L’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne presenta – martedì 2 maggio alle ore 18.30 – “Piergiorgio Zangara. Artista Madi”, prima mostra personale in Australia di Piergiorgio Zangara, artista italiano che vive tra l’Italia e l’Australia. La mostra è promossa dal Consolato Generale d’Italia Melbourne e ideata e curata dallo storico dell’arte, critico e curatore, Cristina Costanzo, con il coordinamento di Elisa Lolicata e di MUSA International.
Dopo l’esordio nella sua città d’origine, Palermo, Zangara si trasferisce a Milano, dove entra in contatto con l’arte concreta attraverso la mediazione di Anna Canali e dell’attività della galleria Arte Struktura. Nel percorso artistico che indirizza la produzione di Zangara dall’esordio di stampo figurativo degli anni ‘60 al ricorso alle forme geometriche degli anni ‘70, Arte Struktura contribuisce al consolidarsi di regole logiche e costruttive. Sul finire degli anni ‘90 Zangara supera i condizionamenti della tradizione ricorrendo all’abolizione della cornice e a materiali non convenzionali e nel 1999 aderisce al movimento artistico internazionale, ancora oggi attivo, Madi, fondato nel 1946 a Buenos Aires da Carmelo Arden Quin.
Le opere di Zangara sono un manifesto del Madi, della sua etica ed estetica, basato sui principi di non espressione, non rappresentazione, non simbolizzazione. L’immanenza e la materialità dell’opera, che si uniscono simbioticamente all’aniconismo e all’anti-mimesi, consentono di collocare il Madi nell’ambito dell’arte non figurativa riconducendolo all’astrazione geometrica. Secondo il Madi, sigla che costituisce l’acronimo di MAterialismo DIalettico ma implica anche una componente di non-sense e casualità, «l’opera è, non rappresenta; l’opera è, non esprime; l’opera è, non significa.
Il Madi risponde alla crisi della pittura da cavalletto innescata dalle Avanguardie Storiche e ai limiti del Concretismo con forme artistiche innovative e con la rappresentazione dinamica di figure geometriche nello spazio senza fini illusori. L’accordo tra ricercatezza cromatica ed equilibrio formale si concretizza in opere nuove che scaturiscono da sovrapposizioni, incastri, estroflessioni ed articolazioni di forma, colore e spazio.
Piergiorgio Zangara è portatore di un linguaggio privo di condizionamenti mimetici che trova nel Suprematismo, nel Costruttivismo e in De Stijl i propri referenti privilegiati. In virtù della supremazia del colore in senso dinamico-spaziale e in chiave ludica, Zangara, geometrico extra-ordinario, ribadisce il valore propositivo dell’arte e accoglie il Madi come prospettiva verso il futuro.
In occasione della mostra “Piergiorgio Zangara. Artista Madi”, con la partecipazione dell’artista e l’intervento del Console Generale d’Italia in Australia Marco Maria Cerbo e dei rappresentanti dell’Istituto Italiano di Cultura, sarà presentata la prima monografia sull’artista scritta da Cristina Costanzo, pubblicata dalla casa editrice Contesti nel mese di dicembre 2016.
Il saggio di Cristina Costanzo, corredato da un ricco apparato iconografico, ricostruisce la biografia dell’artista, dall’esordio alla maturità, evidenziando l’apporto originale di Zangara all’arte geometrica e i suoi contatti con alcune tra le più significative espressioni artistiche del XX secolo. Il volume, inoltre, presenta per la prima volta una selezione di scritti, ad oggi inediti, dedicati da Zangara ad alcune tematiche peculiari della sua ricerca come il rapporto con l’astrazione e la geometria.