vongole biologiche. Gustateli nei ristoranti di Caorle oppure a casa: potete comprare il pescato freschissimo, dalle 8.30 alle 11.30, al Mercato Ittico Comunale in Riva delle Caorline, dove va in scena lo spettacolo dell’asta “ad orecchio” con cui i pescatori appena rientrati, tra le 15.30 e le 16.00, lo vendono all’ingrosso secondo un’antica e particolarissima tradizione…
Per gli amanti dell’arte, dall’11 giugno trovate in mostra oltre 60 opere di Andy Warhol: curato da Matteo Vanzan “Andy Warhol: the age of freedom” presso il Centro Culturale A. Bafile fino al 3 settembre 2023 – si sviluppa su un percorso espositivo che include anche lavori di Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Joe Tilson, Robert Indiana, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Tano Festa, Franco Angeli e molti altri. Importante anche la colonna sonora scelta, dedicata ai grandi maestri del rock degli anni Sessanta: Beatles, Rolling Stones, The Who, Janis Joplin, Jimi Hendrix e molti altri ancora. “Andy Warhol” – racconta il curatore della mostra Matteo Vanzan – “fu l’artista determinante nella rinascita artistica della seconda metà del Novecento: cambiò il concetto stesso di arte sovvertendo l’estetica di un’intera generazione. Attraverso l’esposizione, tra le altre, delle celebri opere dedicate a Marilyn Monroe, Mao Zedong, Flowers, Dollari, Campbell’s Soup e Interviews racconteremo la storia intensa di un mondo fatto di comunicazione e genialità, business e consumismo nel ruolo centrale di una Factory divenuta punto catalizzatore dell’establishment artistico americano. Warhol, infatti, non rappresenta solamente la superstar del mondo dell’arte e del mercato che tutti conosciamo, ma è l’immagine di un uomo dal volto sensibile e timido che si è trasformato in uno sperimentatore dalle esplosive capacità comunicative.”
“La Città di Caorle ha da sempre una forte vocazione culturale, riconosciuta lo scorso anno dalla Regione Veneto con il titolo di “Città Veneta della Cultura 2022” – commenta il Sindaco di Caorle, Marco Sarto – la ricca proposta in ambito culturale di Caorle non si lega solo al nostro antico passato ben testimoniato dalle tradizioni, dal Museo Nazionale di Archeologia del Mare e dai monumenti che impreziosiscono il nostro centro storico, ma si è aperta alla contemporaneità. Dapprima lo ha fatto con la Street Art che è stata protagonista al Caorle Sea Festival e al CaorlEducAzione Festival e tra pochi giorni lo sarà con la mostra “Andy Warhol: The Age of Freedom” che ci apprestiamo ad inaugurare. Siamo orgogliosi di poter ospitare un’esposizione così prestigiosa, con opere originali di questo grande artista e di altri grandi nomi dell’arte contemporanea”.
“Innanzitutto voglio ringraziare MV Arte per aver curato l’organizzazione di una mostra così prestigiosa, la Consigliera Comunale delegata alla cultura Elisa Canta per l’indispensabile lavoro svolto e gli Uffici Comunali per l’impegno profuso per assicurare che tutto sia pronto in vista dell’inaugurazione – dichiara il Vicesindaco ed Assessore alla Cultura, Luca Antelmo – Caorle si dimostra ancora una volta una Città dove arte e cultura vengono valorizzate sia al fine di arricchire la nostra comunità che in chiave turistica: il nostro borgo ben si presta, infatti, ad accogliere turisti che, anche in vacanza, non rinunciano ad allargare i propri orizzonti. Siamo convinti che l’arte contemporanea, per Caorle, sia un grande valore aggiunto che porta una ventata di freschezza rispetto all’immagine tradizionale alla quale la nostra Città è legata. Non vediamo l’ora di accogliere i visitatori al Polo Culturale “Bafile”, location che si è dimostrata adatta ad ospitare grandi mostre ed eventi culturali”.