Reportage letterario dopo un anno di osservazione nella piazza più celebre in Svizzera: Paradeplatz, a Zurigo, centro nevralgico della finanza. In un racconto a episodi, gli autori-osservatori rivelano un luogo inaspettato: fra tallieur, cravatte e ventiquattrore, scoprono una folla di personaggi curiosi e inaspettati… Paradeplatz non è più solo la “piazza dei soldi” ma un luogo intimo e selvaggio, sospeso tra realtà e immaginazione
Milano, 24 marzo 2021 –Per un anno intero due scrittori, un poeta e un narratore, si sono incontrati a Paradeplatz, a Zurigo, e hanno osservato ciò che li circondava, armati di taccuino e di una poesia ogni volta diversa, scelta per l’occasione. E hanno scoperto che nel centro nevralgico della finanza svizzera, luogo di soldi e ricchezza, fra tailleur, cravatte e ventiquattrore si muove anche tutta una folla di personaggi diversa, curiosa e inaspettata, che trasforma Paradeplatz in un luogo insieme intimo e selvaggio.
Nasce così A Zurigo, sulla luna. Dodici mesi in Paradeplatz di Yari Bernasconi e Andrea Fazioli, che sarà in libreria da lunedì 12 aprile per le edizioni Gabriele Capelli. Reportage letterario in dodici episodi che passa agevolmente dal resoconto cronachistico ai versi, dall’affondo riflessivo alla filastrocca, e che con freschezza e poesia racconta l’umanità sorprendente della “piazza delle banche”: agenti in incognito, militari in libera uscita, viaggiatori nel tempo, lanciatori di sigarette, fanciulle stilnoviste…
Spiegano gli autori Yari Bernasconi e Andrea Fazioli: «Volevamo rispondere alla domanda “che cos’è una piazza?” e abbiamo deciso di farlo esplorando uno dei luoghi più connotati di Zurigo, e probabilmente d’Europa, Paradeplatz, la piazza delle banche, dove pulsa la finanza svizzera. Ci siamo detti: chissà com’è e che cos’è davvero questo posto, dietro la cortina dei luoghi comuni? Senza sapere veramente dove saremmo andati, abbiamo iniziato ad incontrarci in piazza. Ne è risultato un mosaico di materiali diversi, raccolti mese dopo mese: testi scritti a quattro mani, testi individuali ma rivisti vicendevolmente, fotografie, appunti, poesie… E abbiamo scoperto presto che l’esplorazione della piazza era anche un’esplorazione dentro di noi. Questo libro, in fondo, è anche la storia di un’esperienza comune, di due scritture che diventano una».
ESTRATTI
«E invece della Memoria, del Sole, della Vittoria, perché non c’è Piazza della Dimenticanza, Piazza dell’Uggiosità, Piazza della Sconfitta? Al posto di un Fondatore della Patria, perché non prendere un panettiere?»
«Altre cose viste: due ragazze che si scattano un selfie davanti ai bancomat; un cieco che entra da Lindt & Sprüngli; ventinove fra uomini e donne che camminano con un bastone (compreso il cieco); due scolaresche; un uomo che si soffia il naso nella maglietta; un mozzicone di sigaro cubano in un vaso; una donna con un velo ciclamino; una madre che sprona i figli a camminare gridando, in italiano, “È laggiù la fontanella!”; tredici carrozzine; innumerevoli cravatte; nuvole; bandiere; un elefante a rovescio; due monaci buddisti con l’ombrello; un carretto a pedali che trasporta champagne; due donne che indossano abiti dello stesso colore del cielo; un candelabro; cani; sigarette; ciclisti; un uomo altissimo».
GLI AUTORI
Yari Bernasconi (Lugano, 1982) ha esordito con il libretto di poesie Lettera da Dejevo (Alla Chiara fonte, 2009). Tra le sue pubblicazioni la silloge Non è vero che saremo perdonati (nell’Undicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea, Marcos y Marcos, 2012), la raccolta Nuovi giorni di polvere (Casagrande, 2015, Premio Terra Nova della Fondazione Schiller e Premio Castello di Villalta Giovani) e le plaquette La città fantasma (Nervi, 2017) e Cinque cartoline dal fronte e altra corrispondenza (L’arcolaio, 2019). Vive nei dintorni di Berna. www.viceversaletteratura.ch/author/6039
Andrea Fazioli (Bellinzona, 1978) ha esordito nel 2005 con il romanzo Chi muore si rivede (Armando Dadò). Tra le pubblicazioni più recenti Il giudice e la rondine (Guanda, 2014), La beata analfabeta (San Paolo, 2016), L’arte del fallimento (Guanda, 2016, Premio La Fenice Europa e Premio Anfiteatro d’Argento), Gli svizzeri muoiono felici (Guanda, 2018) le raccolte di racconti Succede sempre qualcosa (Casagrande, 2018) e Il commissario e la badante (Guanda, 2020), oltre al singolare romanzo Le vacanze di Studer (Casagrande, 2020), costruito intorno a frammenti inediti del grande autore svizzero Friedrich Glauser. Vive a Bellinzona. www.andreafazioli.ch