È la storia di una detenzione volontaria ma non è un diario di prigionia. Si tratta piuttosto della deposizione di uno scrittore che si sente colpevole di avere sprecato il proprio talento e che decide di allontanarsi dal frastuono del mondo per nascondersi nella solitudine dei boschi e scrivere il suo ultimo romanzo. Giovanni Francesco Maria Filippelli è stato poeta, giornalista e scrittore, tra i più discussi e mal giudicati soprattutto in Italia a causa dei suoi atteggiamenti misantropici; scomparso in circostanze misteriose e ingiustamente dimenticato.
Diario senza note a margine è una raccolta eteroclita, perché interrotta e scomposta, di scritti e annotazioni di carattere autobiografico, attorcigliati tra presente e passato. Luigi Marino e l’editore hanno provato a ricostruire un ordine cronologico a questo registro giornaliero, ritrovato per caso nel seminterrato di una casa abbandonata, consegnandoci il ritratto di un uomo malato che riscopre se stesso nella bellezza irrefutabile dei boschi.
Giovanni Francesco Maria Filippelli è stato uno scrittore, poeta ermetico e saggista di origini calabresi. Autore di testi monumentali come Il sentimento dell’assenza e Controstomaco Voltaire, raggiunge il favore del pubblico con il romanzo La terra sotto le conchiglie.
Anche grazie a queste annotazioni giornaliere rinvenute quasi per caso, la sua figura continua a incartocciarsi nel mistero.
Il curatore
Luigi Marino è un cantautore affetto da sindrome della procrastinazione. Scrive per il collettivo artistico Φ (iWASinPARISwithPHOEBE) che collabora con la compagnia teatrale italo-francese OMBRA dI PEtER con sede a dijon e l’associazione culturale tEAtRO ROSSOSIMOnA.