“Paura, curiosità, fascino: l’orso, spirito dei boschi”. Questo il suggestivo titolo scelto per la serata del festival “Leggere le montagne” ideato a partire dal 2015 dalla Convenzione delle Alpi e dedicato proprio alla figura dell’orso, spirito dibattuto, desiderato, temuto e schivo dei nostri boschi. Presso lo Spazio Alpino SAT di Via Manci 57 a Trento, martedì 11 dicembre alle ore 20.00, ci incammineremo “Sulla via dell’orso” accompagnati dalle parole degli autori dell’omonimo libro: Anna Sustersic e Filippo Zibordi e dalle immagini uniche di Massimo Vettorazzi.
L’ idea della presenza di animali come orsi e lupi, dispone lo spirito in uno stato particolare quando ci si approccia al bosco: paura, curiosità, fascino, sono solo alcuni degli ingredienti che ognuno di noi dosa in una personale miscela emotiva. Proprio a queste differenze di percezione è dedicato il libro “Sulla via dell’orso” che in un viaggio attraverso il territorio e i suoi diversi animi nei confronti dell’orso, invita il lettore ad affrontare personalmente questioni importanti legate alla conservazione della natura non solo in Trentino. In un’Europa occidentale sempre più densamente popolata e urbanizzata oggi la natura è relegata a uno spazio sempre più compresso e mediato dalla presenza dell’uomo. C’è ancora spazio per animali come orsi e lupi? Vogliamo che ci sia? Possiamo fidarci di loro? O dobbiamo difenderci? Siamo in grado di convivere con la biodiversità?
“Sulla via dell’orso” (premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” 2017 sezione Ecologia e paesaggio), un racconto a metà strada tra saggio e romanzo, basato su un’ampia ricerca sul campo, vuole invitare il lettore a porsi queste domande e a trovare le proprie personali risposte seguendo le tracce dell’orso in Trentino, al tempo stesso presenza concreta ed emblema di quella natura indomita ormai quasi del tutto estromessa dalla nostra esistenza.
A guidare il pubblico nell’atmosfera silenziosa del bosco e del suo “spirito” sarà una selezione inedita di foto e video raccolti in anni di appassionata e tenace osservazione da un nocchiero d’eccezione, Massimo Vettorazzi. Un ricco archivio di immagini che permetterà al pubblico di rubare qualche scorcio dettaglio intimo e delicato nella discreta quotidianità di questi splendidi animali.