All’ospedale psichiatrico parigino della Salpêtrière, di cui diventa direttore nel 1862, Jean-Martin Charcot non trova delle semplici pazienti, ma le «quattro o cinquemila donne infernali» che gli serviranno per teorizzare sulla follia. Tra quelle mura egli troverà la fama inventando quel particolare tipo di disagio che chiamerà «isteria». Un saggio fondamentale, arricchito da oltre cento immagini d’archivio, che si muove con disinvoltura tra la storia della mentalità, della psichiatria e della fotografia
Note sull’autore
Georges Didi-Huberman, filosofo e storico dell’arte, insegna all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi.