Roma, 2 marzo 2020 – Un Corso di Storia Moderna e Contemporanea “per chi la Storia non è tenuto a studiarla, ma è tenuto a conoscerla”. E’ questo lo spirito de “Uno sgruardo rivolto al futuro”, l’innovativo corso inaugurato oggi a Roma Tre dal professor Andrea Giardina della Scuola Normale di Pisa, presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Ateneo capitolino, tenuto dai maggiori storici italiani e dedicato agli studenti dei dipartimenti “scientifici”.

Un corso, quello che ha preso il via oggi, che si inserisce nell’ambito delle iniziative a supporto del “Manifesto in difesa della Storia” proposto da Liliana Segre, Andrea Giardina e Andrea Camilleri, e le cui lezioni sono aperte a tutti, ma dove l’esame è riservato agli studenti dei Dipartimenti di Economia, Economia Aziendale, Ingegneria, Matematica e Fisica, e Scienze.

“A cosa serve studiare la storia? È la domanda che dà il titolo alla mia lezione, una domanda che risale agli antichi ma che io cerco di formulare in rapporto alle urgenze e alle emergenze della situazione attuale in Italia come nel resto del mondo. E dunque perché studiare la Storia oggi nell’emergenza culturale, morale ed economica che viviamo? Perché ci insegna ad essere cittadini del mondo, ma non della nostra Patria o della nostra nazione, ma ad essere cittadini del Pianeta. Viviamo una situazione cosmopolitica come insegnano anche i fatti tragici di questi giorni, ma non ne abbiamo la consapevolezza se non quando arrivano le malattie. E se c’è una percezione è negativa. Noi  siamo tutti cosmopoliti volenti o nolenti, ma spesso non sappiamo di esserlo. La Storia ci insegna appunto ad esserlo”. Così il professor Andrea Giardina della Scuola Normale di Pisa.

Da Che cos’è la storia di Andrea Giardina a Democrazia: una storia occidentale di Nadia Urbinati (Giovedì 26/03/20), da Il nuovo vocabolario della Geopolitica di Lucio Caracciolo (Lunedì 04/05/20) a Il ritorno del sacro nella società contemporanea di Giovanni Filoramo (Lunedì 11/05/20): sedici lezioni che scandagliano alcuni dei temi più attuali dei nostri giorni e che provano con la lente della Storia a rispondere agli interrogativi di oggi e di domani.  Le migrazioni, la crisi delle democrazie e i totalitarismi, la globalizzazione, l’ambiente tra presente e futuro, il Mediterraneo: intrecci di civiltà e la Biopolitica e la politica dei corpi.

“Oggi più che mai – ha sottolineato Luca Pietromarchi, Rettore dell’Università Roma Tre – l’insegnamento della storia appare fondamentale per la formazione di uno studente, ovvero per la formazione della sua coscienza di cittadino del mondo. Pertanto, Roma Tre ha immaginato un corso di storia moderna, di 20 ore per sei crediti, svolto dai massimi storici italiani, dedicato a chi la storia non è tenuto a studiarla, ma è comunque tenuto a conoscerla: il corso di storia difatti è riservato agli studenti di matematica, fisica, ingegneria e scienze. La Storia non aiuterà loro a trovare lavoro, ma a lavorare meglio. E a vivere meglio cogliendo cogliendo che le cose nella storia non accadono mai per fatalità, ma per diversa responsabilità di ognuno”.

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