È in programma a Roma presso Scena (Via degli Orti d’Alibert, 1) il 20, 21, 27 e 28 aprile e il 4 e 5 maggio con la cerimonia di premiazione l’8 maggio 2022, al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, la dodicesima edizione de Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale, evento di corti e lungometraggi, capaci di trattare i grandi temi della salute mentale con uno sguardo coraggioso, rispettoso e attento. La manifestazione si rivolge sia a un pubblico indifferenziato di appassionati, sia agli addetti ai lavori, il cui impegno negli ultimi due anni, a causa dei drammatici eventi che ci hanno travolto è stato particolarmente intenso e impegnativo.
Organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 1 e da ROMA CAPITALE in collaborazione con il MAXXI e con Scena, lo spazio cinema della Regione Lazio, Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale, seleziona corti e lungometraggi sul tema, un cinema che apre la mente e che, nelle intenzioni degli organizzatori, sappia affrontare il mondo della salute mentale nei modi e generi più svariati.
“Non è facile – sottolineano gli organizzatori – parlare di sofferenza, di malattia, di famiglie che perdono la speranza e che non sanno come affrontare disagi psichici che sembrano travolgerle. Non è facile guardare al mondo della salute mentale, ai servizi pubblici, agli operatori che cercano di rispondere ad una domanda sempre crescente con risorse insufficienti e poche certezze scientifiche. Il cinema punta la macchina da presa senza timore e sembra capace, da sempre, di restituire a queste difficoltà un senso, un tratto di umanità, una visione più lontana e complessa della realtà stessa”.
Il programma del festival – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – è scaricabile dal sito ufficiale www.lospiragliofilmfestival.org
Cinque i lungometraggi in concorso, tra documentari e di finzione. ‘Inedita‘, documentario di Katia Bernardi, è un ritratto intimo e scanzonato di Susanna Tamaro, una delle scrittrici italiane più lette di tutti i tempi, autrice di ‘Va’ dove ti porta il cuore’. Una donna di successo ma lontana dai riflettori, con trent’anni di carriera segnati da una sindrome invisibile che non le era stata diagnosticata fino a pochi anni fa: la sindrome di Asperger. Da un documentario nasce invece ‘Crazy for football – Matti per il calcio‘ di Volfango De Biasi, la storia dello psichiatra, interpretato da Sergio Castellitto, che organizza il primo mondiale di calcio a cinque per squadre formate da pazienti psichiatrici. Altro documentario, firmato da Marco Bellocchio, ‘Marx può aspettare‘, che scava nel proprio privato a partire dal suicidio del gemello Camillo, scomparso nel 1968. Quasi cinquanta anni dopo, fratelli, nipoti, la sorella della fidanzata del tempo, uno psichiatra e un sacerdote si interrogano su quella morte, ricostruendo i tasselli del passato. Altro documentario che parte da un vissuto famigliare è ‘The Rossellinis‘ diretto da Alessandro Rossellini, primo nipote del grande regista, con alle spalle una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Esordisce a 55 anni affrontando con ironia la saga dei Rossellini e obbligando i parenti a un’impossibile terapia familiare davanti alla macchina da presa. Il giovane regista Ciro De Caro, già autore del cult Spaghetti Story, firma ‘Giulia – Una Selvaggia Voglia Di Libertà‘, la storia di una ragazza costantemente divisa tra il bisogno di sentirsi a casa e una selvaggia e sacrosanta voglia di libertà. Si ritrova in mezzo a una strada e inizia a cercare un rifugio e un posto nel mondo, tra un illusorio desiderio di maternità e qualche espediente per sbarcare il lunario.
Venti i cortometraggi in concorso, provenienti da Italia, ma anche Francia, Spagna, Belgio, Regno Unito e Iran, che affrontano vari temi, con stili disparati, dai racconti di vita quotidiana durante il lockdown in Gesù in ferie di Michele Bia al tema dell’anoressia in Tutù di Lorenzo Tiberia, dalle pressioni psicologiche che subisce una ginnasta undicenne in Stephanie di Leonardo van Dijl allo stato di salute dei migranti in arrivo in Spagna in Frontiera S – Salute e immigrazione nel Sud D’Europa di Alba Villén, Ignacio Marín.
