Winedering, operatore turistico operante nel settore dell’enoturismo dal 2016, ha lanciato in questi giorni un progetto volto a ringraziare tutti coloro che si stanno adoperando negli ospedali italiani, dai medici agli infermieri, dagli anestesisti al personale addetto alle pulizie nelle strutture.
“Volevamo fare qualcosa per questo periodo di Quarantena cercando di dare un nostro contributo. Per questo abbiamo pensato al progetto #VINOSOSPESO” Questa l’idea dei due fondatori Stefano Tulli & Denis Seghetti.
“Per ringraziare i medici, gli anestesisti ed infermieri che stanno lavorando giorno e notte per tutti noi, abbiamo pensato ad una forma di ringraziamento che riprende l’approccio del noto “caffè sospeso”.Il vino è convivialità, felicità e sappiamo che tutte le persone che lavorano negli ospedali vivono dei momenti di stress molto importanti. Il vino, un buon calice di vino, una volta tornati a casa, può essere sicuramente d’aiuto per trovare un sorriso e, perchè no, conoscere alcune cantine del proprio territorio.
IN COSA CONSISTE IL PROGETTO
Mutuando il sistema del caffè sospeso, Winedering ha inviato una comunicazione alle sue cantine partner proponendo di consegnare del vino negli ospedali con un semplice biglietto di ringraziamento da parte delle aziende a tutti coloro che stanno lavorando in questo periodo difficile. Il funzionamento, da parte della cantina, è molto semplice: https://www.winedering.com/it/site/vino-sospeso Sul portale di Winedering e sulla landing page dedicata saranno a breve inserite tutte le cantine aderenti al progetto. “Abbiamo già ricevuto decine di adesioni, ma contiamo di incrementarle in queste prossime settimane“
La seconda fase di questo progetto prevede la possibilità di offrire una #degustazionesospesa proprio nelle cantine aderenti quando la situazione migliorerà, ma il primo passo è stato proprio quello di fare del bene. Il progetto di #vinosospeso andrà avanti fino a fine maggio per poter permettere a più cantine possibile di aderire al progetto e consentire cosi di raggiungere il più ampio numero di persone possibile.