Inizia in Italia la Biennale Internazionale di Arte Sacra Contemporanea delle Religioni dell’Umanità
Donà dalle Rose : “Tutta la Sicilia coinvolta. Ogni sito ospiterà un Padiglione . I Padiglioni saranno divisi non per Nazioni d’appartenenza degli artisti ma per spiritualità. Avremo il Padiglione Ebraico, Cristiano, Islamico, Ortodosso, Protestante, Maronita, Scientifico,Induista, Buddista, delle Religioni Africane ma anche un Padiglione delle Religioni Perdute. In contemporanea vi saranno inoltre due padiglioni nel deserto del Sinai, a Nuweba e a Dahab, e, con il Ministero degli Esteri italiano, la creazione de La Tavola dell’Alleanza in Israele a opera di 18 donne palestinesi, ebree e cristiane, tutte insieme”.

Caruso : “ Selinunte è luogo, testimonianza di Religioni Perdute. E’ al Parco Archeologico di Selinunte che ritroviamo oltre ai culti olimpici testimoniati dai numerosi templi in rovina anche una fase del Cristianesimo dimenticata, testimoniata dalla scoperta di una lucerna bronzea con l’iscrizione “Deo Grazias” e con il recente ritrovamento di un Battistero, all’interno di una Cappella: gli scavi recenti hanno dato la possibilità di portare alla luce un Battistero Paleocristiano”.

“Ben 128 artisti provenienti da più di 30 Paesi. L’Edizione della BIAS 2018 di Palermo, prima e unica Biennale Transnazionale di Arte Contemporanea, verrà ambientata dal 16 aprile al 30 luglio 2018, tra poli museali, palazzi, chiese e oratori, nel centro storico di Palermo, con eventi ed esposizioni a Palazzo Belmonte Riso, al Polo Museale di Arte Contemporanea, alla Cappella dell’Incoronata, al Museo Diocesano, al Palazzo Gaetani dei Principi di Bastiglia, alla Chiesa della Pinta, alla Chiesa dell’Immacolata, all’Oratorio San Mercurio, all’Oratorio di Santo Stefano Protomartire, nel quartiere del Cassaro Alto e in altri siti d’interesse in Sicilia, tra cui la Porta-Ovest del Parco di Selinunte, la Fondazione Orestiadi a Gibellina Baglio di Stefano, Salemi, Terrasini, Messina, Scaletta Zanclea. Vi saranno inoltre due padiglioni nel deserto del Sinai, a Nuweba e a Dahab, e, con il Ministero degli Esteri italiano, la creazione de La Tavola dell’Alleanza in Israele a opera di 18 donne palestinesi, ebree e cristiane, insieme all’artista Daniela Papadia”. Lo ha affermato Chiara Modica Donà dalle Rose Presidente della Wish, la World International Sicilian Heritage che organizza la Biennale Internazionale e direttrice della Biennale.

“Non solo Sicilia dunque. Stiamo ricomponendo la congiuntura tra Arte Antica ed Arte Contemporanea. Ogni città, ogni sito ospiterà un Padiglione della Biennale. I Padiglioni saranno divisi non per Nazioni d’appartenenza degli artisti ma per spiritualità. Si passerà dunque dal Padiglione Scientifico o Darwiniano – ha proseguito Donà dalle Rose – a quello delle Religioni Perdute, dal Padiglione Abramitico ( declinato in quello Ebraico, Cristiano, Islamico, Ortodosso, Protestante, Maronita) a quello Induista, a quello Buddista, alle Religioni Africane. La Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Sacra si basa sulla spiritualità e per questo i padiglioni sono divisi non per nazioni ma per spiritualità”.

Sabato l’inaugurazione a Palermo con un grande concerto in Cattedrale . Domenica 15 Aprile, in Mostra le Religioni Perdute al Parco Archeologico di Selinunte.

“ Le Religioni Perdute sono quelle Religioni appartenute a popoli che non ci sono più. È un’umanità che non c’è più, una spiritualità che non c’è più. Nella Biennale daremo spazio a questa umanità, a questa spiritualità ed avremo insieme le religioni diverse, culture diverse. E Se il tema della BIAS 2016 è stato LA CREAZIONE, quello della BIAS 2018 è invece LA PORTA: Porta itineris longissima dicitur esse. La porta intesa come soglia filosofica, come limen privilegiato.
Selinunte è il ponte che collega, unisce, è la porta sull’Africa. Avevo scelto come luogo un posto emblematico che è il Parco di Selinunte, per le Religioni Perdute, è un parco unico, unisce culture. E’ il posto migliore perché si affaccia verso l’Africa e per questo è importante. A Selinunte sono racchiusi ben 2700 anni di storia di popoli e culture diverse. “BIAS sta per Biennale Internazionale di Arte Sacra Contemporanea ma in inglese significa anche PREGIUDIZIO, ossia l’idea di un giudizio che anticipa la conoscenza. La Biennale si pone quale obiettivo fondamentale la demolizione di ogni dogma preconcettuale, aprendosi invece alla possibilità di un invito alla conoscenza, esercitato attraverso il dialogo forte e reale tra i vari credo del mondo – filosofico, religioso e scientifico – nonché tramite la dialettica passato- presente- futuro, nella piena consapevolezza che la Storia non deve essere esclusivamente musealizzata, ma deve invece farsi memoria attiva e vissuta e interagire con la contemporaneità attraverso ogni forma di arte.
A Selinunte terremo un altro grande evento che sarà parte della Biennale, quale la Conferenza Internazionale il cui tema spazierà dal “Paesaggio Naturale al Paesaggio Culturale”.

Di recente scoperta il Battistero Paleocrostiano
“Selinunte è il luogo delle Religioni Perdute. E’ al Parco Archeologico di Selinunte che ritroviamo una fase del Cristianesimo dimenticata, grazie alla scoperta di una lucerna bronzea con l’iscrizione “Deo Grazias” e con il recente ritrovamento di un Battistero, all’interno di una Cappella avvenuta pochi anni or sono grazie a scavi che hanno dato la possibilità di portare alla luce un Battistero Paleocristiano. L’evento in programma da Domenica 15 Aprile –ha dichiarato Enrico Caruso, Direttore del Parco Archeologico di Selinunte – in occasione dell’apertura della Biennale Internazionale di Arte Sacra è di particolare rilevanza. Selinunte continua ad essere la casa per l’Arte Contemporanea. La mostra che durerà fino a Settembre, rappresenta un ulteriore arricchimento dell’offerta turistica e culturale. Domenica inaugureremo la prima parte al Baglio Florio poi a Maggio seguirà l’apertura della Porta di Triscina sia per l’Arte Contemporanea ma anche per la visita al Parco Archeologico più grande d’Europa. All’interno avremo fotografie di grandi artisti italiani e stranieri ma anche installazioni che racconteranno le Religioni perdute e Selinunte è essa stessa vera testimonianza di Religioni Perdute”

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