La Procuratoria di San Marco autorizzata dalla Prefettura a riavviare le operazioni da lunedì 27 aprile 2020, con l’osservanza di tutti i protocolli stabiliti a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Un segnale importante per il settore dei Beni Culturali.

In seguito alla richiesta presentata dalla Procuratoria di San Marco venerdì 24 aprile, la Prefettura di Venezia ha autorizzato la ripresa degli interventi tampone e di salvaguardia sui mosaici pavimentali all’interno della Basilica di San Marco, cuore religioso e culturale, simbolo per eccellenza della città lagunare.

La Basilica rimane chiusa alle Messe ed alle visite turistiche in attesa delle disposizioni sulla FASE 2 dell’emergenza COVID-19, ma le attività tese a rimuovere le efflorescenze saline e a proteggere i frammenti musivi in pericolo sono effettivamente già iniziati il 27 Aprile, con una piccola squadra di 4 persone operanti in Basilica, salita a 6 nella giornata di martedì. Nelle settimane successive rientreranno altre maestranze.Questa ripresa dei lavori avviene nel rispetto di rigidi protocolli sanitari, accuratamente predisposti dalla Procuratoria nelle scorse settimane e in accordo con i lavoratori interessati.

Infatti, sono stati attivati dalla Procuratoria di San Marco tutti i presidi necessari e le modalità operative – mascherine e sistemi di protezione, distanziamento, controllo della temperatura corporea in ingresso, turni differenziati, ecc – per tutelare la salute dei restauratori e garantire la massima sicurezza.

Dalla direzione dei servizi tecnici della Procuratoria di San Marco, affidata al Proto prof. arch Mario Piana, dipendono lo “Studio di mosaico”, cui sono affidati la conservazione e il restauro del manto musivo e una equipe di operai restauratori per i lavori inerenti alla manutenzione degli immobili della fabbrica marciana e dei suoi beni mobili.

Questa ripartenza ci auguriamo possa anche essere considerata un segnale importante per il riconoscimento della necessità e dell’urgenza di taluni interventi sui Beni Culturali, pur nel contesto delle disposizioni per la salvaguardia della salute, imposte a livello nazionale e internazionale

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