Oggi vi portiamo nella nuova Enoliteca del Consorzio del Vino Nobile, a Montepulciano. Il nome è facile: qui si degusta. Tra storia, arte e paesaggi mozzafiato, è il miglior modo per scoprire il Vino Nobile di Montepulciano, con vista panoramica sul Tempio di San Biagio, sulla Val di Chiana e la Val d’Orcia.
Si trova nella Fortezza che è anche sede del Consorzio. Recentemente ristrutturata grazie alla sinergia tra il Comune, i produttori di vino Nobile e la Kennesaw University della Georgia, la Fortezza è un gioiello di arte e cultura e spesso ospita mostre d’arte, corsi ed attività culturali.
L’effetto, entrando, è molto forte: l’intero pavimento è in vetro, sospeso sopra i ritrovamenti archeologici del III e II secolo a. C. venuti alla luce durante i lavori di ristrutturazione. Quasi al termine dell’attività di scavo è stata infatti trovata una struttura muraria a secco, di tipo circolare, di cinque metri e mezzo di diametro, con all’interno manufatti di epoca etrusca e romana. È divertente vedere le persone entrare tranquillamente e poi frenare davanti al pavimento sospeso. Si tratta di un ritrovamento importante che conferma come sull’acropoli di Montepulciano, in cima del colle poliziano, ci fosse già in epoca etrusca arcaica un santuario o un nucleo abitativo.
Ma come funziona l’Enoliteca? Con una tesserina precaricata. Chi entra si avvicina agli innovativi Wine Dispenser, inserisce il codice e sceglie tra due format di degustazione: dose assaggio o dose calice, in autonomia.
Potete quindi prendere il vostro calice e sedervi all’esterno con vista panoramica sul Tempio di San Biagio e sulla Valdichiana e la Val d’Orcia.
Sono circa cento le etichette disponibili ogni giorno per la degustazione: tutte aziende associate al Consorzio del Vino Nobile, da esplorare con una selezione di prodotti tipici
Dalla cantina Molinaccio, assaggiamo il vino bio “Il Golo”. Cento per cento San Giovese, viene prodotto da una azienda di quattro ettari che produce una quantità limitata di bottiglie.
La maggior parte delle aziende del territorio sono piccole e medie: l’intera produzione di vino nobile si aggira intorno agli 8 milioni di bottiglie. È stato riconosciuto doc il 12 luglio 1966, cioè tre anni dopo la promulgazione della legge sulle Denominazioni di Origine: un decreto del Presidente della Repubblica ne ha regolarmentato la produzione e così, il 1 luglio 1980, il Nobile fu il primo vino in Italia a potersi fregiare delle fascette della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.), tra i vini più prestigiosi nel nostro Paese e nel mondo. La prima serie di “fascette” statali è custodita a Montepulciano presso il Consorzio del Vino Nobile
Ma quali sono le caratteristiche del Nobile di Montepulciano secondo il Disciplinare? Deve essere Sangiovese (Prugnolo Gentile) per almeno il 70%. Il restante 30% sono vitigni complementari a bacca rossa. La resa massima per ettaro di vigneto è di 80 quintali, con una resa in vino effettiva del 70%. Altra caratteristica importante: può essere immesso in commercio soltanto dopo due anni di maturazione (tre per la Riserva) e comunque dopo aver superato rigidi controlli ministeriali. Infine, ultimo punto: la vinificazione e la maturazione devono avvenire obbligatoriamente nel Comune di Montepulciano.