La Giuria 2022 è composta dal regista e sceneggiatore Enzo Monteleone, dal regista e critico cinematografico Francesco Falaschi, dal pediatra e musicista Andrea Satta, dallo psichiatra Fabrizio Starace direttore DSM – DP di Modena e da Elisa Monacelli, già funzionaria del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale.
Numerosi e variegati gli eventi collaterali alle proiezioni del festival. Oltre all’incontro cinematografico con Lele Vannoli, dal titolo Attore caratterista cinematografico problematico neorealista patologico raccordabile…, per la sezione Spiraglio Libri, sono previste le presentazioni di Tutti gli uomini che non sono: Storia vera di una falsa identità, alla presenza dell’attore e autore Paolo Calabresi, ma anche l’incontro con il vincitore del premio Strega emergenti Daniele Mencarelli, autore di La casa degli sguardi; Tutto chiede salvezza e il recente Sempre tornare. La sezione Spiraglio Scuola presenta Lo sguardo dei ragazzi sulla pandemia, in collaborazione con il Pensiero Scientifico Editore e il Liceo Aristofane. Per Spiraglio Salute Mentale è in programma un evento in collaborazione con il Museo Laboratorio della Mente della ASL Roma 1 dove sarà presentato fuori concorso il docufilm The Archivist di Federico Maria Baldacci.
Il Teatro sarà presente con NOI. Storie di delfini e altri animali sociali di Mauro Santopietro, realizzato grazie all’UOSD DCA ASL ROMA 1 e all’Associazione Riscatti. La Musica sarà sviluppata dal vivo con l’evento, tratto dal progetto Mamme Narranti, Come ti addormentavi da piccolo? Vieni a raccontarcelo a Lo Spiraglio, con la performance di Andrea Satta (voce) e Angelo Pelini (piano) dei Tétes de Bois e Fabio Magnasciutti ai disegni in diretta. Lo Spiraglio presenta anche l’incontro con MAT Modena sul Festival della salute mentale di comunità e il consueto gruppo multifamiliare cittadino aperto, in collaborazione con il Laboratorio Italiano di Psicoanalisi Multifamiliare.
Una Giuria composta da addetti ai lavori (cinema, salute mentale, cultura) assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio. Durante la cerimonia finale dell’8 maggio sarà inoltre assegnato a un lungo o cortometraggio scelto tra i film finalisti, il Premio SAMIFO di 1.000 euro. Una giuria dedicata, formata da 3 esperti (salute mentale, migrazioni, cultura) selezionerà il film che meglio saprà ritrarre/esprimere/raffigurare aspetti legati alla transculturalità e alla vulnerabilità migratoria.
Il festival, come ogni anno, inoltre, assegnerà, durante la serata finale, il Premio Lo Spiraglio Fondazione Roma Solidale Onlus a un personaggio del cinema che abbia mostrato particolare sensibilità nell’affrontare il tema della salute mentale. Il premio di quest’anno sarà consegnato all’attore Elio Germano. Nel corso di una carriera, ormai più che ventennale, l’attore ha spesso dato volto e anima a personaggi inquieti, disagiati, segnati da turbe psichiche, facendo emergere una condizione esistenziale più diffusa di quanto non si creda. Con una sensibilità particolare, rispettosa degli aspetti anche meno edificanti dei personaggi interpretati, Germano ha offerto delle performance riuscendo per così dire a penetrare fino nella mente e nei pensieri più intimi dei ruoli che gli sono stati affidati, come, per citare due esempi recenti, dimostrano i personaggi interpretati per i gemelli D’Innocenzo in ‘Favolacce’ e ‘America Latina’. Nel corso della serata conclusiva de Lo Spiraglio, Elio Germano sarà protagonista di un incontro pubblico per ripercorrere le tappe fondamentali della sua attività artistica.
Nelle edizioni passate sono stati premiati Claudio Santamaria, Saverio Costanzo, Fabrizio Bentivoglio, Anna Foglietta, Paolo Virzì, Sergio Rubini, Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.