A cura di Tina Bottani, responsabile sezione “Libri in valigia”
Poco tempo prima di morire, Francesco d’Assisi lascia un testamento. In una breve narrazione racconta il cambiamentoo avvenuto nella sua vita e la misericordia nei confronti dei lebbrosi.
Proprio la misericordia e non, ad esempio, la povertà, è l’aspetto che Francesco definì come centrale nella sua vita e degno di essere trasmesso. Una vita di cambiamenti. Questo emerge dalla rilettura della vita di Francesco d’Assisi fatta da fra’ Pietro Messa, frate minore e professore di Storia del francescanesimo, nel libro Francesco il misericordioso. Dal sogno giovanile di diventare cavaliere, passando attraverso l’amaro (e al contempo «rivelatore») incontro con i lebbrosi, Francesco crea una fraternitas evangelica che diventerà l’Ordine dei Frati Minori.

Questo importante libro di Pietro Messa, frate minore, professore di Storia del francescanesimo presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, parla dei diversi episodi che hanno dato vita alla storia di questo Santo straordinario che ha centrato tutto sulla misericordia che è il segreto della vera letizia.

A proposito della vita di Francesco, l’Autore, che per Edizioni Terra Santa ha già pubblicato con G. Cassio “Il cibo di Francesco. Anche di pane vive l’uomo (2015)”, scrive nella presentazione: «Una vita di cambiamenti in quanto dopo il dimorare tra i lebbrosi per fare misericordia con loro vi furono altri passaggi come il costituirsi della fraternitas evangelica che diventerà l’ordine dei frati minori, il viaggio in Oriente dove incontrò il sultano, la conferma della regola ad opera di papa Onorio III, la malattia (soprattutto agli occhi) che caratterizzò gli ultimi anni. Una serie di passaggi – o di metamorfosi, per usare un termine caro a Grado Merlo – caratterizzano l’esperienza cristiana di Francesco della quale un risultato è la convocazione di una fraternità evangelica».

Ma chi fu veramente Francesco? «Nel caso di Francesco d’Assisi la sua vita è stata narrata cercando di esaltarne la santità, trascurando, o almeno mettendo in sordina, la complessità della sua esistenza, le durezze, ma anche le contraddizioni; naturalmente ciascuno scrittore ha accentuato ciò che più gli premeva, a volte anche forzando i dati della storia. Così alcuni ne esaltano la perfetta ortodossia, altri la radicalità nel vivere la povertà, altri ancora le sue capacità taumaturgiche, ossia di fare miracoli: tutto ciò non risultò poi così difficile, vista la complessità dell’Assisiate e le diverse sfaccettature della sua vita. Bastava assolutizzare un particolare e trascurarne altri ed ecco l’immagine di santo desiderata!… Ecco il san Francesco esempio di riformista elaborato dai modernisti, o il san Francesco mistico di Giovanni Papini o l’immagine di san Francesco come “vero socialista”, il san Francesco pacifista, o quello che è “il più santo degli italiani e il più italiano dei santi”, san Francesco come un nuovo Orfeo in cui il Santo si fa anelito nostalgico alla creatività o alla spontaneità perduta. Per non dire dell’immagine di san Francesco “figlio dei fiori”, ecologista, ecumenico, simbolo del dialogo interreligioso, araldo di pace».

Francesco è Francesco e la cosa migliore è conoscerlo come tale – sottolinea l’Autore – e per conoscere una persona occorre mettersi in ascolto. Nel caso del santo di Assisi, occorre mettersi in ascolto delle fonti a lui inerenti, prima di tutto gli scritti e poi le testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto o che hanno raccolto la tradizione orale. Un incontro è cruciale: «Secondo quanto lui stesso afferma nel Testamento, decisivo fu l’incontro con i lebbrosi, o meglio ancora il fare misericordia con loro. Misericordia, un termine chiave da lui usato per indicare il passaggio decisivo della sua esistenza, una espressione che rimanda direttamente alla caratteristica peculiare di Dio rivelataci da Gesù; secondo Raoul Manselli, proprio questa misericordia aprirà Francesco al dolore di tutti gli uomini spingendolo a dedicarsi alla predicazione del Vangelo».
I capitoli del volume (con l’eccezione di «Francesco e la Regola: una vita prende forma») riprendono testi originariamente apparsi in sedi e occasioni diverse, riformulati e debitamente rivisti per essere pubblicati in questo testo.
Tra le pubblicazioni di Pietro Messa: Le fonti patristiche negli scritti di Francesco di Assisi (1999); Frate Elia da Assisi a Cortona: storia di un passaggio (2005); Tra vita eremitica e predicazione. Il percorso di Francesco d’Assisi e della sua fraternità (2009); con P. Martinelli, Francesco d’Assisi e la misericordia (2015). Per Edizioni Terra Santa è autore con G. Cassio di Il cibo di Francesco. Anche di pane vive l’uomo (2015).

Francesco il misericordioso, la sfida della fraternità
Edizioni Terra Santa, Milano 2018
Pagine: 176
14,00 €

COMMENTA