L’intento è quello di aumentare ulteriormente gli scavi archeologici subacquei e promuovere un prodotto turistico specifico per gli amanti delle immersioni. Tra le novità ecco un parco marino al largo di Gelibolu (Gallipoli) che racconta la storia della prima guerra mondiale.
Nei giorni scorsi il Ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, ha svolto un’interessante immersione per conoscere lo scavo archeologico subacqueo che comprende la zona del relitto lungo 24 metri, a una profondità di 3, nella località Kızlan del distretto di Datça a Muğla.
Il Ministro ha potuto così apprendere da vicino il lavoro che da un anno svolge la Dokuz Eylül University Marine Sciences e il Technology Institute Faculty Member Assoc., esaminare i reperti rinvenuti dal relitto senza perdersi l’occasione di tuffarsi con la squadra di scavo per osservare quello che si pensa essere un naufragio di epoca ottomana.
Ha affermato come “l’archeologia subacquea è una grande potenzialità per il paese; la Turchia infatti è al primo posto al mondo in materia, per gli studi che ogni giorno vengono effettuati. E non a caso è in Turchia, a Bodrum, il Museo Subacqueo il più importante a livello mondiale”.
L’obiettivo è quello di aumentare ulteriormente il numero degli scavi subacquei attraverso squadre specializzate per mostrare agli occhi degli amanti dell’archeologia e del mare il patrimonio storico-artistico di certi luoghi davvero unici.
“Siamo certi che questo possa essere un reale stimolo per incoraggiare il viaggiatore interessato al mondo delle immersioni – continua Ersoy.
Come Ministero abbiamo intenzione di andare a promuovere un prodotto che va al di là del mare e del sole. Kaş è una località tra le più importanti al mondo per chi ama il diving, per esempio, ma ora l’idea è quella di far nascere ed incrementare “il turismo subacqueo” con il prolungamento della permanenza dei viaggiatori, il piacere di tuffarsi nelle nostre acque per lasciarsi meravigliare e per farlo abbiamo la necessità di metterci a lavorare fin da subito con la federazione subacquea”.
Tra le altre novità che riguardano la Turchia in ambito di diving ora c’è anche la possibilità di scoprire reperti più moderni: le navi che sono affondate durante la prima guerra mondiale al largo della costa turca di Gelibolu (Gallipoli), nella Provincia di Çanakkale, li dove si trova lo stretto dei Dardanelli. Sarà un vero e proprio parco marino per i turisti fruibile da fine mese.
Le navi affondate provengono dalla campagna militare di Gelibolu durante la guerra. Tra i resti c’è la HMS Majestic, una nave da guerra commissionata a Portsmouth, in Inghilterra, nel 1895 che fu silurata e affondata il 27 maggio del 1915. Altre reliquie sottomarine includono antichi ordigni bellici, vecchie palle di cannone e proiettili.
Ai fini di rendere il tutto fruibile e scoprire come erano una volta le navi verranno installati dei QR codeche consentiranno di scaricare immagini. Il parco marino lo potranno però visitare soltanto i subacquei muniti di brevetto. Per tutti gli altri interessati alla storia della campagna marittima e terrestre di Gelibolu, la penisola abbonda di siti commemorativi, antiche fortezze ottomane e un Museo della Guerra a Kabatepe pieno di reperti bellici, armi, fotografie del campo di battaglia, filmati e lettere dal fronte. Il Ministero della Cultura e del Turismo prevede presto di convertire il faro di Mehmetcik, su un promontorio vicino a Seddülbahir (Cape Helles), in un centro immersioni dove gli appassionati potranno ricevere informazioni di base sulle storiche battaglie navali e guardare filmati sottomarini dei siti.