Dio perdona sempre? No, Dio non perdona sempre. Poche volte ce lo dicono ma è così. Non può che essere così. Laddove infatti non c’è riconoscimento del male e apertura al pentimento, Dio non può accettare di abbandonare l’uomo alla menzogna che lo abita, diventandone connivente. Per quanto il perdono sia accordato (e non poche volte manifestato) come un dato previo, assoluto e immeritato, nella rivelazione biblica è ampiamente attestata un’espressione paradossale della misericordia di Dio, che assume anche l’atto dell’accusa, la minaccia della punizione, l’attuazione del castigo come mezzi estremi, affinché possa realizzarsi l’evento mirabile della riconciliazione e di una vita nuova trasfigurata dallo Spirito per una Nuova Alleanza, anche quando nella propria vita non si scoprono altro che macerie e fallimento. È un corpo a corpo con Dio, ma dove si vince o si perde insieme.
Salvatore Maurizio Sessa, biblista, religioso presbitero dei Missionari di Maria, insegna Sacra Scrittura alla Pontificia Università Gregoriana, all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, all’Istituto di Teologia per la Vita Consacrata (Roma) e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare. Per EDB ha curato il volume di P. Bovati, «Così parla il Signore». Studi sul profetismo biblico (22011).
Mons. Daniele Libanori sj è vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il Settore Centro.