Arriva la mostra dell’artista internazionale Roberta Buttini. Sabato 27 novembre, alle ore 17.30, alla Galleria Arianna Sartori (via Ippolito Nievo 10), si terrà l’inaugurazione della personale “Straordinario viaggio di Lucy e il suo compagno”, organizzata da Arianna Sartori. La mostra potrà essere visitata fino al 9 dicembre, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 e 19.30, mentre la domenica e mercoledì 8 dicembre dalle 15.30 alle 19 (per informazioni tel. 0376 324260 / info@ariannasartori.191.it).
Roberta Buttini nasce in Toscana, vive e lavora a Genova. Nel suo percorso artistico emerge la coerenza dell’artista che fin dagli anni settanta persegue la sua ricerca sulla significazione del segno, del simbolo e del messaggio. L’artista attraverso la propria bussola creativa intende intraprendere un viaggio simbolico nell’inconscio partendo però da una base conoscitiva, passando attraverso il linguaggio dei segni dalla preistoria alla storia.
Scavando nell’io profondo, la ricerca personale dell’artista percorre due binari, quello dell’antropologia e quello dell’arte, operando una ricongiunzione di arte e scienza, restituendo vita ai simboli arcaici e rendendoli attuali. Nelle sue opere c’è una forte provocazione che c’illumina oltre l’apparenza delle cose e ci interroga prepotentemente non lasciandoci senza interesse e curiosità anzi spingendoci a cercare e trovare risposte. Con una sensibilità fuori del comune, molta intelligenza e con una mano felice, l’artista si svela in realtà un esperto che riconosce, nei frammenti, nei simboli, la pienezza dell’arte di chi ci ha preceduto.
Non dimentichiamo che gli strumenti, lo studio e le abilità manuali ed una attenta ricerca, a nulla servono, se dentro di noi non abbiamo una sensibilità misteriosa indefinibile, che nell’artista si traduce nel miracolo dell’opera d’arte così simile, ogni volta alla vita che nasce. Pur essendo una figurazione moderna, agguerrita, forte di carattere, si tratta di una ricerca introspettiva, anche se in veste formale, che si nutre delle proprie radici culturali, che rivendica con orgoglio, delle suggestioni del mondo contemporaneo.
L’artista con il suo originale eclettismo, ci conduce presso percorsi inesplorati per approdare in una dimensione sospesa, in cui il passato dialoga con il presente generandolo, dandogli senso e significato. Dice René Allean “di ogni cosa la parte meno nota è il suo inizio”. È proprio la ricerca degli inizi dell’origine è il fulcro dell’attività artistica di Roberta. Logico quindi che il suo percorso sia stato definito antropologico, logico che la sua ricerca sia quella, pur in una dimensione immaginativa, della paleontologia e dell’antropologia culturale.
Il percorso artistico di Roberta Buttini l’ha portata a cercare sulla tela il senso profondo del destino dell’uomo contemporaneo influenzato dalla sua stessa natura ed imprigionato dalla realtà materiale. Dal contrasto che ne deriva, dell’interiore tormento, cerca di evadere e si libera soltanto cercando nello spazio cosmico un nuovo destino. Logico che Roberta definisca la sua ricerca Antropologia Cosmica.