La Catalunya non è solo la bellezza delle sue Coste e il grande valore del suo patrimonio storico-culturale. Nel 2018 l’hanno visitata oltre un milione di italiani anche per una tradizione gastronomica fortemente radicata e riconosciuta in tutto il mondo. La cucina catalana è figlia delle sue terre, della sua storia e della sua cultura: è una regione che va assaporata da nord a sud, da ovest ad est. C’è spazio quasi ovunque per un vino di ottima qualità, il mare limpido e cristallino garantisce pesce squisito e l’area dei Pirenei racchiude in sé un vero e proprio tesoro da mettere in tavola. In Catalunya pane, vino e olio sono eccellenze assolute e non mancano mai nei numerosi mercatini della regione, in particolar modo in quelli di Barcellona.

TERRA E MARE – Alt Empordà, Baix Empordà e Maresme sono distretti di un cibo che esprimono alla perfezione l’identità di questi territori. Nell’Empordà è secolare la produzione del vino ma anche dell’olio, che gode della denominazione di origine protetta. Da queste parti spiccano Palamós e Roses, devote alla pesca: in tavola finiscono prodotti ittici di altissima qualità come gamberetti, cozze, seppie, ricci di mare e cefali.

SAPORI DI MONTAGNA – A nord, è d’obbligo una tappa al Parco nazionale di Aigüestortes i Estany de Sant Maurici, un’esperienza unica a contatto con la natura. Nei dintorni è possibile assaporare tra i migliori prodotti della tradizione catalana. Il piatto più rinomato è lo Xolís (salsiccia secca) condito con sale e pepe, ma sono molto apprezzabili altri tipi di carne come la torta di fegato, pancetta e agnello abbinati a patate incontaminate che crescono a oltre 1700 metri di altitudine. Molto ricercati nella zona sono miele e marmellate preparate delle sapienti mani dei produttori locali.

IL TESORO DEI PIRENEI – I Pirenei Catalani sono anche noti per il sapore intenso dei suoi liquori e per l’inconfondibile gusto dei suoi formaggi. Ma tra due incantevoli villaggi, Pobla de Segur e Tremp, si può ammirare lo spettacolo dei vigneti in altura. Qui, il vino ha mille deliziosi sapori che variano in base all’altezza di produzione delle uve. La Catalunya gode anche di una forte tradizione olivicola: il più famoso degli oli è l’Arbequina ma ce ne sono altri che arricchiscono notevolmente i piatti in tavola. Nei dintorni di Lleida esistono dei piccoli villaggi in cui si produce un altro olio d’oliva di altissima qualità. Ad Arbeca, si può trovare un olio d’oliva premium in edizione limitata (Nousegons). Qui è possibile partecipare a tour guidati tra gli ulivi secolari, percorsi di degustazione ma anche cimentarsi manualmente nella raccolta delle olive direttamente nelle aziende del posto. La zona orientale dei Pirenei invece, si contraddistingue per la molteplicità dell’offerta gastronomica e infatti ogni villaggio va fiero delle proprie virtù. Per chi cerca l’essenza delle montagne, il Parco Naturale della zona vulcanica della Garrotxa è terreno fertile per prodotti autentici come le rape nere e i fagioli del Villaggio di Santa Pau che godono della Denominazione di Origine Protetta (DOP).  Il cuore dei Pirenei però, mette d’accordo tutti i palati. A parte una vasta selezione di salumi, carne e formaggi è noto anche per inconfondibili e profumate pietanze. È il caso dell’Anatra con le rape, molto amata da queste parti. Il fresco e il verde però, favoriscono anche la raccolta di funghi, considerata una vera e propria arte dagli abitanti dei villaggi della zona della Cerdanya.

IL VALORE DI UNA TRADIZIONE – Nel sud della Catalunya, a pochi chilometri da Tarragona, si consuma una suggestiva tradizione per celebrare i Calçots. Sono molto simili alle cipolle italiane ma hanno una forma allungata che può raggiungere i 25 centimetri. Patria di questa tipica usanza catalana è Valls: qui, solitamente nel mese di febbraio, vengono organizzate le Calçotades (grigliate di Calçots) nelle piazze di quartiere o nei paesini fuori città, nelle case di campagna ma anche nei ristoranti. La tradizione catalana vuole che questo cipollotto venga cotto e mangiato insieme alla famosa salsa romesco, preparata con mandorle, nocciole, pomodori, aglio e olio. I Calçots sono da mangiare “rigorosamente” con le mani.

BOLLICINE CATALANE – Il Cava è uno degli spumanti più conosciuti e ricercati. In particolare, la zona del Penedès è la culla di questo prodotto apprezzato in tutto il mondo. Solo a Sant Sadurní d’Anoia, grazie a oltre 80 aziende vinicole locali, si produce quasi il 90% dello spumante catalano. È un vero e proprio modello privilegiato di sfruttamento e raffinamento: queste bollicine nascono in un contesto unico dove una natura incontaminata fa da sfondo ad una tradizione che vede coinvolti 150 comuni che compongono la regione del Cava, zona di produzione delimitata per la denominazione di origine Cava (DOP).

SUD E IDENTITÀ – Se è vero che per conoscere un territorio bisogna scoprire le sue tradizioni gastronomiche, la parte più a sud della Catalunya è particolarmente identitaria. Lì dove il fiume Ebre sfocia nel Mediterraneo, le risaie colorano i territori ispirando numerose ricette a base di riso. Le cozze del Delta e i gamberetti di Sant Carles de la Ràpita rappresentano ulteriori eccellenze e sono ingredienti immancabili di tanti piatti tipici catalani. Molti prodotti del Sud della Catalunya hanno ottenuto la Denominazione di Origine Protetta o l’Indicazione Geografica Protetta, a testimonianza dell’alta qualità ottenuta.

BARCELLONA, IL CIBO È CULTURA – I mercatini della città sono dei veri e propri centri di scambio culturale. Qui infatti, c’è spazio per le cucine e le pietanze di tutto il mondo. Barcellona però, è prima di tutto una finestra sul mondo: sui banchi trionfano tutte le pietanze figlie della terra catalana che con orgoglio vengono mostrate e vendute a migliaia di visitatori ogni giorno.

 

 

COMMENTA