Apparentemente non hanno molto in comune: Paola Marcello altoatesina, fotografa professionista. Roberta Mancino del Lazio, di professione modella. Una posa davanti all’obbiettivo, l’altra usa la macchina fotografica per poter mettere temi sociali e persone al centro di una storia. Mercoledì 11 ottobre entrambe presenteranno sul palco dell’International Mountain Summit (IMS) a Bressanone le loro storie, molto diverse fra loro, ma che hanno in comune la passione per il proprio lavoro che le porta in giro per il mondo e naturalmente la Montagna. Paola e Roberta si occupano entrambe di montagna “interiore” che affrontano in maniera diversa ma sempre con coraggio, motivazione e grinta.
Paola Marcello, meranese, ama viaggiare perché le permette di conoscere nuovi luoghi e soprattutto gente locale che grazie alla sua immancabile macchina fotografica riesce a ritrarre condividendo con rispetto tradizioni, religioni e storie di vita. Durante uno dei suoi lunghi viaggi in Asia la fotografa nel 2015 ha soggiornato nella remota ed isolata regione di montagna Chin in Birmania, dove ha incontrato donne appartenenti alle più diverse etnie, che fin dalla loro infanzia praticavano il rito dei tatuaggi facciali. La collezione di ritratti e racconti prodotti in questi intensi incontri sono testimonianza di un’antica, nel frattempo vietata tradizione, destinata a scomparire in breve tempo sarà in mostra dal 5 al 15 ottobre presso la Galleria Civica di Bressanone. Un omaggio alla bellezza, alla dignità e alla storia personale di ognuna di queste donne. Paola Marcello racconterà mercoledì 11 ottobre sul palco dell’International Mountain Summit di questi suoi incontri con il popolo di montagna birmano. Condividerà, inoltre le sue esperienze con le minoranze etniche e le comunità religiose che ha incontrato durante i suoi viaggi in Asia.
Anche Roberta Mancino, di Anzio, è una giramondo. Il suo lavoro di modella e la sua passione per gli sport estremi la portano in tutti gli angoli del globo. Unica nel suo genere: Roberta può indifferentemente posare per le riviste di moda o compiere discese verticali col paracadute. La giovane laziale ha saputo unire fascino e performance ai limiti delle possibilità umane che la portano ad imprese dallo skydiving alla subacquea passando per il paracadutismo. La sua versatilità la fa lanciare dai cieli anche con tute alari, superando i 200 km l’ora. Ma si immerge anche con squali e mante, o si fa immortalare mentre abbraccia tigri e leopardi, o ancora mentre si impegna nella kickboxing. Nel 2003 si è lanciata nuda per un servizio fotografico per Playboy mentre nel 2008 è volata in topless per un programma televisivo. Il lancio senza tuta è, dal punto di vista sportivo, da ritenere un’impresa estrema considerando le temperature rigide che l’atleta affronta in volo. Ama le esperienze adrenaliniche ed avventurose e ama la montagna. Le vette che gli altri vedono come obiettivo, per lei sono un punto di partenza, dove lanciarsi. “Sono iperattiva, non mi piace stare ferma, fortuna faccio un lavoro che mi permette di viaggiare e combinare le mie passioni”, dichiara la regina degli sport estremi. Mercoledì 11 ottobre Roberta Mancino racconterà dal Forum di Bressanone, palco dell’IMS, la sua vita divisa in questi due mondi, moda e bellezza e la vita per aria e in acqua, circondata da squali e coccodrilli.