Non solo degustazioni di eccellenze vitivinicole e gastronomiche premiate dal WineHunter Helmuth Köcher nella guida The Winehunter Award, a Wine&Siena si parla di cambiamenti climatici e sostenibilità, ma anche di nuovi mercati per il vino italiano, in primis quello asiatico, e di opportunità tra digitale e biologico. Il tutto in due convegni promossi insieme all’Università di Siena, con la partecipazione anche di professori e ricercatori, che si svolgono nell’Aula Magna Storica del Rettorato.
Si intitolano “Cambiamenti climatici e sostenibilità: nuove sfide per le imprese vitivinicole e le istituzioni” e “Nuovi orizzonti del vino italiano fra mercati asiatici rivoluzione digitale e biologico” i due momenti di discussione in programma durante la quarta edizione di Wine&Siena – Capolavori del Gusto il 25 e 26 gennaio. Due convegni durante i quali il WineHunter Helmuth Köcher si confronta con esperti professori e ricercatori dell’Università di Siena, oltre che con addetti ai lavori e istituzioni. I temi trattati sono di grande attualità e interesse per gli organizzatori del primo dei WineHunter Events 2019 e, in particolare per il WineHunter, sempre più impegnato a divulgare non solo la cultura dell’eccellenza nel mondo del vino e del cibo, ma anche ad affrontare temi di attualità nel campo dell’innovazione e della comunicazione relativa a wine&food.
Entrambi i convegni si svolgono nell’Aula Magna Storica del Rettorato dell’Università di Siena, dove ad aprire le due tavole rotonde sarà il Rettore Francesco Frati. Il primo, dedicato alle sfide che i cambiamenti climatici pongono alle imprese vitivinicole e alle istituzioni, si svolge venerdì 25 gennaio alle ore 10,15. Ad intervenire il professor Simone Bastianoni, referente scientifico del progetto internazionale sostenuto dall’ONU “Sustainable Development Solutions Network” Siena, e Helmuth Köcher, patron di Merano Wine Festival, che torna sul tema presentando i risultati della tavola rotonda “Il futuro del vino tra cambiamenti climatici, nuove opportunità nella produzione e aspettative dei consumatori” che si è svolta al Teatro Puccini di Merano in occasione della 27^ edizione di Merano WineFestival.
A seguire, una tavola rotonda alla presenza di Michele Mannelli, presidente dell’azienda Salcheto e socio del Consorzio Vino Nobile, Stefano Stefanucci, direttore di Equalitas, Roberto V. De Rosa, amministratore unico di Qcertificazioni, Angelo Riccaboni, presidente di Fondazione Prima, network internazionale sulla ricerca per la sostenibilità nell’agroalimentare, Gianmarco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole e Forestali e Marco Remaschi, Assessore Regionale alle politiche agricole. Sabato 26 gennaio alle ore 14,15 si svolge invece il convegno che parla dei nuovi orizzonti del vino italiano, con focus particolare rivolto al mercato asiatico, i cui moderatori sono Lorenzo Zanni dell’Università di Siena e il giornalista David Taddei.
Intervengono Brunella Saccone, dell’ufficio agroalimentare e vini di ICE, parlando di politiche atte a promuovere il successo nel mercato asiatico; Alessandro Regoli, direttore della testata Wine News, sull’apertura al mercato asiatico delle imprese del settore vitivinicolo; Stefano Di Piazza, chief marketing officer di Vinora, sul tema delle strategie digitali per far conoscere la propria cantina al mondo; Donatella Cinelli Colombini, di Casato Prime Donne ed esperta di marketing enoturistico che presenta difficoltà e opportunità poste dal mercato asiatico; Roberto Scalacci delle Regione Toscana, per presentare esperienze di innovazione nella promozione dei vini toscani di qualità; Massimo Nepi, handler of bachelor in agri business dell’Università di Siena, che presenta le nuove iniziative formative. Chiude il convegno il WineHunter Helmuth Köcher.
Torna Wine&Siena – Capolavori del Gusto e tornano le iniziative degli ideatori di Merano WineFestival per promuovere le eccellenze secondo il motto del WineHunter “Excellence is an attitude”, tra occasioni d’incontro e discussione, masterclass e la possibilità di degustare oltre 500 vini di 150 produttori da 19 regioni italiane.