Con il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Roma, Assessorato alla Crescita Culturale, si aprirà lunedì 18 marzo nell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in Via degli Aldobrandeschi, 190  la mostra “Sculture e disegni di Paola de Gregorio – Qualcosa di nuovo nell’arte sacra”.

Le oltre cinquanta opere esposte illustrano il percorso artistico dell’autrice, che ha sempre coltivato la ricerca di una nuova rappresentazione dell’iconografia religiosa ed eseguito, su commissione, importanti opere di arte sacra. Tra queste ricordiamo la grande Via Crucis per la Chiesa Sacra Famiglia (RM), l’ambone e l’altare per l’antica Cattedrale di Fermo, l’ambone, l’altare, il fonte battesimale, la custodia e le vetrate per la Chiesa di S. Matteo alla Decima (BO). Accanto al rinnovamento dello stesso linguaggio artistico che sia più vicino alla sensibilità moderna, rilevante nell’opera di Paola de Gregorio è la figura di Maria, donna e madre: questo spiega la centralità, fra le opere esposte, della “Regina Apostolorum” dove protagonista, naturalmente, è la Croce con il Cristo ma dalla croce stessa viene avanti la figura della Chiesa, una Maria/Chiesa dinamica e accogliente, attorniata dagli “evangelizzatori” in senso lato, non legati cioè ad una precisa collocazione temporale: tra di essi, a formare una sorta di ellisse, si potranno riconoscere sia i quattro Evangelisti classici sia altri personaggi significativi per la loro realizzazione del messaggio evangelico. Maria è posta al centro della mostra,  ma oltre che alla maternità religiosa l’artista dà ampio spazio anche alla maternità laica, come emerge dai bassorilievi esposti.

La mostra sarà visitabile fino a Pasqua e durante il periodo dell’esposizione saranno coinvolti gli studenti  per un dialogo diretto con l’artista. Molta importanza avrà anche la partecipazione di un  gruppo di non vedenti – “Museum” – che potranno come nelle altre mostre di Paola de Gregorio toccare fisicamente le opere esposte per commentarle insieme. Alcuni  sono loro stessi scultori.

All’inaugurazione interverranno Padre Marcelo Bravo L.C. Cappellano dell’Ateneo Pontificio, che inaugurerà la mostra; Maria Rita Parsi psicoterapeuta, Presidente della Fondazione “Fabbrica della pace e Movimento Bambino Onlus”; Paola Binetti, psichiatra, Senatrice; Olimpia Tarzia, bioeticista, Presidente World Women Alliance for Life and Family (WWALF); Nicoletta Maraschio, Presidente Emerito dell’Accademia della Crusca; Giovanni Carbonara, dell’Università di Architettura La Sapienza di Roma.

Paola de Gregorio, nota biografica

L’autrice, nata a Roma dove attualmente risiede,  ha frequentato giovanissima l’atelier di Pericle Fazzini e successivamente l’Accademia di Belle Arti di Roma, sezione scultura, prima con Attilio Selva, poi con lo stesso Fazzini. Per approfondire lo studio dell’anatomia e completarlo con la fisiologia, ha conseguito la laurea in Scienze biologiche presso l’Università La Sapienza di Roma.

Nel tempo ha poi esposto in numerose personali, sempre con i patrocini di Comune, Provincia, Regione e Ministero Beni Culturali, dapprima in Italia presso la Galleria Astrolabio, Palazzo Valentini, l’Università Gregoriana, Palazzo Laterano a Roma, presso il Forte Spagnolo de L’Aquila, presso Villa Pisani di Stra a Venezia, poi all’estero, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri, a Lisbona, Vienna, Zagabria, Belgrado, Atene, Salonicco, Zurigo. Ha eseguito numerosi lavori su commissione, specialmente ritratti singoli o di gruppo e sculture libere da inserire nei vari contesti. Collabora come consulente artistico in gruppi di lavoro per progetti di ristrutturazione architettonica di chiese italiane.

Ha in corso diversi progetti , già approvati o in stato avanzato delle trattative, per la collocazione di sue opere in strutture ed istituti sia religiosi che laici: Statua ritratto di Rosmini da porre nella sua casa natale; Bassorilievo con ritratto di Cavour per la Stazione Tiburtina di Roma; grande bassorilievo “Il volo” per l’aeroporto di Fiumicino con ritratto di Santo Giovanni Paolo II.

Nel corso della sua attività, ha ricevuto attestati di stima da importanti critici e studiosi come Strinati, Sgarbi, Maraschio e da maestri come Manzù e Fazzini. Nel 2003 ha ricevuto il “Premio Minerva” per la Scultura, premio riservato alle donne che si sono particolarmente distinte nei diversi settori di attività nel corso dell’anno.

Sue opere si trovano presso collezioni pubbliche e private: Museo Dantesco di Ravenna; Università Gregoriana di Roma; Castello de L’Aquila; Museo Gulbenkian di Lisbona.

 

 

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