Alla scoperta della più vasta prateria degli Stati Uniti. Uno spazio infinito aperto all’esplorazione naturalistica in libertà.
Quando si pensa ai paesaggi americani, spesso ci si immaginano vaste praterie, distese infinite d’erba e cespugli bassi e mandrie al pascolo. Le praterie hanno giocato un ruolo importante nella storia del North Dakota ed oggi queste distese d’erba ci ricordano il patrimonio della vita rurale e pionieristica. Al contempo, però, ci consentono di godere della sensazione di libertà e di pace di vasti spazi aperti. Intraprendiamo quindi un viaggio esplorativo in questi ambienti naturali del North Dakota.Vale la penna narrare l’origine della prateria nel North Dakota. Prima dell’arrivo dei coloni nel tardo ‘800, il North Dakota veniva descritto come una grande distesa ininterrotta di praterie pressoché prive di alberi. I paesaggi descritti nei racconti di viaggio dei primi esploratori sono sensibilmente cambiati ed anche in North Dakota si stima che circa il 50% delle praterie originali siano state convertite a campi coltivati, strade ed altre infrastrutture.
Il North Dakota si trova nel cuore della regione chiamata Prairie Pothole Region, nella zona settentrionale delle grandi pianure che include buche, zone umide poco profonde create dal ghiacciaio Wisconsinan. La maggior parte del paesaggio del North Dakota è stato forgiato da questo ghiacciaio che circa 40.000 anni fa è entrato dal Canada ed ha coperto il North Dakota interamente ad eccezione del sud-ovest. Il Wisconsinan per 28.000 anni è avanzato e poi si è ritirato, agendo come un gigantesco bulldozer, scavando la terra e muovendone masse enormi. Quando poi 12.000 anni fa si sciolse, aveva cambiato radicalmente il territorio lasciandovi depositi in varie zone, formando colline e milioni di buche. Col tempo si formarono praterie e pianure d’erba.
I cacciatori di pelli francesi e gli esploratori che perlustrarono queste zone nel 1700, osservarono che queste terre assomigliavano ad un “mare d’erba”, usando la parola francese “prairie” nel descriverla. In effetti le pianure erbose si svilupparono nel North Dakota a causa delle scarse precipitazioni piovose. Un’ erba tra le più conosciute delle pianure del North Dakota è la western wheatgrass(gramigna). Questa robusta pianta nativa un tempo copriva quasi tutto il North Dakota; la si trova ancora in ogni angolo dello stato tanto da essere dichiarata erba ufficiale del North Dakota.
L’habitat delle praterie è di gran beneficio per molte specie animali terrestri, anzi più di quanto non lo siano le foreste di pini in montagna. Nel North Dakota è impressionante il numero di avifauna che nidifica sul terreno e dipende dalla prateria. Animali da pascolo quali il bisonte, il cervo, il coniglio, i cani della prateria (prairie dogs) sono vitali per mantenere le pianure sane. Uno dei più importanti e maestosi “dominatori delle praterie” era il bisonte americano. Milioni di bisonti coprivano le pianure, ed ogni animale si nutriva di 13 kg d’erba al giorno. Il bisonte di cui si parla è parte della stessa famiglia del manzo e delle pecore e non ha nulla da spartire con la famiglia dei bufali asiatici o africani. Oggi lo si trova all’interno del Theodore Roosevelt National Park nel North Dakota occidentale.
I prairie dogs ed altri animali hanno aiutato la prateria scavando un sistema immenso di tunnel sotterranei, che consentono all’aria ed all’acqua di penetrare nel suolo, a beneficio delle radici delle piante.Molte specie selvatiche e gli insetti dipendono proprio dall’erba delle praterie, ad esempio la Farfalla Monarca oppure il Western meadowlark (allodola occidentale), specie iconica tanto da essere adottato quale uccello simbolo del North Dakota. Anche l’urogallo dalla coda affilata (Sharp-tailed grouse) è un altro esemplare nativo del North Dakota mentre il gheppio americano, della grandezza di un pettirosso, è il più piccolo falco del Nord America ed il rapace più comune in North Dakota.Le piante delle praterie, per lo più perenni, tornano di anno in anno a macchiare con colori accesi l’intera stagione. La prima fioritura del North Dakota delle praterie è il crocus selvatico, chiamato anche pasque flower, wild crocus, wind flower, May flower. Una leggenda indiana gli affida il potere speciale di risvegliare le altre piante a primavera. La rosa selvatica della prateria è il fiore ufficiale del North Dakota (wild prairie rose) ed il suo frutto veniva usato dai nativi indiani quale cibo e medicamento per molti malanni.
Tutta questa natura è lo scenario che si presenta nel Little Missouri National Grassland, un parco-pascolo nazionale situato nel Nord Dakota occidentale con oltre un milione di acri: la più grande prateria negli USA. Incastonato all’interno deisuoi confini si trova il Theodore Roosevelt National Park Questa grande riserva è l’ultimo autentico lembo di prateria che si presta a camminate, fotografia, avvistamento della fauna selvatica. Scorre parallelamente tra la U.S. Route 85 ed il confine del Montana situato ad ovest ed il South Dakota a sud. Vi si trovano campeggi ed ogni opportunità di svago all’aperto. Qui una linea di splendidi pioppi domina le sponde del Little Missouri River ed illumina la giornata del North Dakota. E’ ideale imboccare in bici o a cavallo il Maah Daah Hey Trail per provare l’esperienza della vera prateria. Questo sentiero nella natura attraversa il parco da nord a sud ed è lungo 232 km, con ottima segnaletica con il simbolo di una tartaruga. Costante, paziente e determinata la tartaruga fu icona adottata dagli indiani Lakota Sioux. Maah Daah Hey è un nome nativo indiano e le sue radici affondano nella lingua delle tribù native Mandan Hidatsa del North Dakota.
Denver, Colorado è la porta d’accesso ufficiale all’immensa regione del Great American West.