Pubblicato da Zanichelli nel 1927 e mai più ristampato, torna finalmente in libreria il volume di Gino Damerini, figura tra le più influenti nella vita culturale veneziana della prima metà del Novecento.

Un viaggio nel verde e nelle gemme artistiche della laguna: è questo il sottotitolo del libro, una lettera accorata di un «amante fedele» (come allo stesso autore piaceva definirsi nei confronti della sua città) nel quale botanica, arte, storia e architettura si uniscono per restituire al lettore spazi incantevoli che, come «pietre rare incastonate in grandi disegni di oreficeria», avevano arricchito la città fino al Settecento e che ora appaiono trascurati e dimenticati.

Un libro che, a distanza di cento anni dalla prima pubblicazione, appare in tutta la sua attualità. Ieri come oggi nostro compito è preservare le bellezze della città, sempre più spesso celate e dimenticate. Attraverso una cartina esaustiva di Venezia, posta a inizio volume, il lettore potrà così visitare e raggiungere i meravigliosi giardini, l’architettura di palazzi antichi, la pittura e gli splendidi canali che hanno resistito all’urbanizzazione intensiva di inizio Novecento.

L’autore

Gino Damerini nacque a Venezia nel 1881. Intraprese da giovanissimo la strada del giornalismo, entrando nel «Giornale di Venezia», che poi fu assorbito dall’illustre «La Gazzetta di Venezia». Damerini divenne quindi un redattore di questo giornale e ne fu il direttore per quasi vent’anni, lavorando incessantemente fino alla scomparsa del quotidiano.

Ormai ottantenne, assunse la responsabilità della critica teatrale del giornale «Il Gazzettino», seguendo attivamente gli spettacoli e scrivendo articoli con l’entusiasmo di un giovane. Autore di decine di libri, ricordiamo in particolare Casanova a Venezia dopo il primo esilioAmor di Venezia, Pittori Veneziani del Settecento e D’Annunzio e Venezia. Si spense per un malore improvviso nel 1967.

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