Il Tentativo di battere il primato della “strega piu grande del mondo”, e tributo alla tradizione popolare che vuole questa parte della valle di Comano anticamente caratterizzata dalla presenza di streghe dispettose con i contadini della Val Marcia. In bambù e legno, misurerà 6 metri per 4,50 e sarà inaugurata il primo settembre in occasione della Sagra del Villaggio di Balbido, con tanto di Pan Dolz della Stria.
Comano, 2 luglio 2019 – Misurerà sei metri per 4 e mezzo, tridimensionale, sarà realizzata con un fitto intreccio di canne di bambù e legno e si porrà l’obiettivo ambizioso di vincere il guinness della “strega più grande del mondo”, nel centro di Balbido, il suggestivo Paese Dipinto, noto per i suoi murales e per le installazioni di scultura lignea, ma anche fortemente caratterizzato dalla tradizione popolare legata alle “strie”. A cura del Gruppo Amici Trentini di Bleggio e del Gruppo Giovanile di Balbido, con il coinvolgimento di 35 persone che si alterneranno per due mesi nella sua costruzione, sarà inaugurata il primo settembre, in occasione della Sagra del Villaggio di Balbido, con tanto di grande “Processo alle Streghe”, rievocazione in costume con il Gruppo Antico Rango e Luporum Filii in programma la notte del 31 agosto. Del resto Balbido era già assunto alle cronache dei record con il Cesto di Vimini più grande del mondo, entrato nel libro dei Guinness nel 1990 per le sue straordinarie dimensioni: lunghezza alla base di 9,50 metri e larghezza di 4,50 metri, con 600 giri di vivimi di nocciolo, per un totale di 21 chilometri
E protagonista sarà anche il Pan Dolz della Stria, il pane della strega, realizzato nel forno a legna del fornaio del paese secondo la ricetta tramandata oralmente: ricca di uvetta, pinoli e grano saraceno, era alimento perfetto per lavorare nei campi della val Marcia, habitat della stria e per questo a lei dedicata.
Sono streghe dispettose e burlone quelle di Balbido e della Val Marcia, nella loro narrazione popolare, più che quelle maligne della tradizione medioevale (quando si riteneva usassero i loro poteri per nuocere alla comunità contadina e prendessero parte a raduni periodici satanici chiamati sabba): qui le “strie sono fate, maliarde, streghe benevole, anche se dispettose e indisponenti, specialmente occupate nel gettare sassi contro le ruote dei carri colmi di legna dei contadini che rientravano dalla Val Marcia, o a procurare disastri naturali che si abbattevano sulla zona, che ben si presta a questa narrazione, per i rèfoli e le improvvise buriane temporalesche che nascono dall’imboccatura della valle. Ecco perché, appena fuori Balbido, verso la Val Marcia, a circa un chilometro, ancora oggi si trovano “Le Cros” : cinque croci, attualmente in ferro, originariamente in legno, disposte a formare una grande croce orientata coi piedi verso la Val Marcia e la punta verso il Bleggio, la cui particolarità è di vedersi reciprocamente, da un punto all’altro. Furono realizzate, nella tradizione popolare, proprio per far si che le strie dispettose sbattessero il loro naso adunco contro di esse, quando arrivavano nella Valle per gettare i sassi contro le ruote dei carri.
Tanto è forte il legame del Bleggio e di Balbido con la leggenda delle strie, che uno dei murales che hanno reso famoso il borgo dipinto del Bleggio, è proprio dedicato alle streghe della Val Marcia, eseguito nel 1987 dall’artista Franco Mora (in alto accanto al titolo)
La stria più grande del mondo diviene un altro imperdibile nuovo spunto di visita dunque della Valle di Comano e di Balbido, con i suoi murales (fa parte dell’Associazione Paesi Dipinti) sulle pareti esterne delle case dedicate da vari artisti a scene di vita quotidiana legate alla storia, ai mestieri e alle tradizioni dei paesi. Inoltre, da venti anni a Balbido si tiene il Simposio di Scultura Lignea, ritrovo estivo di scultori del legno che su tema dettato dagli organizzatori e partendo da un tronco di legno grezzo, producono in una settimana una loro opera originale, che ha consentito anche che molte di esse, sparse per il borgo permanentemente, ne facciano anche un affascinante borgo di installazione diffusa.