24 ottobre 2018 – Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’UNICEF Italia hanno firmato oggi a Roma un Protocollo di intesa della durata di tre anni per realizzare e promuovere in tutte le scuole azioni e attività rivolte al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. La firma è avvenuta alla presenza del Direttore generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione del MIUR Giovanna Boda e del Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo.

“Rinnovare l’impegno congiunto del MIUR e dell’UNICEF a favore dei nostri ragazzi rappresenta una grande risorsa per il sistema scolastico – ha sottolineato il Direttore Generale Giovanna Boda -. La scuola è il terreno privilegiato per l’educazione alla pari dignità sociale e la formazione di individui responsabili. Accordi come quello siglato oggi ci consentono di rafforzare gli interventi tesi a dare una maggiore informazione agli studenti sui loro diritti individuali, ma anche e soprattutto a promuovere comportamenti concretamente rispettosi dei principi di inclusione e di prevenzione di tutte le forme di discriminazione e violenza”.

“Il Protocollo rappresenta il coronamento di una collaborazione trentennale tra il MIUR e l’UNICEF per promuovere azioni sinergiche per diffondere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, operando per la piena attuazione del principio di non discriminazione e la promozione dell’educazione digitale attiva per un uso consapevole delle nuove tecnologie e dei social”. Ha dichiarato Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia. “L’UNICEF Italia dal 2010, in collaborazione con il MIUR, promuove il Progetto “Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi” che vede aderire annualmente più di 1.200 scuole di ogni ordine e grado. Il progetto è finalizzato ad attivare prassi educative per promuovere la conoscenza e l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.

Il Protocollo prevede di:

favorire azioni rivolte al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, con tutti gli attori coinvolti nel processo formativo-educativo della persona di minore età e nella prevenzione della dispersione scolastica;

sviluppare iniziative culturali, di formazione e qualificazione di soggetti a diverso titolo impegnati professionalmente in attività con minori;

promuovere percorsi di educazione alla cooperazione internazionale, alla pace, allo sviluppo delle popolazioni del Sud del mondo che vivono in situazioni di guerra e di povertà;

migliorare l’accoglienza e la qualità delle relazioni, per favorire l’inclusione delle diversità e delle abilità differenti;

promuovere la partecipazione attiva da parte degli alunni, anche nell’ambito delle attività di prevenzione delle diverse forme di esclusione, discriminazione, bullismo e cyberbullismo, violenza fisica e verbale;

assicurare l’attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra le persone.

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