Sveglia in nave Giver, mega colazione e siamo subito pronti per una delle tappe più emozionanti di questa crociera sul Rodano: le gole dell’Ardèche.
Partiamo alle 8, di buona lena, con il pullman di Giver. Attraversiamo paesaggi davvero belli. Il tempo è grigio ma speriamo che più tardi arrivi il sole. Siamo fiduciosi. Questa regione francese è tra le più affascinanti del paese per le bellezze naturali; il fiume che le ha dato il nome ha scavato nella roccia oltre 30 km di gole, un canyon profondo anche 300 metri. Prima del 1960 non esisteva una strada per percorrere le gole: si arrivava solo a piedi o con le barche piatte (le bèches). Ora le gole sono dal 1980 una riserva naturale nazionale (RNNGA) di 1575 ettari, istituita per proteggere questo sito paesaggistico unico dai pericoli del turismo di massa e dell’urbanizzazione.
Dopo una serie di curve bellissime, ecco aprirsi l’incredibile scenario del Pont d’Arc nella sua bellezza primitiva e selvaggia: l’arco naturale diventato simbolo universale delle Ardèche. Esiste una leggenda, ve la raccontiamo: un ricco signore di Sampzon sposò una ragazza di Vallon che aveva però numerosi amanti. Il marito, preso dalla gelosia, la rinchiuse in una torre, sulla piattaforma rocciosa dell’Arc. Un giorno arrivò al castello un pellegrino. L’uomo lo accolse ma quando l’ospite gli chiese di mostrargli il panorama che si vedeva dalla torre, si innamorò della donna e fuggì con lei lungo il Rodano, sparendo nella valle Combe. Allora il marito, disperato, pregò Dio per riavere indietro la moglie. E avvenne un fenomeno straordinario: la montagna si spaccò, l’acqua entrò nel canyon appena formatosi e riportò indietro, con la sua corrente, la barca su cui erano fuggiti i due amanti. Appena marito e moglie si riabbracciarono, al pellegrino spuntarono peli e corna e sparì in una nuvola di zolfo.
Continuiamo l’esplorazione delle gole scavate all’altitudine media di 300 metri. Silenzio e mistero regnano qui nella riserva, dove vivono molte specie protette, dall’aquila fasciata all’avvoltoio capovaccaio, dal falco pellegrino alla lontra, dall’alosa e all’apron, un pesce simile al persico
Rientriamo a bordo della nostra Van Gogh. Pomeriggio relax in navigazione, poi alle 17.30 arriviamo a Tain l’Hermitage, per degustare i vini della cantina Chapoutier. Siamo ai margini dell’ Ardèche.
Bellissimo vedere bambini e adulti che pescano nel fiume, con i cigni che passano su e giù nell’acqua.
Siamo nel dipartimento della Drôme sulla riva sinistra del Rodano e questo delizioso borgo è una meta ideale non solo per chi ama il vino ma anche per chi adora il cioccolato: qui si produce il Valrhona, conosciuto come uno dei migliori del mondo…ovviamente non potevamo mancare!
Thain l’Hermitage è famoso per la produzione di AOC Crozes-Hermitage, Hermitage, Saint-Joseph e Cornas. Giver ha organizzato per noi una simpatica degustazione
A soli due chilometri di distanza, cinque minuti a piedi, davanti ai vigneti di Tain l’Hermitage, sorge Tournon-sur-Rhône, con il suo castello. Il lungofiume di Tournon – sur – Rhone è una palestra a cielo aperto.
Rientriamo a bordo della nostra Van Gogh per la cena. Serata nel lounge con uno spettacolo organizzato dall’equipaggio e poi relax in nave, cullati dal Rodano, pronti per un’altra notte sul fiume.