Dal Lazzaretto Nuovo di Venezia lì dove nacque la Quarantena il luogo della rinascenza!

Vienna Cammarota, guida ambientale escursionistica, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia nel Mondo): “E’ luogo della rinascenza perché è al Lazzaretto Nuovo che è possibile ammirare un patrimonio ambientale unico, laboratorio anche sul fronte dei cambiamenti climatici ma allo stesso tempo vedere documenti particolari della storia della Repubblica di Venezia, dell’Italia e dell’Europa!”.

E Vienna Cammarota, anni 72, prima donna al Mondo che da Venezia andrà a Pechino a piedi per narrare la Via della Seta in epoca contemporanea, lungo i percorsi naturalistici dell’Isola del Lazzaretto Nuovo ha letto passi de Il Milione di Marco Polo, accompagnata da Gerolamo Fazzini, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Venezia.

“Il Lazzaretto Nuovo di Venezia ha un’importanza storica perché è un’isola che garantisce il rispetto della memoria, delle tradizioni lagunari, della storia ricchissima di Venezia dei suoi commerci con l’Oriente e tutto questo è documentato dagli scavi e questo territorio può dire ancora tanto. E’ un’isola fortunata perché ci sono state anche tutte le condizioni per il suo recupero come isola di importanza storica e quindi usufruibile dal pubblico. Il Lazzaretto Nuovo era la soglia di Venezia e tutto è documentato da graffiti e dal materiale rinvenuto. Noi siamo in grado attualmente di garantire non solo il minimo vitale ma l’uso da parte di tutti come eco – museo che ha anche una valenza ambientale a costo zero per la collettività. Gestiamo questo luogo con amore e passione conoscendone ogni foglia e albero secolare”. Lo ha affermato Gerolamo Fazzini, Presidente di Archeoclub D’Italia sede di Venezia che ha accompagnato Vienna Cammarota, Guida Ambientale Escursionistica di Assoguide, ma soprattutto Ambasciatrice nel Mondo di Archeoclub D’Italia, di anni 72. Vienna sarà la prima donna al mondo che camminando a piedi da Venezia a Pechino, narrerà la Via della Seta in epoca contemporanea. La guida cilentana arriverà in Cina dopo quasi 4 anni di cammino!

E domani, Gerolamo Fazzini, Presidente Archeoclub D’Italia, sede di Venezia, sarà a Bergamo dove terrà la Conferenza “I Lazzaretti di Venezia” , Giovedì 10 Marzo, alle ore 16, presso la Sala F. Galmozzi in via T.Tasso 4 – 24121 Bergamo. Evento organizzato da Archeoclub D’Italia Sezione di Venezia e da altre associazioni come A.RI.BI., CAI, Circolo Greppi, Festival del Pastoralismo, UCAI Bergamo, Il Nuovo Trionfo Orobicambiente, con il Sistema Bibliotecario Urbano di Bergamo.

“Non si può non visitare il Lazzaretto Nuovo. E’ luogo della rinascenza perché è al Lazzaretto Nuovo che è possibile ammirare un patrimonio ambientale unico, laboratorio anche sul fronte dei cambiamenti climatici ma allo stesso tempo vedere documenti particolari della storia della Repubblica di Venezia – ha dichiarato Vienna Cammarota, Guida Ambientale Escursionistica di Assoguide e soprattutto Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia nel Mondo – dell’Italia e dell’Europa. Numerosissimi sono i reperti rinvenuti e ben conservati all’interno di un museo ben curato ed il tutto in un contesto ambientale lagunare che oramai è laboratorio anche di conoscenza sui cambiamenti climatici soprattutto dopo gli eventi del 2019”.

Vienna, definita la camminatrice della pace, ha letto passi de Il Milione di Marco Polo, proprio nel cuore della Laguna e lungo i meravigliosi sentieri naturalistici del Lazzaretto Nuovo.

“C’è una pace piena grazie ad un patrimonio ambientale, archeologico e dunque storico molto ben gestito e conservato. Al Lazzaretto Nuovo convivono archeologia, antropologia e ambiente. Archeologia perché c’è un museo al cui interno è possibile ammirare oggetti – ha concluso Cammarota – numerosissimi reperti rinvenuti durante le campagne di scavo. Antropologia in quanto lo stesso museo conserva documenti inediti riguardanti l’esistenza della vita umana in Laguna ma non è secondario il patrimonio ambientale di fondamentale importanza. Al Lazzaretto si può fare trekking ma conoscere anche il patrimonio archeologico, dunque davvero un museo della memoria storica!”.

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